Il nuovo leader del movimento al potere a Gaza avrebbe accettato l'intesa "in linea di principio", secondo quanto riferisce il Wall Street Journal
Raggiunto l’accordo per una tregua Hamas-Israele nella Striscia. Lo hanno riferito i mediatori e il presidente americano eletto Donald Trump. L’annuncio ufficiale è atteso a breve. Ieri era arrivato l’ok del nuovo leader di Hamas, Mohammed Sinwar, secondo quanto hanno riferito fonti arabe al quotidiano statunitense Wall Street Journal. Secondo il Wsj, il consenso è stato dato poche ore dopo che Hamas aveva affermato ieri per la prima volta che l’accordo era nella sua “fase finale”. Ecco tutte le notizie sulle trattative IN AGGIORNAMENTO
Netanyahu: “Accordo per cessate fuoco non ancora completo”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu afferma che l’accordo di cessate il fuoco non è ancora completo, poche ore dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato l’accordo. Secondo il premier israeliano i dettagli finali sono in fase di elaborazione. La dichiarazione di Netanyahu arriva ore dopo che gli Stati Uniti e il Qatar hanno annunciato l’accordo, che avrebbe messo in pausa la devastante guerra di 15 mesi a Gaza e avrebbe aperto la strada al ritorno a casa di decine di ostaggi. Netanyahu ha parlato separatamente sia con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sia con il presidente uscente Joe Biden per ringraziarli per il loro aiuto nel garantire un accordo di cessate il fuoco-liberazione degli ostaggi, ha sottolineato il suo ufficio. Parlando con Biden, Netanyahu “lo ha anche ringraziato per il suo aiuto nel far progredire l’accordo sugli ostaggi”.
Casa Bianca: “Capacità militari Hamas soppresse per sempre”
Hamas è il “lontano ricordo” dell’organizzazione che ha attaccato Israele il 7 ottobre. Lo ha detto un alto funzionario dell’Amministrazione Usa in una telefonata con un gruppo ristretto di giornalisti, nella quale ha fornito alcuni dettagli sull’accordo per Gaza. Le capacità militari di Hamas, ha detto il funzionario, sono state “soppresse per sempre”. L’accordo per Gaza è stato in forse “fino al tardo pomeriggio. Hamas ha continuato a porre questioni fino a stamattina”, ha aggiunto il funzionario.
Smotrich: “Accordo dannoso, pronto a lasciare il governo”
“L’accordo che verrà presentato al governo è sia negativo che pericoloso per la sicurezza nazionale di Israele”. Lo ha detto mercoledì sera il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich come riportato dal Jerusalem Post. “Insieme all’immensa gioia ed eccitazione per il ritorno di ogni individuo rapito, questo accordo mina molti dei risultati della guerra, durante la quale gli eroi di questa nazione hanno rischiato la vita. Potrebbe, Dio non voglia, costarci caro in termini di sangue. Ci opponiamo fermamente”, ha aggiunto. “Non resteremo in silenzio. Le grida del sangue dei nostri fratelli ci chiamano. La nostra continua presenza nel governo dipende dall’assoluta certezza di riprendere la guerra con tutte le sue forze, su vasta scala e con una strategia rinnovata, finché non otterremo una vittoria decisiva, inclusa la completa distruzione di Hamas e il ritorno sicuro di tutti gli ostaggi alle loro case”, ha concluso.
Hamas, non dimenticheremo atrocità compiute da Israele
“L’atroce guerra di sterminio che l’occupazione israeliana e i suoi sostenitori hanno portato avanti per 467 giorni sarà per sempre impressa nella memoria del nostro popolo e del mondo come il peggior genocidio nella storia moderna”. Lo dice il capo negoziatore di Hamas Khalil al-Hayya aggiungendo che i palestinesi “ricorderanno chi ha compiuto omicidi di massa contro di loro, chi ha giustificato le atrocità sui media e chi ha fornito le bombe che sono state sganciate sulle loro case”. Lo riporta Al Jazeera.
Erdogan: “Con cessate fuoco speriamo pace duratura a Gaza”
“La Turchia accoglie con favore l’accordo di cessate il fuoco di Gaza tra il movimento di resistenza palestinese Hamas e Israele”. Lo ha detto il presidente Erdogan come riportato dall’agenzia turca Anadolou. “La Turchia spera che l’accordo di cessate il fuoco di Gaza apra le porte a una pace duratura e alla stabilità per i nostri fratelli e sorelle palestinesi, per la nostra regione, per tutta l’umanità”, ha aggiunto.
Staff Netanyahu: “Parlerà solo quando accordo sarà completo e chiuso”
Una fonte dell’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, citata dal Times of Israel, ha fatto sapere che il primo ministro non farà alcuna dichiarazione e “parlerà in pubblico solo quando l’accordo sarà completo e chiuso”.
Herzog: “Governo approvi accordo, valore più alto è riportare a casa ostaggi”
Il presidente israeliano Isaac Herzog chiede al governo di approvare l’accordo di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi quando sarà sottoposto a votazione. In un discorso alla nazione dal suo ufficio, Herzog afferma di sostenere “il primo ministro e il team negoziale per i loro sforzi per raggiungere un accordo”. Il gabinetto di sicurezza e l’intero gabinetto, che dovrebbero votare l’accordo domani, devono approvare l’accordo “per riportare a casa i nostri figli e le nostre figlie”, afferma Herzog, “non c’è valore ebraico più alto del riportare a casa gli ostaggi”.
Palazzo Chigi: “Risultato raggiunto anche con impegno negoziale Italia”
“L’Italia accoglie con grande favore l’annuncio di un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e si congratula con Egitto, Qatar e Stati Uniti per il risultato raggiunto dopo un lungo impegno negoziale che il Governo italiano – anche in qualità di Presidenza del G7 – ha sempre sostenuto con convinzione”. Così Palazzo Chigi in una nota. L’Italia ha seguito da vicino sin dall’inizio la dolorosa vicenda degli ostaggi nelle mani di Hamas e si aspetta ora che tutti gli ostaggi possano finalmente tornare alle loro famiglie. Il cessate il fuoco fornisce un’importante opportunità per aumentare in maniera consistente l’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. L’Italia continuerà a impegnarsi in questo ambito, anche attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’ incentrata sulla sicurezza alimentare e la salute”.
Qatar, meccanismi per monitorare attuazione accordo e violazioni
“Ci saranno meccanismi per monitorare l’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco ed eventuali violazioni che potrebbero verificarsi”. Così il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, in una conferenza stampa sull’accordo per la tregua a Gaza.
Hamas: “Accordo merito della tenacia del popolo palestinese”
“L’accordo per fermare l’aggressione contro Gaza è un risultato per il nostro popolo, la nostra resistenza, la nostra nazione e i popoli liberi del mondo. L’accordo di cessate il fuoco è il risultato della leggendaria tenacia del nostro popolo e della nostra coraggiosa resistenza nella Striscia di Gaza da oltre 15 mesi”. Lo sottolinea Hamas. “L’accordo rientra nella nostra responsabilità di fermare l’aggressione sionista e porre fine alla cascata di sangue, massacri e guerra di sterminio. Esprimiamo il nostro apprezzamento e il nostro ringraziamento per tutte le onorevoli prese di posizione ufficiali e popolari che hanno mostrato solidarietà con Gaza. Esprimiamo il nostro apprezzamento e il nostro ringraziamento a tutti coloro che sono stati al fianco del nostro popolo e hanno contribuito a denunciare l’occupazione e a fermare l’aggressione”, aggiunge Hamas.
Guterres: “Accordo primo passo fondamentale, necessaria soluzione due Stati”
“Accolgo con favore l’annuncio di un accordo per garantire un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza”. Lo dice il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “Questo accordo” tra Hamas e Israele “è un primo passo fondamentale, ma dobbiamo fare tutti gli sforzi per promuovere anche obiettivi più ampi, tra cui la preservazione dell’unità, della contiguità e dell’integrità del Territorio palestinese occupato.L’unità palestinese è essenziale per raggiungere una pace e una stabilità durature e sottolineo che una governance palestinese unificata deve rimanere una priorità assoluta”, aggiunge. Guterres esorta poi “le parti e tutti i partner rilevanti a cogliere questa opportunità per stabilire un percorso politico credibile verso un futuro migliore per palestinesi, israeliani e la regione. Porre fine all’occupazione e raggiungere una soluzione negoziata a due Stati, con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza, in linea con il diritto internazionale, le risoluzioni Onu pertinenti e gli accordi precedenti, rimane una priorità urgente. Solo attraverso una soluzione praticabile a due Stati le aspirazioni di entrambi i popoli possono essere soddisfatte”.
Idf si prepara ad accogliere primo gruppo ostaggi
L’Idf (Forze di difesa israeliane) si sta preparando ad accogliere il primo gruppo di ostaggi che saranno rilasciati da Hamas dalla Striscia di Gaza come parte dell’accordo di cessate il fuoco raggiunto oggi. Il nome dell’operazione di preparazione militare è ‘Wings of Freedom’. Lo riporta il Times of Israel.
Biden, palestinesi a Gaza hanno vissuto l’inferno
I palestinesi di Gaza “hanno vissuto l’inferno” e ora potranno finalmente iniziare la ricostruzione. Lo ha detto il presidente Joe Biden parlando alla Casa Bianca. L’accordo di Gaza è stato “uno dei più difficili della mia carriera”, ha aggiunto Biden. “È uno scherzo?”, ha poi risposto il presidente Usa ai giornalisti che gli chiedevano se il merito dell’accordo per Gaza debba essere attribuito a lui o a Donald Trump, che lo ha già celebrato come un suo successo. La cornice dell’accordo, ha ricordato Biden, è quella che “ho proposto io a maggio”. Il presidente Usa ha tuttavia sottolineato il coordinamento che c’è stato con l’Amministrazione entrante, alla quale spetterà il compito di “implementare” l’accordo.
Von der Leyen: “Accordo è speranza per l’intera regione”
“Accolgo con grande favore l’accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi a Gaza. Gli ostaggi potranno riunirsi ai loro cari e gli aiuti umanitari potranno raggiungere i civili a Gaza. Ciò porta speranza a un’intera regione, dove le persone hanno sopportato immense sofferenze per troppo tempo”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Entrambe le parti devono attuare pienamente questo accordo, come trampolino di lancio verso una stabilità duratura nella regione e una risoluzione diplomatica del conflitto”, aggiunge.
Berlino: “Ora opportunità per rilascio ostaggi e fine morti a Gaza”
“In queste ore c’è la speranza che gli ostaggi vengano finalmente rilasciati e che le morti a Gaza finiscano. Tutti coloro che hanno la responsabilità dovrebbero ora garantire che questa opportunità venga colta”. Lo ha scritto in un messaggio su X la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock.
Trump: “Accordo epico possibile solo con la mia vittoria”
“Questo epico accordo di cessate il fuoco avrebbe potuto realizzarsi solo in seguito alla nostra storica vittoria di novembre, poiché ha segnalato al mondo intero che la mia amministrazione avrebbe cercato la pace e negoziato accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e dei nostri alleati. Sono entusiasta che gli ostaggi americani e israeliani torneranno a casa per riunirsi alle loro famiglie e ai loro cari”. Lo scrive Donald Trump su Truth.
Folla in festa nella Striscia di Gaza
A Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, grandi folle di palestinesi sono scese in piazza per festeggiare il raggiungimento dell’accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco, applaudendo e suonando i clacson. “Le persone sono felici dopo le sofferenze che hanno visto per più di un anno. Speriamo che venga attuato“, ha detto Ashraf Sahwiel al telefono ad Ap. Sahwiel, sfollato a causa del conflitto, attualmente vive in una tenda a Deir al-Balah con cinque membri della famiglia. L’uomo ha aggiunto che tutti hanno seguito da vicino i negoziati negli ultimi giorni, “anche i bambini che hanno speranza e sono felici di tornare a casa”.
“È il giorno migliore della mia vita e della vita del popolo di Gaza“, ha detto parlando al telefono con AP Abed Radwan, palestinese padre di tre figli, a proposito dell’accordo di cessate il fuoco. “Grazie a Dio. Grazie a Dio“. Radwan, che è stato sfollato dalla città di Beit Lahiya per oltre un anno e ha trovato rifugio a Gaza City, ha detto che cercherà di tornare nella sua città natale e “ricostruire la mia casa e ricostruire Beit Lahiya”. La sua voce è stata oscurata dai festeggiamenti. “La gente qui piange. Non crede che sia vero”, aggiunge.
Zuppi: “Sognavamo questo momento per guardare al futuro”
“Con il rabbino e con il presidente della Comunità sognavamo questo. Credo che sia un momento importantissimo che ci aiuta a guardare al futuro. Speriamo che si risolvano tante sofferenze, si evitino altre sofferenze e si cominci a preparare non soltanto la tregua ma anche qualcosa di stabile che guardi al futuro. Quindi tanta soddisfazione dopo un dolore terribile, enorme, che non dobbiamo dimenticare per continuare a lavorare per la pace”. Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, a margine della presentazione del libro ‘Linea segreta – I retroscena tra Stato e Vaticano’, oggi pomeriggio a Roma commentando il possibile raggiungimento dell’accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza.
Staff Netanyahu: “Non rinunciato a un millimetro del corridoio Filadelfia”
“Le notizie di un ‘ritiro dall’asse Filadelfia’ sono una bugia totale. Il primo ministro Netanyahu non ha rinunciato a un millimetro del controllo israeliano sull’asse Filadelfia”. Lo afferma il portavoce del premier israeliano Benjamin Netanyahu, Omer Dostri, dopo che fonti egiziane avevano riferito al canale qatariota ‘Al-Arabi’ che “la maggior parte delle forze dell’Idf hanno lasciato il corridoio Filadelfia nelle ultime ore”. Il corridoio Filadelfia è una striscia di terra strategica che si trova lungo il confine fra Gaza ed Egitto.
Tajani: “Ci sono immunità che vanno rispettate”
“È tutto molto chiaro. Ci sono delle immunità e le immunità vanno rispettate“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della presentazione del libro ‘Linea segreta – I retroscena tra Stato e Vaticano’, oggi pomeriggio a Roma commentando la possibilità che il premier israeliano Netanyahu non venga arrestato qualora venisse in Italia.
Ufficio Netanyahu: “Mancano ancora dettagli finali”
L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu afferma che l’accordo di cessate il fuoco con Hamas non è ancora stato raggiunto, che i dettagli finali non sono ancora stati risolti e che spera che “i dettagli saranno finalizzati stasera”. La dichiarazione giunge dopo che diversi mediatori hanno riferito che Israele e Hamas hanno concordato un accordo per cessate il fuoco a Gaza e rilascio degli ostaggi e dopo che anche il presidente Usa Donald Trump lo ha annunciato in un post su Truth.
Tajani: “Accordo è passo importante verso la pace”
“È un passo importante verso la pace, ora bisogna consolidare questo cessate il fuoco, andare avanti con le successive tappe. Questo risultato si aggiunge al cessate il fuoco in Libano, al cambio di passo che c’è stato con l’elezione del presidente Aoun in Libano, con mi auguro i primi segnali positivi da parte della nuova amministrazione siriana. Questo significa che in Medioriente si può lentamente costruire la pace“. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della presentazione del libro ‘Linea segreta – I retroscena tra Stato e Vaticano’ all’ambasciata d’Italia in Vaticano, commentando il possibile raggiungimento dell’accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza. “Non è sufficiente – ha proseguito Tajani -, dobbiamo arrivare a compiere altri passi importanti. L’Italia sarà sempre più presente, lunedì sarò in Israele e Palestina proprio per incoraggiare e favorire questo processo di pace”.
Fonti Casa Bianca: cessate il fuoco con effetto immediato
Il cessate il fuoco a Gaza avrà effetto immediato. Lo riferiscono fonti della Casa Bianca citate dal New York Times. La prima fase dell’accordo durerà sei settimane, durante le quali gli ostaggi verranno liberati. Tuttavia, non è ancora chiaro in che giorno entrerà in vigore l’accordo.
In accordo tregua di sei settimane e liberazione ostaggi
L’accordo dovrebbe garantire una sospensione iniziale di sei settimane dei combattimenti, che sarà accompagnata dall’apertura di negoziati per porre fine alla guerra. In sei settimane, 33 dei quasi 100 ostaggi saranno riuniti ai loro cari dopo mesi di prigionia senza alcun contatto con il mondo esterno, anche se non è chiaro se siano tutti vivi. Non è ancora chiaro esattamente quando e quanti palestinesi sfollati saranno in grado di tornare a ciò che resta delle loro case e se l’accordo porterà alla fine completa della guerra e al ritiro completo delle truppe israeliane da Gaza, richieste chiave di Hamas per il rilascio dei prigionieri rimasti. Rimangono molte domande a lungo termine sulla Gaza del dopoguerra, tra cui chi governerà il territorio o supervisionerà l’arduo compito della ricostruzione.
Saar: “Ho parlato con Tajani e Nordio, Netanyahu può venire a Roma”
“Ho parlato con i ministri Tajani e Nordio e posso dire che non c’è nessun problema per chiunque voglia venire a Roma, neanche per Netanyahu“. Così il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, in visita alla Comunità ebraica di Roma.
Trump: “C’è l’accordo, ostaggi liberi a breve”
“Abbiamo un accordo per gli ostaggi in Medio Oriente. Saranno rilasciati a breve. Grazie!” Lo scrive Donald Trump su Truth Social.
Mediatori: “Raggiunto accordo su cessate il fuoco e ostaggi”
Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per un cessate il fuoco a Gaza. È quanto riferiscono mediatori. L’intesa, che giunge dopo settimane di minuziosi negoziati nella capitale del Qatar, Doha, promette il rilascio di decine di ostaggi detenuti da Hamas in diverse fasi, la liberazione di centinaia di detenuti palestinesi in Israele e permetterebbe a centinaia di migliaia di sfollati a Gaza di tornare in ciò che resta delle loro case. Il raggiungimento dell’accordo è stato confermato da funzionari del Qatar e di Hamas, mentre Israele al momento non ha commentato.
Fonte Hamas: “Respinta proposta Israele, negoziati continuano”
Un funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo ha respinto una proposta di Israele per un cessate il fuoco a Gaza e che i negoziati stanno proseguendo. Questa dichiarazione è giunta dopo che un funzionario israeliano ha dichiarato che i colloqui per il cessate il fuoco hanno avuto un intoppo dell’ultimo minuto. Secondo la fonte israeliana, Hamas ha sollevato obiezioni su quanto concordato per il Corridoio Filadelfia, la striscia di terra strategica che si trova lungo il confine fra Gaza ed Egitto. “Israele rifiuta fermamente qualsiasi modifica a queste mappe”, ha detto il funzionario, parlando a condizione di mantenere l’anonimato, visto che riferisce di negoziati a porte chiuse. Il disaccordo ha ritardato l’atteso annuncio di un accordo. Non è chiaro quanto sia grave la controversia.
Fonti Cnn: Hamas ha accettato l’accordo
Hamas ha accettato l’accordo per la tregua e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo riferisce un alto funzionario dell’Amministrazione Usa citato dalla Cnn.
Saar: “Accordo doloroso ma importante liberare ostaggi”
“È un accordo molto difficile, doloroso“, “voglio sottolineare una cosa, è un accordo difficile”, perché “è molto importante per noi che vengano liberati dalla prigionia” gli ostaggi “e questo richiede solidarietà”, ma “allo stesso tempo è molto doloroso, perché ha a che fare con la liberazione di pericolosissimi terroristi, compresi assassini che dovranno uscire dalle nostre carceri”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Israele, Gideon Sa’ar, ospite di Bruno Vespa nella trasmissione ‘Cinque minuti’. “Questa è leadership, bisogna decidere fra due brutte opzioni, non fra una bella opzione e una brutta opzione, ma fra una brutta e una peggiore. Insomma, quello che stiamo facendo adesso”, ha aggiunto.
Saar: “Governo israeliano pronto a votare domani l’accordo”
A proposito dell’accordo per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi “siamo molto vicini a esserci, nella nostra regione niente è definitivo finché non è definitivo, però ci sono pochissimi divari che rimangono e la mia speranza è che nel giro di qualche ora saremo in grado di concludere. Se succederà, domani avremo la riunione di governo in Israele per votare sull’accordo“. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Israele, Gideon Sa’ar, ospite di Bruno Vespa nella trasmissione ‘Cinque minuti’.
Media: premier Qatar annuncerà accordo stasera
Il primo ministro e il ministro degli Esteri del Qatar terranno questa sera una conferenza stampa per annunciare il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri a Gaza. Lo riferisce la testata Al-Araby Al-Jadeed.
Ufficio Netanyahu: “Hamas non ha ancora risposto”
L’ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha fatto sapere che, “contrariamente alle notizie” di stampa, Hamas non ha ancora fornito ai negoziatori la sua risposta finale sull’accordo su cessate il fuoco e ostaggi.
Fonte palestinese: accordo domani, applicazione da 24-48 ore dopo
“L’annuncio dell’accordo è atteso domani“, giovedì, e la sua applicazione dovrebbe poi iniziare nell’arco di 24-48 ore dopo l’annuncio. È quanto riferisce una fonte palestinese all’emittente israeliana Kan. La fonte ha detto anche che una riunione cruciale della leadership di Hamas si è conclusa nelle prime ore di questa mattina e ha aggiunto che, nell’ambito della riunione, sono stati concordati tutti i punti e risolte tutte le controversie, compresa la maggior parte dei dettagli sulla questione delle mappe del ritiro israeliano da Gaza.
Media: accordo tregua a Gaza al massimo entro domani
“Siamo ottimisti sul fatto che ci sarà un accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza al massimo entro domani”. Lo ha detto un funzionario israeliano al giornalista di Axios Barak Ravid. Un altro funzionario di Tel Aviv ha aggiunto: “C’è una svolta nei negoziati per l’accordo sugli ostaggi a Doha. Il capo militare di Hamas a Gaza, Mohammed Sinwar, ha dato il suo ok”.
Fonte Israele: “Hamas cerca di far deragliare l’accordo”
Una fonte israeliana di alto livello ha affermato al giornale Haaretz che Hamas sta cercando di far deragliare l’accordo sugli ostaggi diffondendo false informazioni. Secondo quanto riferito dalla fonte – riporta il giornale israeliano -, le trattative per il cessate il fuoco sono in corso e Israele non ha ancora ricevuto la risposta di Hamas all’ultima bozza. La fonte ha smentito la notizia secondo cui Hamas non avrebbe ancora consegnato la sua risposta ai mediatori perché Israele non avrebbe presentato le mappe del ritiro dell’Idf da Gaza.
Cremlino: “Cauto ottimismo su tregua Hamas-Israele, è necessaria”
La notizia su una imminente tregua a Gaza tra Israele e Hamas “può essere presa solo con cauto ottimismo, perché purtroppo non si parla molto della catastrofe umanitaria che si sta verificando a Gaza”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia Tass. “Questa catastrofe tende solo a peggiorare, quindi un cessate il fuoco e una tregua sono estremamente necessari per i residenti che rimangono a Gaza e stanno vivendo queste difficoltà assolutamente disumane”, ha aggiunto Peskov.
A Gaza continuano i raid di Israele
Intanto nella Striscia continuano gli attacchi aerei israeliani: nelle ultime ore sono state colpite due case nel centro di Gaza e almeno 17 palestinesi sono rimasti uccisi. I raid israeliani a Gaza nella giornata di ieri avevano ucciso almeno 18 persone, tra cui due donne e quattro bambini.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata