Studio della London School: "Il numero delle vittime è più alto rispetto alla cifra riportata dalle autorità dell'enclave"

Una fonte autorevole dell’ala armata di Hamas ha detto ad Al Jazeera Arabic che, a causa dell’operazione militare israeliana, la maggior parte dei prigionieri israeliani detenuti nel nord della Striscia di Gazasono ora dispersi“. La fonte ha aggiunto che le Brigate Qassam “hanno ripetutamente messo in guardia dal raggiungimento di questo risultato” e hanno criticato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’esercito israeliano. “Le Brigate Qassam ritengono ancora una volta il governo nemico e il suo esercito pienamente responsabili della vita e del destino degli ostaggi”, ha sottolineato la fonte. 

Idf conferma identità ostaggio recuperato, è 22enne Ziyadne

L’esercito israeliano (Idf) ha confermato oggi che uno dei corpi recuperati a Gaza all’inizio della settimana è quello dell’ostaggio 22enne Hamzah Ziyadne. L’esercito ha affermato che l’identificazione è stata effettuata dall’Istituto nazionale di medicina legale e dalla polizia israeliana e che la famiglia è stata informata. I corpi di Hamzah e di suo padre Youssef sono stati recuperati dai soldati in un tunnel sotterraneo nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e li hanno riportati in Israele. Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha raccontato che Hamzah era un amante della natura, aveva un profondo affetto per gli animali ed era amato dai suoi amici. Lascia una moglie e due figli.

Casa Bianca, possibile accordo ostaggi prima di 20 gennaio

Un accordo per la liberazione degli ostaggi a Gaza “è possibile” prima dell’inaugurazione di Donald Trump il 20 gennaio, “ma c’è ancora del lavoro duro davanti a noi“. Lo ha detto il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con i giornalisti.

Numero vittime Gaza sottostimato, sarebbero oltre 70mila 

Il numero delle vittime a Gaza è significativamente più alto rispetto alla cifra riportata dalle autorità dell’enclave. E’ quanto emerge dai risultati di uno studio della London School of Hygiene & Tropical Medicine (LSHTM) e pubblicati sulla rivista The Lancet. La ricerca stima che tra il 7 ottobre 2023 e il 30 giugno 2024 ci siano stati circa 64.260 “decessi per lesioni traumatiche” a Gaza. Il ministero della Salute palestinese di Gaza aveva invece stimato il numero di vittime a 37.877 nello stesso periodo. Questo significa che il ministero ha sottostimato il bilancio delle vittime causate dalla violenza di circa il 41%, secondo quanto rilevato dai ricercatori. A ottobre, il numero dei residenti a Gaza morti per la guerra si pensava avesse superato i 70.000, sulla base del tasso stimato di sottostima.

Il bilancio totale delle vittime attribuibile alla campagna militare israeliana è probabilmente ancora più alto, poiché l’analisi non tiene conto dei decessi causati dalla mancanza di accesso alle cure mediche, dalla scarsità di cibo, acqua potabile e servizi igienico-sanitari, oltre che dalle epidemie. La cifra fornita dal ministero della Salute a gennaio 2024 era di 45.885 morti, con ulteriori 109.196 feriti. In generale, il ministero calcola le sue stime contando i corpi delle persone decedute. 

Libano, 5 morti in raid Israele nel sud 

Sono cinque le vittime del raid israeliano a Tayr Debba, una città nel distretto di Tiro, nel Libano del Sud. Lo riporta l’agenzia di stampa libanese Nna, citata da Al Jazeera. Altre quattro persone sono rimaste ferite nell’attacco. 

Sei attacchi aerei in Yemen contro porto Hodeidah 

Secondo quanto riportato dalla TV Al-Masirah, guidata dai ribelli Houthi, sei nuovi attacchi aerei hanno colpito il porto di Hodeidah, sulla costa occidentale dello Yemen. Non ci sono ancora stati commenti da parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti o di Israele sugli attacchi.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata