Più di due tonnellate di sabbia e terreno contaminati sono state rimosse giovedì dalle spiagge di Kerch, in Crimea, a due settimane dall’incidente tra due petroliere del 15 dicembre che ha provocato un grosso rilascio in mare di olio combustibile. In migliaia sono stati gli uomini del servizio di emergenza che si sono mobilitati per limitare gli effetti della ‘marea nera’ che ha colpito la costa di Kerch: dal giorno dell’incidente, più di 71.000 tonnellate di sabbia e terreno totali sono state rimosse lungo 56 chilometri di costa. Il 23 dicembre, il ministero aveva stimato che fino a 200.000 tonnellate in totale potrebbero essere state contaminate.

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