La proposta era sostenuta da Trump per finanziare le operazioni federali e sospendere il tetto del debito
La Camera ha respinto il nuovo piano anti shutdown del presidente eletto Donald Trump per finanziare le operazioni federali e sospendere il tetto del debito. I democratici si sono rifiutati di accogliere le sue richieste e la soluzione messa insieme dai leader repubblicani.
Respinto il piano anti shutdown, cosa è successo
In una votazione serale, i legislatori non sono riusciti a raggiungere la soglia dei due terzi necessaria per l’approvazione, ma il presidente della Camera Mike Johnson è sembrato determinato a riprovare prima della scadenza di mezzanotte di venerdì.
L’esito si è rivelato un’enorme battuta d’arresto per Trump e il suo alleato Elon Musk che si è scagliato contro il compromesso bipartisan di Johnson, raggiunto in precedenza da repubblicani e democratici per impedire una chiusura del governo durante le festività natalizie.
Speaker Johnson: “Deluso dai democratici”
“Sono molto deluso” del fatto che tutti i democratici, tranne un paio, “abbiano votato contro gli aiuti agli agricoltori e agli allevatori, contro i soccorsi in caso di calamità, contro tutte queste misure bipartisan che erano già state negoziate e decise”. Lo ha dichiarato lo speaker della Camera Mike Johnson, dopo la bocciatura della proposta sostenuta dal tycoon. “Penso che sia davvero irresponsabile da parte nostra rischiare uno shutdown su queste questioni, su cose su cui si è già concordato”, ha sottolineato, “ci riorganizzeremo, troveremo un’altra soluzione”.
La proposta ha registrato 174 ‘sì e 235 ‘no’: 38 repubblicani hanno votato, dunque, contro l’accordo. Un esito che potrebbe anticipare le future tensioni al momento del ritorno di Trump alla Casa Bianca con il controllo repubblicano della Camera e del Senato.
Cosa prevedeva il piano proposto da Trump
Il piano avrebbe tenuto il governo operativo per altri tre mesi, aggiunto 100,4 miliardi di dollari per l’assistenza alle calamità, inclusi gli stati colpiti dagli uragani, e consentito ulteriori prestiti fino al 30 gennaio 2027. Trump, dopo aver respinto il precedente accordo trovato da repubblicani e democratici, ne aveva proposto un nuovo.
La nuova proposta riduceva il disegno di legge di 1.500 pagine a 116 pagine e ha eliminato una serie di aggiunte, in particolare il primo aumento salariale per i legislatori in più di un decennio, che avrebbe potuto consentire un aumento fino al 3,8%. Un taglio che ha attirato molte critiche.
Democratici: “Non è una proposta seria”
Il leader dei dem della Camera, Hakeem Jeffries, ha dichiarato che i democratici si attenevano all’accordo originale con Johnson e ha definito il nuovo piano “ridicolo”. “Non è una proposta seria”, ha detto. In queste ore, Johnson è al lavoro per una nuova proposta che però difficilmente potrebbe trovare il via libera dei democratici.
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