Il Presidente russo Vladimir Putin ha tenuto la sua conferenza stampa di fine anno. L’evento, trasmesso in diretta dalle stazioni televisive controllate dallo Stato negli 11 fusi orari della Russia, negli ultimi anni è stato fortemente dominato dalle questioni interne. La maggior parte dei giornalisti e delle persone comuni che chiamano in studio per fare domande chiedono informazioni su riparazioni stradali, prezzi delle utenze, manutenzione delle case, servizi medici, sussidi governativi per le famiglie e altre questioni economiche e sociali.
La conferenza stampa di fine anno si è conclusa dopo quattro ore e mezza. Il leader del Cremlino ha risposto a 76 domande, di cui 14 sulla questione della guerra. Le domande sono arrivate da 33 rappresentanti dei media, tra cui blogger e moderatori, nonché da quasi 30 russi, tra cui una famiglia di Krasnodar. Inoltre, sono state poste domande da sei pubblicazioni straniere, anche da paesi considerati ostili da Mosca: Stati Uniti e Gran Bretagna.
Economia russa cresciuta dell’8% in due anni
Il leader del Cremlino ha parlato della situazione interna, delineando un quadro della situazione economica. La crescita dell’economia russa in due anni è stata di circa l’8%, ha sottolineato Putin nella conferenza stampa di fine anno. “In due anni, la nostra crescita economica è stata di circa l’8%. Negli Stati Uniti 5-6%, nell’Eurozona -1%. Nella principale economia dell’Eurozona, la Germania, 0%, e, a quanto pare, per l’anno prossimo sarà di nuovo allo 0%”, ha detto il presidente russo.
Inflazione segnale allarmante ma situazione è stabile
“L’inflazione è un segnale allarmante”, ha sottolineato il leader russo. “Secondo il capo della Banca Centrale è pari al 9,3%”, ha dichiarato. L’intenzione “è di abbassare il tasso di inflazione per il prossimo anno al fine di mantenere gli indicatori macroeconomici”, ha aggiunto. Il leader del Cremlino ha comunque evidenziato come l’economia russa nel complesso sia “stabile e affidabile”. Putin ha anche sottolineato il tasso di disoccupazione record, pari al 3,2%.
Pronti a negoziati e compromessi con Kiev
Abbiamo sempre detto che siamo pronti sia per i negoziati che per i compromessi” con l’Ucraina, “è solo che l’altra parte, nel senso letterale e figurato della parola, si è rifiutata di negoziare”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante la conferenza di fine anno. “È necessario che l’altra parte sia pronta sia ai negoziati che ai compromessi”, ha aggiunto Putin, come riporta Ria Novosti.
Niente precondizioni per negoziati con Kiev
La Russia non ha precondizioni per l’avvio di negoziati con l’Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, nella conferenza stampa di fine anno. “Ora le condizioni per l’avvio dei negoziati: non abbiamo precondizioni”, ha detto Putin secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.
“Negoziare con Zelensky? Se verrà rieletto”
La Russia parlerà con Zelensky se si presenterà alle elezioni e otterrà la legittimità. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, nella conferenza stampa di fine anno, come riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti. “Se qualcuno va alle elezioni e ottiene la legittimità, siamo pronti a parlare con chiunque, anche con Zelensky”, ha detto Putin.

Pronti ad accordi di pace solo con autorità legittime
La Russia è pronta a firmare accordi di pace con qualsiasi autorità legittima in Ucraina, anche con Vladimir Zelensky. Lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin nella conferenza stampa di fine anno. Lo riporta Ria Novosti. Secondo il capo del Cremlino, l’Ucraina “è in grado di seguire la strada di una soluzione pacifica”. Mosca, ha aggiunto, “può firmare un accordo solo con le autorità legittime ed è pronta al dialogo con chiunque voglia andare alle urne e ottenere legittimità. E la Rada (il Parlamento ucraino) e il presidente della Rada sono legittimi”.
“In Ucraina ci stiamo avvicinando agli obiettivi delineati”
Inevitabile un passaggio sulla conflitto ucraino. La Russia, ha spiegato Putin, “si sta muovendo” verso i principali obiettivi “delineati all’inizio dell’operazione militare speciale”. “Lungo tutta la linea del fronte si stanno verificando avanzamenti, i combattenti russi stanno riconquistando chilometri quadrati di territorio ogni giorno”, ha detto ancora il leader del Cremlino, “le capacità delle forze armate stanno aumentando”, “tutti combattono, nel senso letterale della parola, eroicamente, e in questo momento auguriamo a tutti, sia a quelli che combattono nella regione di Kursk che a quelli che combattono lungo tutta la linea del fronte, buona fortuna, con la vittoria e il ritorno a casa”.
La ‘sfida’ all’Occidente: “Provi ad intercettare missile Oreshnik”
“Se l’Occidente dubita del missile Oreshnik, scelga un obiettivo a Kiev e concentri in quel luogo i suoi sistemi di difesa aerea. La Russia lancerà l’Oreshnik, loro cerchino di intercettarlo”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin nella conferenza stampa di fine anno. Lo riporta Ria Novosti. “Non c’è alcuna possibilità di abbattere o distruggere facilmente l’Oreshnik”, ha sottolineato il leader del Cremlino.
Tutti i Paesi della Nato sono in guerra con noi
Durante la conferenza stampa di fine anno il presidente russo Vladimir Putin ha detto che tutti i Paesi della Nato sono in guerra con la Russia, ma che la prontezza al combattimento dell’esercito russo è ai massimi livelli del mondo.
Uccisione Kirillov per gravi errori nostri servizi sicurezza
Le forze dell’ordine e i servizi speciali russi devono migliorare il loro lavoro per prevenire situazioni come l’omicidio del generale russo Igor Kirillov. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella conferenza stampa di fine anno. Lo riporta Interfax. Quanto avvenuto “significa che le nostre forze dell’ordine e i nostri servizi speciali devono migliorare il lavoro e non permettere errori così gravi“, ha dichiarato il capo del Cremlino.
La ‘questione’ Siria
“Speriamo che Israele un giorno lascerà la Siria, ma ora sta portando lì altri soldati. Credo che ci siano già diverse migliaia di soldati. E ho l’impressione che non solo non se ne andranno, ma che rafforzeranno le loro forze”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, parlando nella conferenza stampa di fine anno, come riportano le agenzie di stampa russe. “Il principale beneficiario degli eventi che si stanno verificando in Siria a mio parere, è Israele”, ha proseguito il leader del Cremlino, aggiungendo che “si può avere qualsiasi atteggiamento nei confronti di ciò che Israele sta facendo“, ma “la Russia condanna la conquista di qualsiasi territorio siriano”. “Questo è ovvio. La nostra posizione qui non è soggetta ad alcun aggiustamento”, ha detto ancora, aggiungendo allo stesso tempo che “Israele sta anche risolvendo da solo questioni legate alla sua sicurezza”.