Argentina, protesta degli operatori sanitari contro salari bassi

Gli operatori sanitari pubblici hanno tenuto una fiaccolata nel centro di Buenos Aires, in Argentina, per protestare contro le politiche di privatizzazione promosse dal governo di Javier Milei e i bassi salari.

Medici, infermieri e tecnici denunciano il deterioramento del sistema sanitario pubblico, la mancanza di investimenti e la negligenza economica nei confronti dei professionisti, che ricevono uno stipendio al di sotto della soglia di povertà. La mobilitazione si è conclusa con un enorme flash mob di rianimazione cardiopolmonare a simboleggiare, secondo gli organizzatori, che “la sanità pubblica è viva e continua a lottare per la sua sopravvivenza”.

Gli stipendi di ingresso per la maggior parte delle posizioni ammontano a circa 700.000 pesos (669 euro), mentre lo stipendio minimo sopra la soglia di povertà è di circa 900.000 pesos (860 euro).