Mandati emessi anche per i funzionari di Hamas coinvolti nel 7 ottobre
La Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia ha annunciato oggi di aver emesso mandati di arresto internazionali nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, accusandoli di crimini di guerra nella Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera.
Emessi mandati anche per funzionari Hamas
La Corte penale internazionale ha emesso mandati d’arresto anche per funzionari di Hamas per gli attacchi del 7 ottobre che hanno scatenato l’offensiva di Israele nella Striscia di Gaza.
I nomi dei funzionari di Hamas
La Camera preliminare I della Corte penale internazionale in particolare ha emesso all’unanimità un mandato d’arresto nei confronti di Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come ‘Deif‘, per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno a partire dal 7 ottobre 2023, si legge in una nota della Corte. La procura aveva inizialmente presentato richieste di mandati di arresto per altri due alti dirigenti di Hamas, ovvero Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar. A seguito della conferma del loro decesso, la Camera ha concesso il ritiro delle richieste.
Per quanto riguarda Deif, la Camera ha emesso il mandato d’arresto dopo che il 15 novembre 2024 la procura, facendo riferimento alle informazioni fornite sia dalle autorità israeliane che da quelle palestinesi, ha notificato alla Camera di non essere in grado di determinare se il dirigente di Hamas sia stato ucciso o sia ancora vivo. La Camera, si legge nella nota, “ha trovato ragionevoli motivi per credere che Deif, nato nel 1965, il più alto comandante dell’ala militare di Hamas (nota come Brigate al-Qassam) sia responsabile dei crimini contro l’umanità di omicidio, sterminio, tortura, stupro e altre forme di violenza sessuale, nonché dei crimini di guerra di omicidio, trattamento crudele, tortura, presa di ostaggi, oltraggio alla dignità personale, stupro e altre forme di violenza sessuale”.
Ufficio Netanyahu: “Israele respinge con disgusto i mandati della Cpi”
L’ufficio di Netanyahu ha affermato che “Israele respinge con disgusto le azioni e le accuse assurde e false contro di lui da parte della Corte penale internazionale”. “Non c’è nulla di più giusto della guerra che Israele sta conducendo a Gaza”, ha aggiunto.
Ufficio Netanyahu: “Moderno caso Dreyfus, procuratore Cpi corrotto”
“La decisione antisemita della Corte penale internazionale è l’equivalente al moderno processo Dreyfus e finirà così”, ha fatto sapere ancora l’ufficio del primo ministro dello Stato ebraico. “La decisione è stata presa da un procuratore capo corrotto, che sta cercando di salvarsi la pelle dalle accuse contro di lui di molestie sessuali, e da giudici prevenuti motivati dall’odio antisemita verso Israele”.
Herzog: “Mandati oltraggiosi, giorno buio per la giustizia”
“Questo è un giorno buio per la giustizia. Un giorno buio per l’umanità. Presa in malafede, l’oltraggiosa decisione della Corte penale internazionale ha trasformato la giustizia universale in uno zimbello universale. Si fa beffe del sacrificio di tutti coloro che lottano per la giustizia, dalla vittoria degli Alleati sui nazisti a oggi”, ha scritto il presidente d’Israele Isaac Herzog in un post sui social. “In realtà, la decisione ha scelto la parte del terrore e del male rispetto alla democrazia e alla libertà, trasformando il sistema stesso della giustizia in uno scudo umano per i crimini contro l’umanità di Hamas”, ha aggiunto. “Questo cinico sfruttamento delle istituzioni giuridiche internazionali ci ricorda ancora una volta la necessità di una vera chiarezza morale di fronte a un impero iraniano del male che cerca di destabilizzare la nostra regione e il mondo, e di distruggere le stesse istituzioni del mondo libero”.
This is a dark day for justice. A dark day for humanity.
Taken in bad faith, the outrageous decision at the ICC has turned universal justice into a universal laughing stock. It makes a mockery of the sacrifice of all those who fight for justice – from the Allied victory over…
— יצחק הרצוג Isaac Herzog (@Isaac_Herzog) November 21, 2024
Gallant contro Cpi: “Legittima uccisione bambini e stupro donne”
“La decisione della Corte dell’Aia sarà ricordata per sempre: mette sullo stesso piano lo Stato di Israele e i leader assassini di Hamas e legittima così l’uccisione di bambini, lo stupro di donne e il rapimento di anziani dai loro letti. La decisione costituisce un pericoloso precedente contro il diritto all’autodifesa e alla guerra morale e incoraggia il terrorismo omicida”. Lo ha affermato su X l’ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, nei confronti del quale la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per crimini contro l’umanità e crimini di guerra.
החלטת בית הדין בהאג תיזכר לדיראון עולם – היא מציבה את מדינת ישראל ואת ראשי החמאס הרצחניים באותה השורה ובכך מעניקה לגיטימציה לרצח תינוקות, אונס נשים וחטיפת קשישים ממיטתם. ההחלטה מהווה תקדים מסוכן כנגד הזכות להגנה עצמית וללחימה מוסרית והיא מעודדת טרור רצחני.
חלפו לבלי שוב הימים…
— יואב גלנט – Yoav Gallant (@yoavgallant) November 21, 2024
“Sono finiti i giorni in cui potevamo negarci il diritto di difenderci. Il tentativo di negare a Israele il diritto di raggiungere i suoi obiettivi nella sua guerra giusta fallirà: i soldati dell’Idf e i membri delle forze di sicurezza continueranno la loro azione finché gli ostaggi non saranno rilasciati, Hamas sarà sciolto e i residenti di Israele saranno al sicuro”, ha proseguito Gallant, dicendosi “orgoglioso del privilegio” che gli è stato concesso di “guidare il sistema di sicurezza nella guerra difficile e vittoriosa che ci è stata imposta” e che “determinerà il nostro futuro nel nostro Paese per i decenni a venire”.
Tajani: “L’Italia sostiene Cpi valuteremo con alleati cosa fare”
“In merito alla decisione della Cpi di emettere mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, l’ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, e i capi di Hamas “vedremo quali sono i contenuti e le motivazioni che hanno spinto la Corte a questa decisione. Noi sosteniamo la Cpi ricordando sempre che la Corte deve svolgere un ruolo giuridico e non un ruolo politico. Valuteremo insieme ai nostri alleati cosa fare, come interpretare questa decisione, e come comportarci insieme su questa vicenda”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Business Forum fra Italia, Francia e Germania a Parigi. Tajani ha poi precisato che Hamas è “un’organizzazione terroristica” a differenza dello Stato di Israele.
Borrell: “Mandati arresto Cpi sono vincolanti per Paesi Ue”
L’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha sottolineato che i mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e i funzionari di Hamas sono una questione legale e non politica, e che sono vincolanti per tutti i 27 Paesi membri dell’Ue e per gli altri firmatari della Corte penale internazionale. “La tragedia di Gaza deve finire”, ha detto Borrell ai giornalisti durante una visita in Giordania, “Non è una decisione politica. È la decisione di una corte di giustizia internazionale, e la decisione della corte deve essere rispettata e attuata”. “Questa decisione è vincolante per tutti gli Stati parte della Corte, tra cui tutti i membri dell’Unione Europea”, ha aggiunto.
Media: “Olanda pronta a eseguire il mandato d’arresto”
L’Olanda è pronta ad agire per mettere in atto il mandato d’arresto emesso dalla Cpi, se necessario. Ne dà notizia l’agenzia di stampa dei Paesi Bassi Anp, che cita il ministro degli Esteri del Paese Caspar Veldkamp.
Hamas: “Bene Cpi, corregge lunga ingiustizia contro il nostro popolo”
Hamas ha accolto con favore in un comunicato la scelta della Corte penale internazionale. “Questa decisione, che l’amministrazione statunitense – complice dei crimini di guerra sionisti – ha cercato di bloccare per mesi intimidendo la Corte e i suoi giudici per dissuaderli dal ritenere l’occupazione responsabile dei suoi incessanti crimini nella Striscia di Gaza, costituisce un importante precedente storico”, afferma il movimento islamico palestinese, “corregge anche una lunga traiettoria di ingiustizia nei confronti del nostro popolo e un preoccupante compiacimento di fronte alle atroci violazioni che ha subito durante 76 anni di occupazione”. Lo riporta il quotidiano libanese L’Orient Le Jour.
Partito di Erdogan: “Bene mandati arresto Netanyahu e Gallant”
Il partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l’Akp, ha accolto con favore la decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamn Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, definendola una sentenza presa per amore “dell’umanità”. Omer Celik, portavoce del partito di Erdogan, ha dichiarato su X che Netanyahu e Gallant “alla fine saranno chiamati a rispondere di genocidio”. Celik ha anche criticato i funzionari israeliani che hanno descritto la decisione della Corte penale internazionale come antisemita
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