Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano "ha sottolineato che in passato sono state fatte accuse simili"

L’Iran ha respinto categoricamente le accuse di coinvolgimento di Teheran in un piano, sventato dall’Fbi, che avrebbe avuto come obiettivo quello di uccidere Donald Trump prima delle presidenziali Usa. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei, “ha respinto categoricamente le accuse di coinvolgimento dell’Iran in tentativi di assassinio di ex e attuali funzionari statunitensi, definendole completamente infondate”, fa sapere il dicastero.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano “ha sottolineato che in passato sono state fatte accuse simili, che la Repubblica Islamica dell’Iran ha fermamente negato e dimostrato false” e ha affermato che “ripetere tali affermazioni in questo frangente è una cospirazione malevola orchestrata da circoli sionisti e anti-iraniani, volta a complicare ulteriormente le questioni tra Stati Uniti e Iran”. Teheran, ha concluso Esmaeil Baghaei, “rimane impegnata ad utilizzare tutti i mezzi legittimi e legali, sia a livello nazionale che internazionale, per ripristinare i diritti della nazione iraniana”.

Ieri il dipartimento della Giustizia Usa ha reso note accuse penali relative a un complotto iraniano sventato dall’Fbi che aveva come obiettivo l’omicidio di Donald Trump prima delle elezioni che si sono tenute questa settimana.

 

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