La Corte europea dei diritti umani: "Crea clima di sospetto e mina la democrazia"
La Corte europea dei diritti umani (Cedu) ha condannato la Russia per la legge sugli agenti stranieri definendola “stigmatizzante, fuorviante e utilizzata in maniera in modo eccessivamente ampio e imprevedibile”. La Cedu ha reputato che lo scopo della legge sia quello di “punire e intimidire piuttosto che rispondere a una presunta esigenza di trasparenza o a legittime preoccupazioni per la sicurezza nazionale”. Le misure previste dalla legge sono poi, secondo la Corte, “restrizioni che hanno avuto un un impatto agghiacciante sul discorso pubblico e sull’impegno civico”, oltre a creare “un clima di sospetto e sfiducia nei confronti delle voci indipendenti” e a minare la democrazia.
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