Suicidio assistito, arresti in Svizzera per presunta morte in ‘capsula’

Suicidio assistito, arresti in Svizzera per presunta morte in ‘capsula’
14 February 2019, Baden-Wuerttemberg, Friedrichshafen: A hospice worker holds the hand of a terminally ill person lying in bed in the hospice. Photo by: Felix K’stle/picture-alliance/dpa/AP Images

Il macchinario permette a una persona all’interno di premere un pulsante che inietta gas azoto nella camera sigillata

La polizia della Svizzera del nord ha dichiarato che diverse persone sono state arrestate e che è stato aperto un procedimento penale in relazione alla presunta morte di una persona in una nuova ‘capsula suicida’. La capsula per il suicidio assistito ‘Sarco’, che non è mai stata utilizzata prima, è progettata per consentire a una persona all’interno di premere un pulsante che inietta gas azoto nella camera sigillata. La persona dovrebbe poi addormentarsi e morire per soffocamento in pochi minuti. I procuratori del cantone di Sciaffusa sono stati informati da uno studio legale che un suicidio assistito che prevedeva l’uso della capsula Sarco era avvenuto lunedì vicino a una baita nella foresta di Merishausen. La polizia ha riferito che “diverse persone” sono state prese in custodia e i procuratori hanno aperto un’indagine per sospetto di istigazione e complicità al suicidio

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