Germania, elezioni Brandeburgo: negli exit poll Spd in vantaggio su AfD

Dietro di loro ci sono i cristianodemocratici della Cdu e il nuovo partito dell'Allanza Sahra Wagenknecht, entrambi al 12%

Vittoria dei socialdemocratici dell’Spd nelle elezioni regionali in Brandeburgo. Ribaltando l’esito dei sondaggi della vigilia che davano in testa l’ultradestra dell’AfD, l’Spd è risultato il primo partito nel Land di Berlino. Un successo di circa un punto percentuale (30,7 per l’Spd contro il 29,6 dell’AfD nelle ultime proiezioni dell’Ard), targato Dietmar Woidke, il popolare ministro-presidente Spd del Brandeburgo che è riuscito a compiere un clamoroso recupero e a compattare l’ellettorato contro un possibile bis dell’estrema destra dopo il successo nelle precedenti regionali in Turingia e il secondo posto in Sassonia. Woidke aveva minacciato di lasciare in caso di vittoria dell’AfD e ha invitato gli elettori a scegliere tra lui e “un’AfD sempre più estremista”. Nell’ultimo appello elettorale, il ministro-presidente in carica da undici anni, ha affermato come potesse esserci solo una scelta per la Germania, quella “del cosmopolitismo, della democrazia e della tolleranza”. Il successo di Woidke è legato anche alla decisione di non avvalersi del sostegno del cancelliere tedesco Olaf Scholz durante la campagna elettorale. Una scelta che ha fatto seguito anche ad alcune prese di posizione di Woidke distanti dalle politiche del governo federale. “Quello in Brandeburgo è stato un duro lavoro”, ha affermato Woidke commentando a caldo i risultati. La vittoria dell’Spd in Brandeburgo, non è dunque, la vittoria di Scholz, anche se regala un po’ di respiro al ‘Kanzler’, impegnato a New York per l’assemblea Onu. Un altro successo dell’AfD avrebbe inevitabilmente aperto crepe pesanti nella già fragile coalizione di governo e inasprito il dibattito all’interno dell’Spd sulla conferma di Scholz come cancelliere anche alle elezioni federali dell’autunno 2025.Gli altri partiti del ‘semaforo’, escono male da questa tornata elettorale. Secondo le proiezioni, i Verdi sono al 4,3% e rischiano di restare fuori dal Parlamento regionale. Ancora peggio i liberali dell’Fdp che sono sotto l’1%. Il segretario generale dell’Fdp, Bijan Djir-Sarai, ha ricordato le “troppe dispute nella coalizione” e ha annunciato un “autunno di decisioni”.

Malissimo anche la Sinistra, al 3% nelle ultime proiezioni. Delusione tra i cristianodemocratici della Cdu, al 12,1%, dietro al nuovo partito dell’Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw, 13,1%). All’interno dell’AfD, dove ci si aspettava un trionfo, si evidenzia comunque “l’ottimo risultato” che porta il partito dell’ultradestra tedesca ad essere la seconda forza politica in Brandeburgo. Anche se è fallito l’obiettivo di “mandare a casa Woidke”, come sottolineato dal co-leader dell’AfD, Tino Chrupalla.Con i Verdi a serio rischio di restare fuori, difficilmente sarà possibile una conferma dell’auttlae coalizione al governo nel Brandeburgo (Spd, Cdu e Verdi). Una coalizione a due tra Spd e Cdu, non basterebbe. Stando alle ultime proiezioni, potrebbe essere sufficiente una coalizione bipartitica composta da Spd e Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw) oppure un’alleanza tripartitica composta da Spd, Cdu e Bsw. Nessuno dei partiti è intenzionato a collaborare con l’AfD.