Si aggrava il bilancio delle vittime per le esplosioni dei walkie talkie e delle radio degli Hezbollah
E’ salito a 20 il bilancio delle persone morte per l’esplosione di dispositivi elettronici degli Hezbollah in diverse regioni del Libano avvenute all’indomani dello scoppio dei cercapersone che, invece, aveva provocato 18 morti e un migliaio di feriti. Lo riferisce il ministero della Salute di Beirut, citato dai media. 450 i feriti. I radiotrasmettitori, acquistati circa 5 mesi fa quasi contemporaneamente alla fornitura di cercapersone, sono esplosi in concomitanza con gli affollati funerali dei militanti del partito sciita rimasti uccisi nel primo attacco.
“Israele ha superato tutte le linee rosse”, ha detto in un atteso discorso alla nazione il leader Hassan Nasrallah. “La brutalità di questo crimine non può essere espressa”, gli ha fatto eco il primo ministro libanese Najib Mikati, “siamo in guerra, considerando ciò che vive il nostro popolo nel sud del Libano da 11 mesi”.
DIRETTA
19:32 Gb a britannici: “Lasciare Libano, situazione può peggiorare”
“Ho parlato con il premier libanese Najib Mikati e ho espresso la mia profonda preoccupazione per l’aumento delle tensioni e delle vittime civili in Libano. Abbiamo discusso della necessità di una soluzione negoziata per ripristinare la stabilità e la sicurezza lungo la Linea Blu. Il mio messaggio ai cittadini britannici in Libano è di andarsene finché ci sono opzioni commerciali. La tensione è alta e la situazione potrebbe deteriorarsi rapidamente“. Lo scrive il ministro britannico degli Esteri, David Lammy, in un post su X.
19:23 Gallant: “Hezbollah pagherà prezzo sempre più alto”
Hezbollah “pagherà un prezzo sempre più alto”. Lo ha detto il ministro della Difesa di Israele, Yoav Gallant. Le sue dichiarazioni giungono mentre Israele e Hezbollah si scambiano attacchi e dopo che il leader del gruppo libanese, Hassan Nasrallah, ha promesso una punizione contro Israele per le esplosioni simultanee di dispositivi di comunicazione di Hezbollah per le quali accusa lo Stato ebraico. “Il nostro obiettivo è garantire il ritorno sicuro delle comunità del nord di Israele alle loro case. Col passare del tempo, Hezbollah pagherà un prezzo sempre più alto“, ha dichiarato Gallant. “La sequenza delle nostre azioni militari continuerà”, ha aggiunto. Nel suo discorso di oggi Nasrallah, rivolgendosi direttamente al premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha detto che Israele non riuscirà a riportare a casa i suoi cittadini del nord, cioè della zona vicino al confine con il Libano: “Non riuscirete a riportare a casa la gente del nord. Fate quello che volete, non ci riuscirete. L’unica soluzione è fermare l’aggressione contro il popolo di Gaza. Né l’escalation militare, né l’omicidio, né tantomeno la guerra totale riporteranno i vostri coloni e abitanti al confine. Dovete saperlo”, ha dichiarato Nasrallah.
17:49 Iran a Nasrallah: “Risposta schiacciante a Israele”
Israele dovrà affrontare “una risposta schiacciante dall’asse della resistenza”. Lo ha detto il comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane Hossein Salami al capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, secondo quanto riportato dai media statali, dopo gli attacchi ai dispositivi di comunicazione di Hezbollah libanesi attribuiti a Israele, come riferisce il Times of Israel, aggiungendo che, tra le persone rimaste ferite nell’esplosione dei cercapersone di Hezbollah avvenuta martedì, c’è anche l’ambasciatore iraniano in Libano.
17:08 Nasrallah: “Punizione a Israele ci sarà, non diciamo quando né dove”
“Non c’è dubbio che l’aggressione che ha avuto luogo è importante e senza precedenti, sarà accolta con una severa rappresaglia e una giusta punizione, dove se l’aspettano e dove non se l’aspettano. Non parlerò di tempo, luogo, né tipo di operazione, ma ovviamente la punizione arriverà. Quando, dove e come? Lo saprete quando sarà il momento. Non ne parleremo qui”. Lo ha dichiarato il leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, nell’atteso discorso in cui ha preso la parola per la prima volta dopo la raffica di esplosioni in Libano di cercapersone avvenuta martedì e di walkie-talkie mercoledì, per le quali Hezbollah accusa Israele. Nasrallah nel suo intervento ha accusato Israele definendo quanto accaduto martedì e mercoledì un atto di guerra e il superamento di tutte le linee rosse.
16:40 Nasrallah: “Subìto duro colpo ma diventeremo più forti”
Con le esplosioni dei dispositivi di comunicazione “abbiamo ricevuto un duro colpo”, ma “diventeremo più forti e saremo pronti ad affrontare il peggio”. Lo ha dichiarato il leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, nell’atteso discorso in cui ha preso la parola per la prima volta dopo la raffica di esplosioni in Libano di cercapersone avvenuta martedì e di walkie-talkie mercoledì, per i quali Hezbollah accusa Israele.
16:39 Israele approva piano battaglia per fronte Nord
Il capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano (Idf), il tenente generale Herzi Halevi, ha approvato poco fa i piani di battaglia per il fronte settentrionale, quello al confine con il Libano. Lo riferisce l’esercito israeliano, secondo quanto riporta il Times of Israel. La dichiarazione giunge in un momento di forti tensioni con il gruppo libanese Hezbollah.
16:33 Raid Israele in sud Libano a inizio discorso Nasrallah
Mentre il leader di Hebollah Hassan Nasrallah iniziava il suo discorso, l’aviazione israeliana ha effettuato una serie di violenti raid lungo tutto il confine fra Libano e Israele, dalla zona di Tiro a ovest a quella di Hasbaya a est. Lo riporta il giornale libanese L’Orient-Le Jour citando fonti locali. Secondo il quotidiano, gli attacchi hanno preso di mira Jennata, Deir Kanoun el-Nahr, Mjadel, Markaba, Qabrikha, Bani Hayan, Mansouri, Deir Amess, Hasis, Deir Antar, Haniyé, Zebqine, Froun e Rab el-Talatine. Secondo le fonti citate dal giornale, i bombardamenti hanno preso di mira soprattutto valli e aree boschive e diverse località sono state prese di mira per la prima volta dall’8 ottobre.
16:33 Jet Israele a bassa quota su Beirut durante discorso Nasrallah
Dei jet israeliani hanno sorvolato a bassissima quota Beirut mentre era in corso il discorso del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Lo riporta il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour. La Bbc sottolinea che il passaggio degli aerei ha provocato un fortissimo rumore.
16:30 Nasrallah: “Da Israele dichiarazione di guerra”
Gli attacchi che hanno colpito il Libano con le esplosioni di cercapersone e walkie-talkie, rispettivamente martedì e mercoledì, sono stati “un atto di guerra e una dichiarazione di guerra” da parte di Israele. Lo ha detto il leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, nell’atteso discorso in cui ha preso la parola per la prima volta dopo la raffica di esplosioni di dispositivi di comunicazione usati da Hezbollah. Come di consueto, Nasrallah ha parlato in video da una località non rivelata. Solitamente Hezbollah convoca una manifestazione per permettere ai sostenitori di guardare i suoi discorsi su un grande schermo, ma questa volta non è stato così.
16:28 Nasrallah: “Israele voleva uccidere 5mila persone, è terrorismo”
“Il nemico sionista ha colpito volontariamente il nostro Paese con la volontà di uccidere 5mila persone e non ha tenuto conto alcuno delle conseguenze che questo gesto poteva avere. Anche se queste 5mila persone sono rimaste ferite, è stato comunque creato il caos, con gli ospedali sovraccarichi. Come vogliamo chiamare questo gesto? È un atto terroristico, è stato un massacro, ed è questo il termine che intendiamo adottare”. Lo ha detto il leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, nell’atteso discorso in cui ha preso la parola per la prima volta dopo la raffica di esplosioni in Libano di cercapersone avvenuta martedì e di walkie-talkie mercoledì, per i quali Hezbollah accusa Israele.
16:20 Nasrallah: “Israele ha superato tutte le linee rosse”
Con le esplosioni simultanee di dispositivi di comunicazione in Libano, Israele ha “violato tutte le leggi e superato tutte le linee rosse, senza riguardo per nulla, né sul piano umanitario né etico”. Lo ha detto il leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un atteso discorso. È la prima volta che Nasrallah prende la parola dopo la raffica di esplosioni di cercapersone avvenuta martedì e di walkie-talkie mercoledì.
15:15 Proposta Israele: tutti ostaggi liberi in cambio stop guerra e salvacondotto Sinwar
Il capo negoziatore israeliano per gli ostaggi, Gal Hirsch, ha presentato agli Usa una proposta di accordo, che gli americani dovrebbero trasmettere a non meglio specificati funzionari arabi, che prevederebbe il rilascio di tutti gli ostaggi in un’unica volta, in cambio della fine dei combattimenti a Gaza e di un ‘passaggio sicuro’ fuori dalla Striscia per il leader di Hamas Yahya Sinwar. La proposta, di cui ha inizialmente riferito l’emittente israeliana Kan, è stata confermata da un funzionario israeliano anche al Times of Israel. Il piano proposto, secondo Kan, prevede anche il rilascio di prigionieri palestinesi in carcere in Israele, la smilitarizzazione della Striscia e un nuovo sistema di governance per Gaza. Non vengono forniti ulteriori dettagli.
Sempre secondo Kan, la proposta si chiama ‘safe passage deal’, cioè ‘accordo del passaggio sicuro’, che sembra un riferimento al salvacondotto che verrebbe garantito a Sinwar. Inoltre un funzionario israeliano ha dichiarato a Kan che la proposta è stata presentata come ‘piano B’ “alla luce delle difficoltà dei negoziati e del tempo che passa per le vite degli ostaggi”, per “un accordo più rapido”. Il piano sarebbe stato presentato da Hirsch la settimana scorsa in un incontro con funzionari statunitensi della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato.
14:02 Autorità Libano, salgono a 25 i morti in esplosioni di ieri
Il ministro della Sanità libanese ha affermato che 25 persone sono state uccise e più di 600 ferite nelle esplosioni di walkie talkie avvenute ieri in tutto il Libano. Firass Abiad ha detto ai giornalisti che le ferite sono state più gravi nell’attacco di ieri rispetto a quelle di martedì, poiché i walkie-talkie erano più grandi dei cercapersone esplosi il giorno prima. Delle 608 persone ferite, 61 rimangono in terapia intensiva, ha detto Abiad, aggiungendo che sono stati effettuati 141 interventi chirurgici. Il bilancio complessivo dei sabotaggi dei dispositivi di comunicazione sale quindi a 37 morti, tra cui 2 bambini, e oltre 3mila feriti. La maggior parte di loro erano militanti di Hezbollah. Il numero di morti nel primo giorno di attacchi, martedì, è rimasto di 12, mentre più di 1.300 persone hanno riportato ferite da medie a gravi.
13:28 Abbas: “Vogliamo che si tenga conferenza di pace a Madrid”
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto, davanti al premier spagnolo Pedro Sanchez, che Madrid ospiti una nuova Conferenza di pace sul Medioriente dopo quella del 1991. “Non possiamo dimenticare il ruolo della Spagna quando ospitò la Conferenza di pace nel 1991. Per questo ribadiamo la nostra richiesta che si tenga una seconda conferenza di pace qui a Madrid”, ha detto Abbas in dichiarazioni congiunte con Sanchez al Palazzo della Moncloa al termine del loro incontro.
13:16 Sanchez vede Abbas: “Aumentato pericolosamente rischio escalation”
“Oggi il rischio di escalation è tornato ad aumentare pericolosamente in Libano, lo commentavamo con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas“, “per questo dobbiamo fare un nuovo e fermo appello alla moderazione, alla de-escalation e alla pace”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in dichiarazioni congiunte con Abbas al Palazzo della Moncloa al termine del loro incontro a Madrid. Sanchez ha sottolineato la “necessità e l’urgenza di porre fine alla guerra a Gaza immediatamente”. E ha aggiunto: “La comunità internazionale e l’Ue non possono rimanere impassibili di fronte alla sofferenza di migliaia di innocenti, soprattutto donne e bambini”, “non dobbiamo normalizzare la violenza“.
12:01 Abbas in Spagna, prima visita dopo riconoscimento Palestina
Il premier spagnolo Pedro Sanchez sta incontrando a Madrid il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmud Abbas, mentre aumentano le preoccupazioni di un’escalation in Libano. Il viaggio di Abbas in Spagna è il primo che si produce dopo il riconoscimento della Palestina come Stato da parte del governo spagnolo avvenuto lo scorso 28 maggio. Lunedì Husni Abdel Wahed, fino ad ora capo della missione diplomatica palestinese a Madrid, ha presentato le credenziali al re Felipe VI come ambasciatore. La scorsa settimana la Spagna ha ospitato una riunione tra ministri arabi del Gruppo di contatto arabo-islamico per Gaza e ministri europei dei Paesi che hanno riconosciuto recentemente lo Stato di Palestina insieme alla Spagna per rilanciare l’applicazione della soluzione dei due Stati e fissare una posizione comune in vista della riunione dell’Assemblea generale dell’Onu.
11:36 Media, compagnie aeree cancellano voli per Beirut
Air France ha cancellato il volo da Parigi alla capitale libanese previsto per domani e potrebbe fare lo stesso per il volo di sabato, a meno che le tensione non si allentino. Lo riporta una fonte dell’aeroporto di Beirut alla testata L’Orient-Le Jour. Dal sito dell’aeroporto internazionale del Libano risulta che anche Air Algérie, Emirates e Turkish Airlines hanno cancellato i loro voli per Beirut, previsti in orari diversi della giornata rispettivamente da Algeri, Dubai e Istanbul.
10:50 Turchia: Israele intensifica attacchi contro Libano
“Vediamo che Israele sta iniziando ad intensificare passo dopo passo i suoi attacchi contro il Libano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, come riporta l’agenzia Anadolu. Fidan ha aggiunto: “Il progetto di Netanyahu di impadronirsi di tutte le terre palestinesi nella regione, con il sostegno occidentale, continua”.
10:27 Otto feriti in attacco Hezbollah in nord Israele
Almeno otto persone sono rimaste ferite in un attacco missilistico lanciato questa mattina da Hezbollah nel nord di Israele. Lo affermano fonti ospedaliere al Times of Israel. Il Rambam Hospital di Haifa e lo Ziv Hospital di Safed affermano che i centri medici hanno ricoverato otto persone, tra cui due in condizioni moderatamente gravi. Gli altri sono feriti in modo lieve. L’attacco di Hezbollah dal Libano ha colpito l’area di Ramim Ridge. Il gruppo afferma di aver preso di mira una postazione dell’esercito israeliano.
10:03 Iran: Dio punirà criminali dietro esplosioni in Libano
“Esprimiamo le nostre più profonde condoglianze e solidarietà al caro popolo libanese per il martirio e il ferimento di migliaia di cittadini libanesi a seguito dell’infido terrore di massa portato avanti dal regime terroristico facendo esplodere dispositivi di comunicazione senza distinguere tra civili e altri”. È quanto scrive in un messaggio sui social il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. “Dio è invincibile, si vendica e il criminale sarà sicuramente punito giustamente”, ha aggiunto, “la Repubblica Islamica dell’Iran condanna questo crimine atroce contro i libanesi e sottolinea il suo sostegno al governo e al popolo libanese. Chiediamo alle organizzazioni internazionali di assumersi le proprie responsabilità”.
09:59 Hezbollah conferma: in esplosioni ieri uccisi 20 nostri militanti
Hezbollah ha identificato 20 suoi militanti che sono stati uccisi ieri in tutto il Libano nelle esplosioni dei walkie talkie. Si tratta di Ali Mohammad Sleimane, classe 1994, Ahmad Ali Hassan, nato nel 1998, Salim Abbass Chehade, nato nel 1974, Hassan Adel Jaber, nato nel 1970, Abbas Hassan Seifeddine, nato nel 1987, Ali Hassan Hammoud, classe 1991, Mohammad Ali Alamé, nato nel 1983, Ali Ahmad Haïdar, nato nel 1986, Mohammad Hassan Kourani, classe 1982, Ali Fawaz Hajj Hassan, classe 1991, Jawad Yasser Abou Khalil, nato nel 2005, Ahmad Ali Lamah, classe 1982, Ali Hosni Zaatar, classe 1999, Hafez Hussein Ali Melhem, classe 1976, Mohammad Hussein el-Arab, nato nel 1979, Fadel Abbass Bazzi, classe 1991, Abdel Menhem Jamal Abdel Menhem, nato nel 2008, Ibrahim Abdel Karim Zein El Dine, Ali Mohammad Tarhini, nato nel 2001,Ali Mohammad Chalabi, nato nel 1993. Lo riporta la testata L’Orient-Le Jour.
09:14 Ditta Icom, walkie talkie esplosi fuori produzione da 10 ann
L’azienda giapponese Icom, produttrice del modello di walkie talkie esplosi ieri in Libano, ha dichiarato in una nota di aver interrotto la loro produzione circa 10 anni fa. “L’IC-V82 è una radio portatile che è stata prodotta ed esportata, anche in Medio Oriente, dal 2004 a ottobre 2014. La sua produzione è stata interrotta circa 10 anni fa e da allora non è stata più spedita dalla nostra azienda”, ha affermato la società giapponese in una nota, come riporta Al Jazeera. “Anche la produzione delle batterie necessarie al funzionamento dell’unità principale è stata interrotta e non è stato apposto alcun sigillo olografico per distinguere i prodotti contraffatti, quindi non è possibile confermare se il prodotto è stato spedito dalla nostra azienda”, ha aggiunto Icom.
08:59 Netanyahu, con stop armi da Starmer messaggio orribile a Hamas
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha criticato il suo omologo britannico Keir Starmer in un’intervista al quotidiano Daily Mail, affermando che il suo governo “fuorviante” sta “inviando un messaggio orribile” ad Hamas con la recente decisione di sospendere decine di licenze di esportazione di armi a Israele. “Dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre, il precedente governo britannico è stato chiaro nel suo sostegno”, ha detto Netanyahu, riferendosi al governo conservatore dell’allora premier Rishi Sunak, “purtroppo, l’attuale governo sta inviando messaggi contrastanti”. “Dicono che Israele ha il diritto di difendersi, ma minano la nostra capacità di esercitare tale diritto”, ha aggiunto il premier israeliano, “sia ribaltando la posizione del Regno Unito sulle assurde accuse mosse dal procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) contro Israele, sia bloccando le vendite di armi a Israele mentre combattiamo contro l’organizzazione terroristica genocida che ha compiuto il massacro del 7 ottobre”.
08:51 Nyt, Israele ha prodotto cercapersone tramite società di facciata
Secondo quanto riportato dal New York Times, la BAC Consulting, che avrebbe fornito migliaia di cercapersone esplosi martedì in Libano durante un attacco contro i membri di Hezbollah, è una società di facciata israeliana. Tre ufficiali dei servizi segreti informati sull’operazione hanno riferito alla testata statunitense che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere il fatto che i produttori dei cercapersone erano ufficiali dei servizi segreti israeliani. I dispostivi hanno iniziato a essere spediti in Libano nel 2022, ma la fornitura è aumentata quando il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha denunciato l’uso dei telefoni cellulari come pericoloso dal punto di vista operativo.
08:31 Scambio a fuoco tra Idf e Hezbollah, feriti in nord Israele
Botta e risposta di missili tra le Forze di difesa israeliane (Idf) e Hezbollah. Il portavoce dell’Idf ha informato che gli aerei da combattimento dell’aeronautica militare hanno attaccato stanotte gli edifici militari di Hezbollah nelle aree di Shekhin, A-Taiba, Balida, Mis al-Jabal, Eitaron e Kfar Kila nel sud del Libano. Inoltre, gli aerei hanno attaccato un magazzino di Amalah nell’area di Hayam e questa mattina hanno lanciato nuovi raid. Hezbollah ha attaccato nell’Alta Galilea, nel nord di Israele, provocando numerosi feriti. Lo riporta Ynet.
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