Idf: "Uccisi i militanti di Hamas coinvolti nell’attacco del 7 ottobre"

Almeno 40 persone sono state uccise e 60 ferite nell’attacco israeliano in una zona umanitaria nel sud di Gaza. Lo riporta Times Of Israel spiegando che a riferirlo è un funzionario della Striscia gestita da Hamas: “Il numero rappresenta coloro che sono stati trovati e trasferiti negli ospedali, con funzionari della protezione civile che indicano che più persone potrebbero essere disperse sotto le macerie”.

Le forze di difesa israeliane – riferisce sempre Times of Israel – affermano che aerei da combattimento hanno colpito un centro di comando e controllo di Hamas che operava clandestinamente. Secondo i militari, i terroristi, con sede nel centro di comando di Khan Younis, “hanno avanzato e dispiegato complotti terroristici contro le truppe dell’IDF e i civili israeliani”.

Altri media riportano informazioni sul raid. “I soccorritori alla ricerca di sopravvissuti ad al-Mawasi hanno scoperto che i missili israeliani hanno lasciato crateri profondi fino a nove metri nella tendopoli nel sud della Striscia di Gaza”, “l’attacco è avvenuto nei pressi di un ospedale da campo gestito”, fa sapere Al Jazeera. 

Idf: “Uccisi i militanti di Hamas coinvolti nell’attacco del 7 ottobre”

Nell’attacco alla tendopoli di al- Mawasi nella zona di Khan Younis a Gaza l’esercito israeliano (Idf) sostiene di avere ucciso militanti di Hamas direttamente coinvolti nell’attacco del 7 ottobre, nonché in attacchi recenti contro Israele e le forze israeliane. A dirlo in un post su X è il portavoce dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, che contesta anche il bilancio di 40 morti e 60 feriti diffuso dalle autorità palestinesi. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito militanti di Hamas che operavano in un centro di comando e controllo e ritiene che per evitare vittime civili siano state usate munizioni precise, sorveglianza aerea e altri mezzi. Le notizie date dalle fonti palestinesi “non sono compatibili con le informazioni disponibili all’esercito israeliano, né con le armi precise utilizzate e con la precisione dell’attacco”, ha dichiarato Hagari. Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui nega la presenza di militanti nell’area colpita.

Né lo Stato ebraico né l’organizzazione palestinese hanno fornito prove a sostegno delle loro affermazioni. Tel Aviv afferma che cerca di evitare di danneggiare i civili durante la guerra e attribuisce a Hamas la responsabilità delle vittime civili perché i militanti operano spesso in aree residenziali e sono noti per posizionare tunnel, lanciarazzi e altre infrastrutture vicino a case, scuole e moschee.

Uno dei peggiori attacchi nella Striscia

Si tratta di uno dei peggiori attacchi in termini di vittime in quest’area, lungo la costa di Gaza, che Israele ha designato come zona umanitaria per centinaia di migliaia di civili che cercano riparo dalla guerra. La Difesa Civile di Gaza ha dichiarato che i suoi primi soccorritori hanno recuperato 40 corpi e stanno ancora cercando persone. L’ospedale Nasser di Khan Younis, uno dei tre in cui sono stati portati morti e feriti, ha riferito di avere ricevuto circa due dozzine di corpi. 

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