Le forze russe hanno lanciato attacchi missilistici e droni nella notte, prendendo di mira le infrastrutture energetiche critiche in diverse regioni ucraine. Il ministero dell’Energia ucraino ha affermato che i sistemi di trasmissione dell’energia sono stati attaccati nelle regioni meridionali e occidentali dell’Ucraina, causando danni alle apparecchiature, riporta Kiev Independent.
Nella regione di Zaporizhzhia, due lavoratori del settore energetico sono rimasti feriti e sono stati trasportati in ospedale a seguito dell’attacco, ha scritto sui social media l’operatore della rete Ukrenergo. Nella regione di Leopoli, un missile russo ha colpito un impianto di infrastrutture energetiche provocando lo scoppio di un incendio, ha riferito il governatore Maksym Kozytskyi.
“Questo terrore russo con bombe guidate deve essere fermato e può essere fermato. Abbiamo bisogno di decisioni forti da parte dei nostri alleati per poter distruggere i terroristi russi e gli aerei da combattimento russi dove si trovano”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio su Telegram , commentando gli attaccchi russi che hanno colpito un edificio residenziale a Kharkiv, causando almeno tre morti e ventinove feriti. Zelensky ha postato anche un video con le immagini dell’edificio distrutto, esprimendo le condoglianze “a tutti coloro che hanno perso i propri cari”. “Abbiamo già dimostrato che è possibile proteggere persone e vite umane dal terrore missilistico, in particolare liberando le zone di confine dalle basi di lancio dei terroristi. Dobbiamo anche proteggerci dalle bombe. Abbiamo bisogno di questa determinazione. Ringrazio tutti coloro che aiutano l’Ucraina a proteggere vite umane”, ha scritto ancora Zelensky.
Funzionari ucraini hanno affermato che gli Stati Uniti hanno limitato l’Ucraina a colpire entro i 100 chilometri nel confine russo con armi americane. Lo riferisce il Washington Post, spiegando che entrambi i funzionari hanno parlato a condizione di anonimato perché non erano autorizzati a parlare pubblicamente della norma. I funzionari statunitensi hanno rifiutato di specificare la limitazione, ma hanno affermato che l’affermazione degli ucraini di meno di 100 chilometri non era corretta.
“Gli Stati Uniti hanno accettato di consentire all’Ucraina di sparare con armi fornite dagli Stati Uniti contro la Russia, dove le forze russe stanno arrivando per tentare di conquistare il territorio ucraino”, ha detto un portavoce del Pentagono, il maggiore Charlie Dietz, aggiungendo che “non si tratta di una questione geografica o di un certo raggio, ma se la Russia sta attaccando o sta per attaccare dal suo territorio all’Ucraina, l’Ucraina ha la capacità di rispondere alle forze che la stanno colpendo da oltre confine”. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha sottolineato, in un’intervista alla Pbs, che “non si tratta di geografia. Si tratta di buon senso. Se la Russia sta attaccando o sta per attaccare dal suo territorio verso l’Ucraina, ha senso consentire all’Ucraina di rispondere alle forze che la stanno colpendo da oltre confine”.
L’esercito russo ha lanciato quattro attacchi in uno dei distretti di Kharkiv, causando almeno due morti e diciotto feriti. Lo ha riferito il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov, come riporta Ukrainska Pravda. Gli attacchi hanno colpito un edificio in “un’area di una densa zona residenziale“, ha comunicato il sindaco.