Attesa per la conferenza stampa del ministro Gantz, annuncerà l'uscita dal governo

IN AGGIORNAMENTO – E’ di almeno 40 morti il bilancio del terribile attacco israeliano che giovedì ha colpito una scuola dell’Unrwa nel campo profughi di Nuseirat, a Gaza. Tra le vittime ci sarebbero 14 bambini, nove donne e il sindaco della città Iyad al-Maghari. Lo Stato ebraico si è difeso affermando che nella struttura gestita dall’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi si trovavano 20-30 miliziani di Hamas. L’Unrwa ha poi replicato facendo sapere che la “scuola ospitava 6mila sfollati quando è stata colpita”.

19:30 Idf: “Colpita scuola Unrwa a Shati, c’era postazione Hamas”

L’esercito israeliano ha riferito di aver colpito una postazione di Hamas all’interno di una scuola gestita dalle Nazioni Unite nel nord di Gaza, uccidendo una persona. La protezione civile palestinese riferisce invece di 3 persone rimaste uccise. Questo attacco di oggi è giunto all’indomani dell’attacco israeliano contro una scuola dell’Unrwa a Nuseirat, nel centro di Gaza, in cui sono rimaste uccise decine di persone. Anche in quel caso l’esercito israeliano aveva affermato che i militanti di Hamas operavano all’interno della scuola. L’attacco aereo di oggi ha preso di mira la scuola Asmaa nel campo profughi di Shati, nel nord di Gaza, struttura gestita anche questa dall’Unrwa, cioè l’agenzia Onu per i palestinesi.

18:30 Papa prega per pace con ambasciatori Israele e Palestina

Al termine della preghiera per la pace in Terra Santa, ai Giardini vaticani, Papa Francesco si è raccolto in ai piedi dell’ulivo con l’ambasciatore di Israele e quello di Palestina.

18:20 Netanyahu: “Onu in lista nera storia con Hamas”

“Oggi l’Onu si è messa sulla lista nera della storia quando si è unita ai sostenitori degli assassini di Hamas. L’Idf è l’esercito più morale del mondo e nessuna decisione delirante da parte delle Nazioni Unite potrà cambiare questa situazione”. E’ il duro commento del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla decisione di inserire Israele, insieme ad Hamas, nella cosiddetta ‘lista della vergogna’ allegata al rapporto annuale presentato dall’ufficio del Segretario generale Antonio Guterres che documenta le violazioni dei diritti dei bambini nei conflitti armati.

18:10 Papa: “Troppo sangue versato, mai più guerra”

“Signore, Dio di pace, ascolta la nostra supplica! Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: ‘mai più la guerra!’; ‘con la guerra tutto è distrutto!’. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace”. Così Papa Francesco che, questo pomeriggio, ai giardini vaticani presiede un momento di preghiera in occasione del decimo anniversario dell’invocazione della pace in Terra Santa cui presero parte Shimon Peres e Abu Mazen.

18:05 Onu: “Israele e Hamas in ‘lista nera’ violazione diritti bambini”

Israele e Hamas sono stati aggiunti alla cosiddetta ‘lista nera’ delle Nazioni Unite allegata al rapporto annuale presentato dall’ufficio del Segretario generale Antonio Guterres che documenta le violazioni dei diritti dei bambini nei conflitti armati. E’ la prima volta – spiega il Times of Israel – che Israele e Hamas vengono inclusi in questa lista, unendosi a Russia, Isis, al-Qaeda, Boko Haram, Afghanistan, Iraq, Myanmar, Somalia, Yemen e Siria. “Questa decisione immorale non farà altro che aiutare i terroristi e premiare Hamas”, ha commentato l’ambasciatore israeliano all’Onu, Gilad Erdan.

18:00 Papa: “Due Stati per Israele e Palestina”

“Tutti dobbiamo lavorare e impegnarci affinché si raggiunga una pace duratura, dove lo Stato di Palestina e lo Stato d’Israele possano vivere l’uno accanto all’altro, abbattendo i muri dell’inimicizia e dell’odio; tutti dobbiamo avere a cuore Gerusalemme, affinché diventi la città dell’incontro fraterno tra cristiani, ebrei e musulmani, tutelata da uno statuto speciale garantito a livello internazionale”. Così Papa Francesco che, questo pomeriggio, ai giardini vaticani presiede un momento di preghiera in occasione del decimo anniversario dell’invocazione della pace in Terra Santa cui presero parte Shimon Peres e Abu Mazen.

16:50 Cia, Netanyahu vuole evitare stesura piano per futuro Gaza

La Cia ritiene che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu crede di poter evitare di elaborare un chiaro piano postbellico per la Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn citando un rapporto dell’intelligence americana. Il report – datato 3 giugno – spiega che Netanyahu ritiene di poter resistere alle pressioni dell’amministrazione Biden sulla necessità di formulare e annunciare un piano per il governo di Gaza dopo la conclusione della guerra contro Hamas rimanendo “in termini vaghi”.

15:40 Molo Usa per aiuti a Gaza torna pienamente operativo

Il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha affermato di aver “ristabilito con successo” il molo temporaneo per facilitare le consegne di aiuti nella Striscia di Gaza via mare. “Il ripristino del molo consentirà la continua consegna degli aiuti umanitari tanto necessari alla popolazione di Gaza”, ha scritto in una nota. “Nei prossimi giorni, il Centcom faciliterà l’arrivo di cibo e altre forniture di emergenza, a sostegno dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale”, viene spiegato ancora. Gli Stati Uniti avevano sospeso le consegne di aiuti la settimana scorsa dopo che il molo era stato danneggiato dal maltempo.

15:15 Sabato conferenza Gantz, annuncerà uscita da governo

Benny Gantz, membro del Gabinetto di guerra israeliano, terrà una conferenza stampa sabato sera alle 20.40 (le 19.40 in Italia). Lo ha reso noto il suo ufficio. Secondo quanto riporta il Times of Israel si prevede che Gantz renderà ufficiale l’uscita del suo partito dal governo adempiendo così all’ultimatum che aveva lanciato al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu il mese scorso chiedendo un piano di uscita per il conflitto a Gaza che includa la stipulazione di chi potrebbe governare la Striscia al termine della guerra.

14:55 Idf raggiunge costa Rafah e completa controllo confine con Egitto

L’esercito israeliano ha raggiunto la costa di Rafah, nel sud di Gaza, completando il controllo sul cosiddetto ‘Corridoio di Filadelfia’. Lo riporta il quotidiano Al-Araby Al-Jadeed citato dal Times of Israel.

14:20 Ben Gvir: “No ad accordi che mettono a rischio Israele”

Il ministro israeliano della sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha chiesto di ridurre il flusso di aiuti verso la Striscia di Gaza. “Israele dovrebbe impedire l’ingresso di carburante a Gaza e ridurre gli aiuti umanitari che entrano nella Striscia”, ha scritto su X. “Israele dovrebbe dichiarare umanità solo in cambio di umanità, ma non accetteremo un accordo che metta a rischio il futuro dello Stato di Israele”, ha aggiunto.

11:19 Nove dipendenti Onu arrestati da houthi

Almeno nove dipendenti yemeniti di diverse agenzie delle Nazioni Unite sarebbero stati arrestati dagli houthi in circostanze poco chiare. Gli arresti sono stati confermati all’Associated press da funzionari regionali che hanno parlato in condizioni di anonimato. Tra le persone finite in manette ci sarebbero dipendenti dell’agenzia Onu per i diritti umani, di quella per il programma di sviluppo, del Progamma alimentare mondiale (Pam) e un dipendente dell’inviato speciale. Sarebbe finita in manette anche la moglie di uno degli arrestati. E’ possibile che la stessa misura sia stata adottata anche nei confronti di persone che lavorano per gruppi di aiuto. Le Nazioni Unite, al momento, non hanno rilasciato alcun commento sulla vicenda.

10:28 Blinken lunedì in Israele

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, dovrebbe tornare in Israele lunedì prossimo. Lo riporta il quotidiano israeliano Ynet, secondo cui la visita avverrà nel contesto delle trattative per raggiungere un accordo di tregua tra Israele e Hamas che porti al rilascio degli ostaggi ancora nelle mani dell’organizzazione palestinese. Dall’inizio della guerra Blinken ha compiuto diversi tour in Medioriente, visitando anche Israele, cercando di trovare una soluzione diplomatica della crisi.

08:24 Quattro morti in raid Israele su campo profughi Gaza

Quattro persone sarebbero morte e altre sei sarebbero rimaste ferite in un raid israeliano che avrebbe colpito una casa del campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Cinque persone sarebbero rimaste, invece, uccise in un precedente attacco che ha preso di mira un ufficio municipale, sempre nella regione centrale dell’enclave. Tra le vittime di quest’ultimo raid ci sarebbe anche il sindaco di Nuseirat, Iyad al-Maghari.

08:18 Biden: “Netanyahu mi ha dato ascolto su Rafah”

Parlando con Abc News il presidente americano, Joe Biden, ha affermato che il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ascoltato i suoi avvertimenti riguardo l’offensiva di terra su Rafah, adattando i piani delle forze israeliane di difesa (Idf) nella direzione di un’azione più limitata e mirata. “Penso mi stia ascoltando”, ha detto Biden, “stavano per entrare a Rafah a tutta forza, stavano per entrare in città, conquistarla, muoversi con tutte le forze. Non l’hanno fatto”. Rispondendo a una domanda sulla possibilità che Netanyahu si attenga all’ultima proposta di tregua, Biden ha spiegato: “Ha detto pubblicamente che lo farà. I nostri amici europei sono d’accordo. Dobbiamo ottenere un cessate il fuoco”. 

00:52 Sindaco Nuseirat fra vittime raid israeliano su Gaza

Il sindaco di Nuseirat, Iyad al-Maghari, è tra le cinque persone rimaste uccise in un raid israeliano nel centro di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera citando un suo corrispondente. In un post su X, Ramy Abdul, presidente dell’Euro-Med Human Rights Monitor, ha definito al-Maghari “uno dei sindaci più attivi della Striscia di Gaza”.

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