Il ministro della Difesa dello Stato ebraico Gallant: "E' una guerra senza scelta"

IN AGGIORNAMENTO – Israele continua ad attaccare Rafah, città della Striscia al confine con l’Egitto. L’ultimo bombardamento, avvenuto nella notte, ha causato un morto e tre feriti. Dall’inizio del conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas sono oltre 35mila i palestinesi uccisi. Il segretario di Stato americano Antony Blinken, intanto, ha sentito al telefono il ministro della Difesa di Tel Aviv Yoav Gallant per parlare della situazione a Gaza. Gli Usa, inoltre, hanno ribadito la loro contrarietà a un’eventuale operazione di terra israeliana a Rafah. Intanto un veicolo delle Nazioni Unite sarebbe stato raggiunto da colpi di arma da fuoco vicino al valico di Rafah, ci sarebbe un morto e un ferito. 

20:51 Casa Bianca: “Invasione di Rafah sarebbe un errore”

Gli Stati Uniti “continuano a ritenere che sarebbe un errore lanciare un’operazione militare su larga scala a Rafah“. Lo ha ribadito il consigliere per la Sicurezza nazionale americano, Jake Sullivan, riassumendo le posizioni dell’Amministrazione Biden sulla guerra a Gaza. 

20:47 Casa Bianca: “A Gaza non è in corso un genocidio”

Non crediamo che quanto stia accadendo a Gaza sia un genocidio“. Lo ha ribadito il consigliere per la Sicurezza nazionale americano, Jake Sullivan, sottolineando che è tuttavia “responsabilità di Israele” fare tutto il possibile per proteggere i civili innocenti. 

18:37 Hamas accusa Israele per spari a veicolo Onu, bilancio sale a 2 morti

Hamas ha accusato Israele per gli spari che hanno colpito un veicolo dell’Onu oggi a Rafah. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz, che riferisce della seguente dichiarazione del gruppo palestinese: “Israele ha ucciso 2 cittadini stranieri (un uomo e una donna) che viaggiavano su un veicolo delle Nazioni Unite con bandiera e segni di identificazione dell’Onu. Israele e gli Stati Uniti hanno la piena responsabilità di danni arrecati alle delegazioni straniere a Gaza e di aver commesso crimini di guerra e danni intenzionali alle delegazioni straniere”. 

18:33 Guterres chiede indagine su spari a veicolo Onu a Rafah

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, “ha appreso con profondo rammarico la notizia della morte di un membro del personale del Dipartimento di sicurezza delle Nazioni Unite (Dss) e del ferimento di un altro membro del Dss quando il loro veicolo delle Nazioni Unite è stato colpito mentre si recavano all’Ospedale europeo di Rafah questa mattina”. Lo riferisce il suo portavoce, Farhan Haq, aggiungendo che Guterres “condanna tutti gli attacchi al personale delle Nazioni Unite e chiede un’indagine completa“. Il portavoce aggiunge: “Poiché il conflitto a Gaza continua a mietere vittime, non solo tra i civili, ma anche tra gli operatori umanitari, il segretario generale rinnova il suo appello urgente per un immediato cessate il fuoco umanitario e per il rilascio di tutti gli ostaggi”.

18:03 Hamas: persi contatti con 4 ostaggi tra cui un israelo-americano

Le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno annunciato di avere perso i contatti con i loro membri che sorvegliavano 4 prigionieri israeliani nella Striscia di Gaza, precisando che fra i prigionieri c’è l’israelo-americano Hersh Golberg-Polin. Secondo quanto riferito in un comunicato dal portavoce delle Brigate Qassam, Abu Obeida, i contatti sono stati persi in conseguenza di un bombardamento israeliano avvenuto “negli ultimi 10 giorni”.

17:42 Erdogan: “Oltre mille membri di Hamas in ospedali Turchia”

Oltre 1.000 membri di Hamas sono attualmente in cura in ospedali in Turchia. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando nel corso di una conferenza stampa congiunta con il premier greco Kyriakos Mitsotakis ad Ankara. “Hamas è un’organizzazione di resistenza le cui terre sono state occupate dal 1947 e che ha protetto le proprie terre dopo l’occupazione. Non vedo Hamas come un’organizzazione terroristica, al contrario, vedo Hamas come un popolo che lotta per proteggere le proprie terre e il proprio popolo”, ha dichiarato Erdogan secondo quanto riportano i media locali.

17:27 Un morto e un ferito in spari su veicolo Onu

È di un morto e un ferito grave il bilancio della sparatoria su un veicolo Onu che è avvenuta vicino al valico di Rafah. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui questo emerge da un’indagine preliminare dell’Idf e l’esercito sta ancora indagando sulle circostanze dell’incidente. Non è chiaro se a sparare siano stati dei soldati, aggiunge Haaretz.

15:29 Veicolo Onu colpito vicino valico Rafah, un ferito

Un veicolo delle Nazioni Unite sarebbe stato raggiunto da colpi di arma da fuoco vicino al valico di Rafah e ci sarebbe almeno un ferito. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz, citando fonti palestinesi. 

12:39 Sirene anti-missile in nord Israele vicino confine Libano

Sirene di allarme nel nord di Israele. Lo scrive il Times of Israel specificando che le sirene anti-missile hanno suonato nelle città settentrionali di Fassuta, Netua, Matat ed Elkosh nell’Alta Galilea, vicino al confine con il Libano.

11:51 Media, quattro soldati feriti in attacco missilistico Hezbollah

Quattro soldati israeliani sono rimasti feriti nel nord dello Stato ebraico a seguito del lancio di razzi anticarro dal Libano. Lo riferiscono funzionari militari e medici, citati da The Times of Israel. I quattro militari sono stati trasportati all’ospedale Ziv di Safed dopo l’attacco, avvenuto vicino al kibbutz Yiftah. Secondo le forze israeliane di difesa (Idf) due missili anticarro sono stati lanciati nella zona. Tre soldati hanno riportato ferite non gravi mentre il quarto è in condizioni moderate.

11:00 Netanyahu: “O noi o i mostri di Hamas”

“Siamo noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas”. Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, partecipando alle celebrazione del Giorno della memoria per i caduti al cimitero militare di Mount Herzl a Gerusalemme. Lo riporta The Times of Israel. La guerra a Gaza, ha spiegato Netanyahu, rappresenta una scelta nella quale libertà sono alternative a disperazione, omicidio e violenza. “Siamo determinati a vincere questa lotta”, ha aggiunto “aggiungeremo l’obiettivo della vittoria, innanzitutto, riportando a casa tutti i nostri ostaggi”. Solo insieme, ha concluso, “vinceremo”.

10:30 Media: tank israeliani si spingono in profondità a Jabaliya

Carri armati israeliani si stanno spingendo ancora più in profondità a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel, citando i residenti e i media vicini ad Hamas. I tank, in particolare, starebbero avanzando verso il cuore del campo profughi della città, il più grande degli otto che si trovano nella Striscia di Gaza. I residenti riferiscono che i proiettili esplosi dai carri armati sono caduti al centro del campo, mentre nei raid aerei sarebbero state distrutte alcune case. 

10:20 Israele celebra il Giorno della memoria per i caduti

Israele si ferma per due minuti, durante il suono di una sirena, per celebrare il Giorno della memoria che ricorda i militari e i membri dei servizi di sicurezza caduti nello svolgimento del proprio dovere, compresi quelli rimasti uccisi negli attacchi terroristici. Lo riporta The Times of Israel. La sirena avvia ufficialmente le commemorazioni in diversi luoghi, dai cimiteri al monte Herzl, che verrà sorvolato dai caccia israeliani durante la cerimonia cui partecipano anche il presidente Isaac Herzog e il premier Benjamin Netanyahu.

08:56 Idf: due razzi lanciati contro il sud di Israele

Due razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Lo hanno confermato le forze israeliane di difesa (Idf), dopo che le sirene d’allarme avevano suonato nelle comunità di Mefalsim e Netiv Ha’asara. Entrambi i missili, aggiunge l’Idf, sono caduti in aree aperte e non si hanno notizie di feriti o di danni. Lo riporta The Times of Israel.

08:36 Gallant: “E’ una guerra senza scelta”

“Questa è una guerra che non ha scelta, una guerra che plasmerà le nostre vite per decenni”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, citato da Canale 12. “Questa – ha proseguito Gallant – è una guerra che continuerà finché non restituiremo i nostri ostaggi, smantelleremo il governo di Hamas e le sue capacità militari e restituiremo prosperità allo Stato di Israele e il sorriso ai suoi cittadini”.

06:37 Blinken sente ministro della Difesa di Israele Gallant su Gaza

Il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken ha sentito al telefono il ministro della Difesa di Israele, Yoav Gallant, per parlare della situazione nella Striscia di Gaza e sul rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo rende noto il Dipartimento di Stato americano, sottolineando che Blinken ha ribadito la posizione americana su un’eventuale operazione di terra israeliana a Rafah e messo in evidenza la necessità di proteggere i civili ancora presenti nella Striscia di Gaza. L’alto rappresentante americano ha sottolineato l’opposizione a un attacco militare a Rafah e ha detto alla CBS che Israele “rimarrebbe con in mano la situazione di un’insurrezione duratura” senza un’uscita da Gaza e un piano di governance del dopoguerra.

06:11 Media locali, un morto tre feriti in raid Israele su Rafah

E’ di un morto e tre persone ferite il bilancio dell’ultimo bombardamento della notte delle forze armate israeliane sulla città di Rafah. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui altri feriti sono stati segnalati anche nel campo profughi di Bureij. In totale l’offensiva israeliana ha ucciso più di 35.000 palestinesi, soprattutto donne e bambini, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, che nelle sue cifre non fa distinzione tra civili e combattenti. Israele afferma invece di aver ucciso oltre 13.000 militanti, senza fornire prove.

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