Stoltenberg: “Impegno Nato per aiuti a lungo termine”. Esercito Kiev: "Grande rischio che le linee del fronte crollino"

Si continua a combattere in Ucraina, dove sono trascorsi 770 giorni dall’inizio del conflitto con la Russia. Volodymyr Zelensky è alla ricerca di nuovi soldati e ha così deciso di abbassare l’età di reclutamento da 27 a 25 anni. Intanto cresce la preoccupazione al fronte dove, secondo degli ufficiali ucraini, c’à il rischio che crollino le linee di difesa.

Zelensky: “Russia si prepara a moblitare 300mila soldati”

Entro giugno la Russia è pronta a mobilitare 300mila militari aggiuntivi“. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di una conferenza stampa a Kiev con l’omologo finlandese Alexander Stubb. Lo riporta Ukrainska Pravda. Ucraina e Finlandia hanno firmato oggi un accordo sulla cooperazione in materia di sicurezza e sul mutuo sostegno a lungo termine.

Kuleba: “Dateci tutti i Patriot disponibili” 

“L’Ucraina è attualmente l’unico Paese al mondo che si difende quasi ogni giorno dagli attacchi dei missili balistici. Ciò significa che tutte le batterie di ‘Patriot‘ disponibili in tutto il mondo e che possono essere fornite all’Ucraina devono esserci consegnate il prima possibile“. Lo ha scritto su ‘X’ il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Non c’è posto più importante per loro”, ha aggiunto. 

Mosca: “Conquistate posizione più vantaggiose nel Donetsk” 

Le truppe russe in direzione di Donetsk hanno occupato “posizioni più vantaggiose“, e respinto 10 attacchi delle forze armate ucraine, le perdite di Kiev “ammontano a 390 militari e due veicoli blindati”. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. Lo riporta Ria Novosti.

Ungheria: “Non sosterremo alcuna proposta che avvicini alla guerra”

“Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjartó ha affermato con fermezza che l’Ungheria non sosterrà alcuna proposta della Nato che possa avvicinare l’alleanza alla guerra o trasformarla da coalizione difensiva a coalizione offensiva. Sottolineando il predominio della guerra in Ucraina nell’agenda della riunione della Nato, ha dichiarato che la Nato è un’alleanza di difesa, mettendo in guardia contro la minaccia di un’ulteriore escalation”. Lo riferisce il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovaks, in riferimento alla proposta di un fondo a lungo termine da 100 miliardi per sostenere Kiev.Il ministro – aggiunge il portavoce – ha anche criticato le intenzioni contrarie e le proposte che oltrepassano “linee precedentemente rosse”, compreso il potenziale dispiegamento di truppe in Ucraina da parte di politici dell’Europa occidentale, con l’obiettivo di prevenire qualsiasi escalation o conflitto diretto Nato-Russia. Concludendo, il ministro ha espresso la speranza che la razionalità e la pace guidino il prossimo incontro dei ministri degli Esteri della Nato, rifiutando qualsiasi iniziativa che spinga la Nato verso la guerra o cambi la sua essenza difensiva. 

Stoltenberg: “Impegno Nato per aiuti a lungo termine”

“L’Ucraina ha urgente bisogno di aiuti milutari. Qualsiasi ritardo nel fornire sostegno ha conseguenze sul campo di battaglia mentre parliamo, quindi è necessario spostare le dinamiche di sostegno a un’assistenza di sicurezza affidabile e prevedibile della Nato all’Ucraina, in modo da fare meno affidamento sui contributi volontari e più sugli impegni della Nato, meno sulle offerte a breve termine e più sugli impegni a lungo termine“. Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla ministeriale Esteri dell’Alleanza atlantica. “Pertanto, i ministri discuteranno di come la Nato possa assumersi maggiori responsabilità nel coordinamento dell’equipaggiamento militare e dell’addestramento per l’Ucraina, ancorando tutto ciò all’interno del solido quadro della Nato”, ha aggiunto.

Azienda elettrica: “Perso l’80% della produzione”

Con un post su Telegram l’azienda elettrica ucraina Dtek afferma di aver perso l’80% della sua capacità di produzione come conseguenza degli attacchi russi. “Ecco come appare dall’interno una delle centrali termoelettriche della Dtek dopo gli attacchi nemici su larga scala del 22 e 29 marzo”, scrive la società postando un video con i danni riportati dalla centrale. “L’80% della capacità produttiva dell’azienda è andata perduta – spiega – cinque su sei dei nostri Tpp sono gravemente danneggiati.La situazione è estremamente difficile”.

Kiev: “Distrutti quattro droni lanciati dai russi”

Le forze ucraine hanno distrutto tutti e quattro i droni lanciati dai russi la scorsa notte. Lo riferisce l’aeronautica di Kiev citata da Ukrainska Pravda. “Gli Shahed sono stati distrutti da unità di gruppi di fuoco mobili delle forze di difesa ucraine nelle regioni di Khmelnitsky, Zhytomyr, Kirovograd e Cherkasy”. I russi hanno anche colpito nella regione di Donetsk con tre missili guidati antiaerei S-300.

Esercito Kiev: “Grande rischio che le linee del fronte crollino”

C’è una grande rischio che le linee del fronte ucraino crollino ovunque i generali russi decidano di concentrare la loro offensiva. Lo riporta Politico, citando alcuni ufficiali di Kiev che hanno prestato servizio sotto il generale Valery Zaluzhny.

Inoltre, hanno aggiunto, in virtù del maggior numero di forze e truppe russe e dei continui raid con bombe guidate che da settimane distruggono le posizioni ucraine, la Russia sarà probabilmente in grado di “penetrare la linea del fronte e di distruggerla in alcune parti”. Secondo gli ufficiali sentiti da Politico “non c’è nulla che possa aiutare l’Ucraina adesso perché non esistono tecnologie serie in grado di compensare Kiev per la grande massa di truppe che Mosca probabilmente scaglierà contro di noi. Non disponiamo di queste tecnologie e anche l’Occidente non le possiede in numero sufficiente”. Secondo uno degli ufficiali sono la grinta e la resilienza degli ucraini, insieme agli errori dei comandanti russi, potrebbero alterare questa dinamica.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata