Il Comitato investigativo russo ha annunciato che prenderà in considerazione una richiesta avanzata da diversi deputati della Duma di indagare sull’organizzazione, il finanziamento e la conduzione di attacchi terroristici da parte dell’Occidente contro la Russia. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Secondo quanto riferito dalla stessa agenzia, la richiesta di indagare è stata avanzata sia da deputati che da alcune personalità note ed è stata girata, oltre che alla procura generale e al comitato investigativo russi, ai ministri della Giustizia di Germania, Usa, Cipro e Francia, chiedendo di “indagare sugli atti di terrorismo che gli Stati Uniti, insieme ai Paesi della Nato e ai servizi segreti dell’Ucraina, stanno compiendo sul territorio della Russia o contro i suoi interessi”. Fra gli attacchi degli ultimi anni che vengono citati nell’appello ci sono quelli a Nord Stream 1 e Nord Stream 2, l’omicidio di Daria Dugina e dei blogger Vladlen Tatarsky e Gonzalo Lira, nonché l’attentato allo scrittore Zakhar Prilepin. Tra i firmatari dell’appello figura, sempre secondo Ria Novosti, anche il filosofo Aleksandr Dugin, padre di Darya Dugina, uccisa da un’autobomba nell’agosto 2022.
È salito a 140 il numero di morti nell’attentato terroristico di venerdì sera, 22 marzo, alla sala concerti Crocus City Hall di Mosca. La 140esima vittima è morta in ospedale dove era ancora ricoverata in “condizioni estremamente gravi”, ha detto il ministro della Salute russo Mikhail Murashko, aggiungendo che i medici “hanno fatto tutto il possibile”. Un totale di 80 persone ferite nell’attacco rimangono ricoverate, mentre altre 205 hanno richiesto assistenza medica ambulatoriale.
Sono 84 dei 140 i morti finora identificati dell’attacco terroristico avvenuto venerdì nella sala concerti Crocus City Hall di Krasnogorsk, cittadina a nordovest di Mosca. Lo comunica su Telegram il comitato investigativo spiegando che tra le vittime ci sono cinque bambini di età compresa tra i nove e i 16 anni. Lo scrive Ria Novosti. “Per stabilire l’identità delle altre vittime, si stanno effettuando esami genetici molecolari”, ha aggiunto il dipartimento a cui mancano da identificare 56 corpi. Lo stesso comitato spiega di aver ricevuto 143 denunce di scomparsa senza spiegare se le tre persone mancanti all’appello siano ancora disperse o siano state invece identificate tra i feriti o tra i superstiti.