Migliaia di persone sono scese in strada per protestare dopo le dichiarazioni del presidente

Il neo presidente argentino, Javier Milei, ha annunciato in Tv un decreto per la deregolamentazione dell’economia. Il megadecreto prevede l’abrogazione di almeno 30 leggi fra cui quella che vieta la privatizzazione delle aziende pubbliche e la possibilità di convertire le società calcistiche in Società per azioni. “Argentini, oggi è un giorno storico per il nostro Paese – le sue parole – dopo decenni di fallimenti e impoverimento è necessario un cambio di rotta che inizia oggi”.

Migliaia le persone che si sono riversate nelle strade delle principali città dell’Argentina per protestare contro il mega-decreto per la deregulation dell’economia e la privatizzazione di tutte le aziende statali annunciato dal presidente, Javier Milei.  Nella capitale Buenos Aires la protesta, iniziata timidamente già pochi minuti dopo l’annuncio, è sfociata con il passare dei minuti in una grande manifestazione spontanea che si è diretta da diversi quartieri verso la piazza del Congresso, nel centro della città, dove verso la mezzanotte erano già radunate diverse migliaia di argentini: “La patria non si vende” e “Milei spazzatura, sei la dittatura“, sono stati gli slogan più ascoltati tra i manifestanti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata