“Israele non è uno Stato come l’Italia o la Francia, ma è circondato da nemici e la sua possibilità di sopravviverere dipende dalla deterrenza che mette in atto: se fa paura sopravvive, diversamente muore”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai microfoni di Radio 24, rispondendo alla domanda se Israele abbia esagerato nella reazione all’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. “Se non sapesse difendersi, ora non esisterebbe più – ha affermato il titolare della Difesa -. Se Hamas avesse avuto le stesse armi di Israele, ora non ci sarebbe più nessun ebreo, Israele non esisterebbe più”.
Le 4 ore di “tregua umanitaria sono un primo picchetto importante nella parete rocciosa e difficile che dobbiamo affrontare e cioè coniugare l’intervento di Israele dopo l’attacco di Hamas con il diritto umanitario”, ha poi aggiunto Crosetto. “Il diritto internazionale umanitario pone delle regole – ha affermato – affinché non ci siano vittime civili e che si rispettino le regole di ‘umanità’. per soccorrere i feriti e lasciare la possibilità a chi vuole scappare di fuggire dalla guerra. Anche la guerra ha delle regole”.
In Italia la “matrice antisemita esiste, anche se in maniera minoritaria rispetto ad altri Paesi europei. Rispetto ad alcune manifestazioni, l’idea è che non siano del tutto spontanee, ma che vi sia una regia“, ha poi affermato Crosetto. “In questi anni – ha aggiunto- parliamo spesso di ‘guerra ibrida’ che si combatte, per esempio, con la disinformazione e le fake news. Sembra che in Francia, per esempio, alcuni episodi non siano spinti da razzismo, ma che la regia provenga da altri”.