Il presidente Alon Meyer a LaPresse: "Fallimento" dell'integrazione

L’allarme di Makkabi Deutschland, associazione sportiva ebraica in Germania, per l’aumento degli episodi di antisemitismo nel paese in seguito allo scoppio del conflitto a Gaza. “In questo momento in Germania siamo alle prese con continui episodi di antisemitismo. La guerra è stata importata nelle nostre strade. Questo è inaccettabile”, ha detto a LaPresse il presidente dell’associazione, Alon Meyer. Ha inoltre spiegato che “molte persone” che partecipano alle proteste pro-Palestina nelle città tedesche “hanno un background arabo-musulmano. Non voglio naturalmente riferirmi a tutti gli arabo-musulmani che vivono in Germania, ma le persone che partecipano a queste proteste hanno questo background e stanno importando il conflitto nelle nostre strade. Se non fosse abbastanza, gridano frasi antisemite e incitano all’odio. Questa è una situazione molto difficile per gli ebrei in Germania, perché abbiamo paura”. Meyer ha poi evidenziato che “molti centri sportivi del Makkabi Deutschland sono stati chiusi e delle partite sono state annullate perché non c’era la certezza di poter garantire le giuste misure di sicurezza” e che “ci sono state minacce dirette verso i club appartenenti a Makkabi Deutschland e ai suoi membri”, ha detto ancora Meyer. 

“Fallimento dell’integrazione in Germania”

L’attuale situazione in Germania per gli ebrei è “inaccettabile”, c’è stato un “fallimento” del sistema di integrazione in Germania e un “crollo della società tedesca e dei dipartimenti di sicurezza”, ha poi detto Meyer a LaPresse. “Dobbiamo tutti riconoscerlo: abbiamo fatto qualcosa di fondamentalmente sbagliato. Questa è una situazione inaccettabile per gli ebrei in Germania. Non abbiamo nulla a che fare con la situazione politica in Israele, ma siamo comunque ritenuti responsabili in quanto considerati rappresentanti di Israele“, ha aggiunto, “dobbiamo fare qualcosa ora per un futuro migliore nella nostra società. Non possiamo pensare che le cose si risolvano da sole. Se continuiamo ad accettare questa situazione, le cose sono destinate solo a peggiorare. Non è il momento delle parole, ma di intervenire per trovare il prima possibile una soluzione. Non posso dire quale possa essere, ma dobbiamo confrontarci per trovarne una”. Domani ci saranno le commemorazioni per l’anniversario della ‘Notte dei cristalli’, “ci saranno discorsi nei quali sarà ripetuta la frase ‘mai più’. Ma dire che non c’è spazio per l’antisemitismo in Germania non corrisponde alla realtà, perché l’antisemitismo è molto presente nella nostra società”. Infine, ha concluso, “chiunque neghi il diritto all’esistenza di Israele dovrebbe pagarne le conseguenze“, perché “non possiamo avere qualcuno in questo Paese che neghi l’esistenza di Israele o che metta in discussione la sua sicurezza, che è ‘ragion di Stato’ per la Germania”.

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