Fonti Usa: "Miliziani Hamas nascosti tra feriti per uscire da Gaza su ambulanze". No di Netanyahu alle pause umanitarie. Colpiti ospedale pediatrico e scuola cattolica

Prosegue la guerra in Medioriente. Hamas denuncia bombe israeliane nei pressi dell’ospedale Al-Shifa: “Colpito un convoglio di ambulanze, quindici le vittime”. Per l’esercito di Israele, “era una cellula di Hamas con a bordo armi”. Guterres: “Inorridito da attacco ad ambulanze”. Il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, parla in diretta tv al popolo libanese e musulmano, affermando che le vittime di Gaza sono “tutti martiri”. Secondo fonti Usa, alcuni miliziani di Hamas avrebbero tentato di passare il valico di Rafah nascosti tra i feriti. Nyt: “Israele ha lanciato 2 bombe di una tonnellata su Jabaliya”. Il portavoce militare di Tel Aviv ha fatto sapere che l’operazione di terra nella Striscia continua.

Gallant: “Troveremo capo Hamas e lo uccideremo”

“La leadership di Hamas è responsabile. Raggiungeremo quella leadership. Raggiungeremo” il capo di Hamas, “Yahya Sinwar e lo elimineremo. Se gli abitanti di Gaza arriveranno prima di noi, ciò accorcerà la guerra”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, dopo aver visitato il confine settentrionale e meridionale dello Stato ebraico. Lo riporta The Times of Israel. “I combattimenti stanno procedendo bene, passo dopo passo – ha spiegato Gallant – Molti terroristi vengono uccisi. Stiamo smontando un battaglione di Hamas dopo l’altro. Dodici comandanti di battaglione di Hamas sono stati uccisi e noi li raggiungeremo tutti, insieme a tutti i terroristi sul campo”.

Capo esercito Israele partecipa a riunione in Striscia Gaza

Il capo di stato maggiore delle forze israeliane di difesa (Idf), il tenente generale Herzi Halevi, ha partecipato oggi a una riunione militare all’interno della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato l’esercito. Lo riporta The Times of Israel Un video diffuso dall’Idf mostra l’incontro di Halevi con il comandante della 162esima divisione, il generale Itzik Cohen e altri ufficiali.

Israele: con richiamo ambasciatore Erdogan si schiera con Hamas

La decisione da parte della Turchia di richiamare per consultazioni il proprio ambasciatore in Israele rappresenta “un altro passo del presidente turco” Recep Tayyip Erdogan “nel suo schierarsi con l’organizzazione terroristica Hamas“. Lo afferma il ministero degli Esteri israeliano, commentando la decisione di Ankara. Lo riporta Haaretz. “I terroristi di Hamas hanno ucciso, massacrato e giustiziato oltre 1.400 persone e ne hanno rapite 240 a Gaza, tra cui neonati, bambini, donne e anziani”, ha scritto su X il portavoce del ministero israeliano Lior Hayit, “inoltre, i terroristi di Hamas usano la popolazione di Gaza come scudi umani, impedendo loro di entrare in aree sicure e rubando loro carburante, cibo e acqua potabile. Hamas è il vero nemico del popolo palestinese, commettendo crimini di guerra e contro l’umanità”.

Erdogan: “Porteremo crimini guerra Israele davanti a Cpi”

La Turchia è pronta a portare “le violazioni dei diritti umani” e “i crimini di guerra commessi da Israele” davanti alla Corte penale internazionale. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Lo riporta il Daily Sabah. “Ho detto qualcosa nel mio discorso durante la manifestazione per la Palestina – ha affermato Erdogan – Ho annunciato che avremmo sostenuto iniziative che portassero davanti alla Corte penale internazionale le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra commessi da Israele. Le nostre autorità competenti, in particolare il nostro ministero degli Esteri, si occuperanno di questo lavoro”.

Cnn: “Hamas ferma uscita stranieri da Gaza dopo raid ambulanza”

Hamas sta impedendo ai cittadini stranieri di lasciare Gaza attraverso il valico di Rafah dopo l’attacco israeliano contro un’ambulanza fuori dall’ospedale Al-Shifa di Gaza. Lo riporta la cnn citando un funzionario americano informato sui fatti. In particolare Hamas pone come condizione per un’apertura del valico agli stranieri che alle ambulanze con feriti a bordo venga consentito di raggiungere il confine con l’Egitto. Israele sostiene che l’ambulanza attaccata trasportasse miliziani di Hamas.

Oxfam: “Nel nord della Striscia assedio dentro all’assedio”

“La situazione si è ulteriormente complicata perchè da quando è partito l’attacco da terra c’è chi si trova assediato dentro l’assedio, la Striscia è tagliata a metà nella zona centrale, chi non ha potuto o voluto spostarsi verso sud si trova isolato, con la conseguenza che non accederà agli aiuti che stanno entrando e si troverà al centro degli attacchi senza sosta”. Così a LaPresse Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. “Già i beni entrano a rallentatore nella Striscia, chi non si è spostato a sud non potrà accedere ai pochi beni, nell’area nord le operazioni umanitarie sono pressochè sospese, continuano delle micro azioni portate avanti da organizzazioni locali. Noi abbiamo un paio di partner locali che stanno continuando a lavorare distribuendo kit igienici, piccole quantità di denaro e acqua, ma questa attività dipende dalla possibilità di uscire in modo più o meno sicuro”, aggiunge Pezzati. 

Oxfam: “Molte azioni sia di Hamas che Israele possibili crimini di guerra” 

“Posto che solo la Corte penale internazionale ha la possibilità di riconoscere un determinato atto come crimine di guerra, noi come osservatori sul campo rileviamo che ci sono molte azioni che si possono profilare come possibili crimini di guerra sia da parte di Hamas che di Israele, che entrambe sono tenute a rispettare le Convenzioni di Ginevra. Colpire i civili è senz’altro un crimine di guerra, così come affamare una popolazione: una popolazione civile non può essere tenuta sotto assedio. Anche l’ordine di evacuazione si potrebbe configurare come una violazione del diritto umanitario internazionale e quindi come un crimine di guerra, perchè per non figurarsi come uno sfollamento forzato deve garantire una via sicura per potersi spostare, il soddisfacimento di tutti i bisogni della popolazione civile e deve essere data garanzia di poter ritornare verso le proprie abitazioni”. Così a LaPresse Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. “Fermo restando che la popolazione civile va protetta a prescindere, anche se non ubbidisce all’ordine di evacuazione, perchè la popolazione civile di Gaza si trova sotto l’occupazione di Israele, che come forza occupante deve comunque garantire la sua salvaguardia”, rimarca Pezzati. 

Gallant: “Se Nasrallah commette errori segnerà destino Libano”

Se il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, commetterà “un errore segnerà il destino del Libano”. Questo il monito del ministero della Difesa israeliano, Yoav Gallant, durante una visita nel nord di Israele, spesso bersagliato dagli attacchi di Hezbollah. Lo riporta The Times of Israel. “Siamo sulla difensiva nel nord e attacchiamo con tutta la forza nella Striscia di Gaza, questa è la nostra priorità”, ha affermato Gallant, “bon siamo interessati a entrare in una guerra nel nord, ma siamo pronti per qualsiasi compito”. Gallant ha però avvertito che come il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha “commesso un errore” segnando “il destino di Hamas e quello di Gaza”, allo stesso modo se “Nasrallah commette un errore segnerà il destino del Libano”.

Sventati attacchi all’estero contro ebrei

Israele ha sventato una serie di attacchi contro israeliani ed ebrei in paesi di tutto il mondo in quasi un mese di guerra contro Hamas. Lo riporta la tv pubblica israeliana Kan citando una fonte di sicurezza, secondo cui crescono le minacce, a livello globale, contro obiettivi israeliani ed ebraici, tanto da raggiungere una portata “eccezionale e straordinaria”. La fonte aggiunge che alcuni attacchi sono spontanei, mentre altri sono pianificati da gruppi jihadisti.

Bbc: “Oggi nessuno straniero o ferito è uscito da Gaza”

Nessun cittadino straniero, con doppia cittadinanza o paziente ferito è entrato oggi in Egitto da Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo riporta un corrispondente della Bbc citando fonti dell’autorità di frontiera palestinese. Il passaggio di persone con passaporto straniero, spiegano le fonti, non sarà consentito sino a quando non sarà raggiunto un accordo per il trasferimento in sicurezza dei pazienti feriti.

Zelensky: “Guerra distoglie attenzione da Ucraina” 

 “La guerra in Medioriente, questo conflitto distoglie l’attenzione” dall’Ucraina, “credo che questo fosse uno degli obiettivi della Federazione Russa”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante una conferenza stampa congiunta a Kiev con la presidente della Commissione europea, Ursula von der leyen. Lo riporta Ukrainska Pravda. “L’attenzione sull’Ucraina si ridurrà e questo è un dato di fatto. Ma ci siamo già trovati in situazioni difficili. Ci trovavamo già in situazioni molto difficili quando non vi era quasi alcuna attenzione sull’Ucraina”, ha affermato Zelensky.

Turchia richiama ambasciatore da Israele per consultazioni 

Il ministero degli Esteri turco ha richiamato “per consultazioni” il proprio ambasciatore a Tel Aviv, Sakir Ozkan Torunlar. “Alla luce della tragedia umanitaria in corso a Gaza causata dai continui attacchi di Israele contro i civili, e del rifiuto da parte di Israele di cessate il fuoco e sul flusso continuo e senza ostacoli di aiuti umanitari, si è deciso di richiamare il nostro ambasciatore a Tel Aviv, Sakir Ozkan Torunlar, ad Ankara per consultazioni”, scrive il ministero turco in una nota.

Fonti Egitto: “Oggi 730 stranieri fuori da Gaza” 

Circa 730 cittadini stranieri dovrebbero lasciare nella giornata di oggi la Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo riporta la Cnn citando fonti egiziane. Nello specifico, secondo le fonti, dovrebbero uscire 55 egiziani, 386 americani, 112 britannici, 77 francesi e 151 tedeschi. Il valico di Rafah, oltre che per l’uscita delle persone dalla Striscia, è fondamentale anche per l’arrivo di aiuti umanitari nell’enclave palestinese. 

Ministero Salute Gaza: “Sale a 9.488 bilancio morti, 3.900 bimbi”

Sale a 9.488 morti, tra cui 3.900 bambini, il bilancio delle vittime palestinesi dal 7 ottobre, giorno dell’attacco su larga scala di Hamas in Israele. Lo riferisce il portavoce del ministero della Salute, Ashraf al-Qudra, citato da Al Jazeera. Almeno 231 persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore. Secondo quanto riferito da al-Qudra, sale a 15 morti il bilancio delle vittime nel bombardamento della scuola al-Fakhoora, nella Striscia di Gaza, e altre 54 persone sono rimaste ferite.  

Bombardata scuola cattolica a Gaza

“Questa mattina raid israeliani hanno colpito la nostra scuola delle Suore del rosario di Gerusalemme nella zona di Tel al-Hawa danneggiando il grande cortile esterno e arrecando danni alle strutture circostanti”. Lo ha detto a Sir suor Nabila Saleh, preside della scuola, la più grande della Striscia con 1250 alunni, in larghissima maggioranza musulmani. “I tre giovani che erano nella scuola a guardia per evitare saccheggi mi hanno avvisata del bombardamento – spiega la religiosa, attualmente sfollata nella parrocchia della sacra Famiglia -, purtroppo le comunicazioni sono interrotte in quella zona perché sono ancora in corso i bombardamenti ed è impossibile andare per vedere i danni subiti”.

Suor Nabila parla anche di bombe su scuole dell’Unrwa e “ieri sera sulla università Al-Azhar, dell’Autorità palestinese”. Suor Nabila ricorda la sua scuola come “la più bella e attrezzata della Striscia. Avevamo anche pannelli solari – donati dalla Cei con i fondi 8×1000 – che fornivano luce e ci permettevano di fare lezione anche quando non c’era elettricità. Colpire le scuole significa colpire anche il futuro dei giovani di Gaza. Mi chiedo perché distruggere le scuole, cosa vogliono ottenere?”. “A Gaza non è rimasto nulla, la maggioranza della popolazione ha perso l’abitazione, non ci sono più scuole, gli ospedali sono al collasso e non riescono a curare malati e feriti, le strade non esistono più, non c’è più niente”, conclude suor Nabila,“nel compound parrocchiale cerchiamo di andare avanti. Questa notte è trascorsa interamente sotto le bombe, i bambini sono terrorizzati, gridano e piangono. Abbiamo paura noi che siamo adulti, pensate a cosa stanno vivendo i bambini. Imploriamo le parti in lotta di fermare questo massacro prima che Gaza muoia del tutto”.

Colpito ospedale pediatrico a Gaza

L’ingresso dell’ospedale pediatrico al-Nasser a Gaza City è stato colpito da un attacco israeliano. Lo riporta Al Jazeera. Diversi media locali hanno riportato di vittime civili. Ieri il ministero della Sanità di Gaza ha accusato l’esercito israeliano di aver colpito un convoglio di ambulanze, mentre l’Idf ha riferito di avere compiuto un attacco aereo su un’ambulanza nel nord della Striscia di Gaza che era utilizzata da una cellula di Hamas.

Fonti Usa: “Hamas ha cercato di evacuare miliziani su ambulanze”

Hamas ha cercato di far uscire di nascosto suoi combattenti da Gaza a bordo delle ambulanze sulle quali sono state evacuate decine di palestinesi feriti in Egitto. Lo riferisce un alto funzionario dell’amministrazione Biden, citato da Times of Israel. Secondo le informazioni, Hamas aveva fornito un elenco di feriti gravi da portare in Egitto, insieme a migliaia di cittadini stranieri che cercavano di fuggire dall’enclave. Un terzo dei nomi sulla lista, poi esaminata da Egitto e Stati Uniti, si riferiva a combattenti di Hamas, precisa il funzionario dell’amministrazione Usa. La lista è poi stata respinta e nessuno dei 76 palestinesi feriti ed evacuati a bordo delle ambulanze sono risultati essere combattenti di Hamas.

Guterres: “Inorridito da attacco ad ambulanze a Gaza”

“Sono inorridito dalla notizia dell’attacco a Gaza contro un convoglio di ambulanze fuori dall’ospedale Al-Shifa”. Così il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in una dichiarazione. “Le immagini dei corpi sparsi per strada fuori dall’ospedale sono strazianti”, ha aggiunto, sottolineando di non aver dimenticato gli “attacchi terroristici” di Hamas in Israele e “l’uccisione, le mutilazioni e i rapimenti, anche di donne e bambini”, 

Ministero Sanità Gaza: “20 morti in bombardamento scuola” 

Almeno 20 persone sono morte nel bombardamento di una scuola a Gaza da parte delle forze israeliane. Lo comunica il Ministero della Sanità di Gaza. Decine di altre persone sono rimaste ferite. L’istituto Osama bin Zaid, hanno spiegato le autorità, accoglie gli sfollati nell’area di Saftawi, a nord di Gaza City.

Ministero Sanità Gaza: “2 le ambulanze colpite, 15 morti” 

Sono due le ambulanze prese di mira oggi in raid di Israele a Gaza City e sono 15 le persone rimaste uccise. È quanto afferma il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra. Lo riporta Al-Jazeera. Secondo quanto Al-Qudra ha ricostruito in conferenza stampa, Il primo veicolo è stato preso di mira alla rotonda di Ansar a Gaza City, l’autista dell’ambulanza è stato ferito e anche un paramedico ha riportato ferite critiche ed è ancora in sala operatoria. Sempre secondo il portavoce, il convoglio medico è poi tornato indietro e una seconda ambulanza è stata presa di mira quando è arrivata al cancello del complesso ospedaliero di Al-Shifa; in questo secondo attacco il bilancio, secondo Al-Qudra, sarebbe stato di 15 morti e 16 feriti.

Ministero Gaza smentisce Israele: “Ambulanza non era usata da Hamas”

 Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra, nel corso di una conferenza stampa tenuta davanti all’ospedale Al-Shifa di Gaza City ha respinto quanto detto dall’esercito di Israele, che sostiene che l’ambulanza colpita in un raid aereo oggi nel nord della Striscia fosse usata da Hamas. Lo riporta Al-Jazeera. L’Idf sostiene che l’ambulanza venisse usata per trasportare armi. 

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