Telefonata Putin-Erdogan: "Inaccettabili attacchi ad aree residenziali"
ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO – Ennesima notte di raid israeliani sulla Striscia di Gaza dove la guerra tra Hamas e Israele è arrivata al 18° giorno. L’esercito israeliano ha colpito oltre 400 obiettivi militari nella Striscia di Gaza, ed è pronto alla prossima fase, come confermato dal presidente Netanyahu e dalle stesse Idf. Sono stati trovati morti gli ultimi due italo-israeliani che risultavano dispersi. Liliach Le Havron e Nir Forti. La Mezzaluna Rossa ha annunciato che nuovi aiuti sono arrivati a Gaza. Visita in Israele del presidente francese Macron, conversazione telefonica tra Putin ed Erdogan. L’ambasciatore israeliano all’Onu, intanto, chiede le dimissioni del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per il quale “gli attacchi di Hamas non sono venuti dal nulla”.
Otto camion di aiuti entrati a Gaza da Rafah
Otto camion di aiuti umanitari sono entrati questa sera nella Striscia di Gaza tramite il valico di Rafah al confine con l’Egitto. Lo ha reso noto sul social networx ‘X’ la Mezzaluna rossa. Cinque trasportano acqua, due trasportano cibo e uno medicinali.
Hamas: 50 morti in un’ora per raid israeliani
Cinquanta persone sono morte nell’ultima ora nella Striscia di Gaza a causa dei raid israeliani. Lo ha reso noto Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità guidato da Hamas. Lo riporta Sky News. L’uomo ha affermato che l’esercito israeliano ha ampliato le aree dei suoi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza.
Onu: “Oggi nessun convoglio aiuti entrato a Gaza”
Nessun convoglio di aiuti umanitari è entrato nella Striscia di Gaza oggi. Lo ha detto un rappresentante delle Nazioni Unite. Lo riporta Sky News. “Speriamo che i materiali possano entrare a Gaza domani“, ha aggiunto il portavoce degli aiuti delle Nazioni Unite Eri Kaneko. Per oggi era previsto l’ingresso nella Striscia di Gaza di 20 camion che avrebbero dovuto portare aiuti attraverso il valico di Rafah.
Israele ribadisce: “Carburante non entrerà a Gaza”
Il portavoce dell’Esercito israeliano, Daniel Hagari, ha ribadito che “il carburante non entrerà a Gaza poiché Hamas lo utilizza per le sue esigenze operative”. “Hamas può restituire agli ospedali il carburante che ha rubato all’Unrwa”, lo riporta Haaretz. Martedì scorso, il capo di stato maggiore dell’IDF, Herzl Halevi, aveva affermato che Israele non consentirà l’ingresso di carburante a Gaza poiché ciò “consentirebbe ad Hamas di continuare i suoi attacchi contro i cittadini israeliani”.
Usa, Casa Bianca: “Parole Guterres? Unico da condannare è Hamas”
Il presidente Joe Biden ha parlato “molto chiaramente e con forza su chi è da condannare” per quanto è avvenuto il 7 ottobre, “è Hamas“. Così il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, ha commentato le dichiarazioni del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha collegato la strage compiuta da Hamas ai “56 anni di occupazione israeliana”.
Gaza, Macron ad Abbas: “Niente giustifica sofferenze civili”
“Niente giustifica le sofferenze” dei civili a Gaza. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel corso del suo incontro a Ramallah con il leader dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas. Secondo Macron nella Striscia vivono circa 170 persone con cittadinanza francese. “Non ci sarà una pace durevole senza il riconoscimento di un Stato palestinese“, ha affermato ancora.
Gaza, Abbas a Macron: “Si adoperi per fine aggressione”
Il leader dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha chiesto al presidente francese Emmanuel Macron nel corso del loro incontro di attivarsi per “fermare questa aggressione contro il nostro popolo” e l’attuazione “della soluzione dei due Stati per porre fine all’occupazione della Palestina”. Lo riporta BfmTv. Abbas ha anche chiesto un “cessate il fuoco” e l’apertura “permanente” di corridoi umanitari.
Netanyahu: “Vicini a prossima fase operazione, è in arrivo”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto ai soldati della divisione d’élite Yohalam dell’esercito che il Paese entrerà presto nella fase successiva dell’operazione contro Hamas. “E’ in arrivo – le sue parole riportate dal Times of Israel -, sono sicuro che ce la faremo. Abbiamo un solo compito: schiacciare Hamas. Non ci fermeremo finché non avremo finito. Stiamo colpendo i nostri nemici con una forza tremenda”.
Onu: “Senza carburante domani sospendiamo attività a Gaza”
Senza carburante l’agenzia delle Nazioni Unite che opera nella Striscia di Gaza sarà costretta a fermare la propria attività umanitaria a sostegno della popolazione civile. “Se non riceviamo urgentemente carburante, saremo costretti a interrompere le nostre operazioni nella Striscia di Gaza a partire da domani sera”, annuncia su ‘X’ l’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.
Putin-Erdogan: “Inaccettabili attacchi ad aree residenziali”
Il presidente russo Vladimir Putin e il leader turco Recep Tayyip Erdogan hanno continuato a discutere della crisi in Medioriente durante una conversazione telefonica. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino. “I leader – viene spiegato – hanno espresso profonda preoccupazione per il numero crescente di vittime civili e per il catastrofico deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. È stata sottolineata inoltre l’inaccettabilità di colpire aree residenziali, strutture religiose e sociali”.
Guterres reitera appello per cessate il fuoco umanitario
“Reitero il mio appello per un cessate il fuoco umanitario”. Lo ha detto il segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel corso di un intervento all’Onu sulla crisi in Medioriente dopo l’attacco di Hamas ad Israele dello scorso 7 ottobre. “Vorrei essere chiaro – ha aggiunto ancora – nessuna parte in un conflitto armato è al di sopra del diritto internazionale umanitario”.
Ministro Esteri Israele: “Non incontrerò Guterres dopo sue parole”
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha detto che non incontrerà il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dopo le sue parole pronunciate oggi sul conflitto fra Israele e Hamas. “Dopo il 7 ottobre non c’è spazio per un approccio equilibrato. Hamas deve essere cancellato dal mondo”, ha scritto Cohen su ‘X’.
Ambasciatore Israele all’Onu: “Guterres si dimetta”
L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha chiesto le dimissioni del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres dopo che quest’ultimo ha affermato che gli attacchi di Hamas “non sono arrivati dal nulla”. Lo riporta Haaretz.Per Erdan “non vi è alcuna giustificazione, nè ha senso parlare con coloro che mostrano comprensione per gli atti più terribili commessi contro i cittadini di Israele, tanto meno da un’organizzazione dichiaratamente terroristica” come Hamas.
Guterres: “Attacchi Hamas non venuti dal nulla”
“È importante riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aprendo la riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dedicata al Medioriente. Lo riporta The Times of Israel. “Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione – ha aggiunto -.Hanno visto la loro terra costantemente divorata dagli insediamenti e piegata dalla violenza, la loro economia soffocata, la loro gente è stata sfollata e le loro case demolite. Le loro speranze per una soluzione politica alla loro situazione sono svanite”. Guterres ha aggiunto che “le rimostranze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas. E questi terribili attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”.
Guterres: “A Gaza evidenti violazioni del diritto umanitario”
“Sono profondamente preoccupato per le evidenti violazioni del diritto umanitario internazionale a cui stiamo assistendo a Gaza”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aprendo la riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dedicata al Medioriente. Lo riporta Sky News. Guterres è tornato a condannare l’attacco “orribile e senza precedenti” di Hamas, aggiungendo che “nulla può giustificare” l’uccisione di civili”. Anche la guerra, ha tuttavia sottolineato, “ha delle regole: dobbiamo chiedere a tutte le parti di impegnarsi e di rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale”. Secondo Guterres oltre 600mila palestinesi si stanno rifugiando nelle strutture delle Nazioni Unite e almeno 35 membri del personale dell’organizzazione sono stati uccisi negli attacchi nella Striscia. “L’incessante bombardamento di Gaza da parte delle forze israeliane, il livello delle vittime civili e la distruzione dei quartieri continuano a crescere e sono profondamente allarmanti”, ha affermato.
Media, massiccio lancio di razzi verso Tel Aviv
Le sirene di allarme risuonano in tutta la regione di Tel Aviv, compresa la città stessa, le aree a est della città intorno all’aeroporto Ben-Gurion e le città a nord e a sud. Lo scrive the Times of Israel. I razzi farebbero parte di un massiccio bombardamento lanciato da Gaza contro le aree più popolare di Israele. Si tratta del terzo attacco di questo tipo nel giro di due ore. I precedenti sono stati rivendicati da Hamas.
Telefonata Putin-Erdogan su crisi
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha discusso telefonicamente della situazione in Medio Oriente con il suo omologo russo, Vladimir Putin. Lo ha riferito la presidenza turca, come riporta Ria Novosti. Durante la conversazione telefonica Erdogan ha assicurato che Ankara farà ogni sforzo per allentare la tensione nella regione. “Constatando che la violenza contro i territori palestinesi si sta aggravando e il numero delle vittime civili cresce di minuto in minuto, il presidente Erdogan ha affermato che il silenzio degli Stati occidentali ha portato la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza ad assumere proporzioni senza precedenti”, spiega la nota della presidenza turca.
Esercito Israele: “Pronti a invasione”
“L’esercito israeliano (Idf) è pronto per la manovra” di terra a Gaza “e prenderemo una decisione con i vertici politici riguardo alla forma e ai tempi della fase successiva”. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’Idf, il tenente generale Herzi Halevi. Lo riporta The Times of Israel. “Ci siamo preparati per questo – ha spiegato – L’Idf e il Comando Sud hanno preparato piani offensivi di qualità per raggiungere gli obiettivi della guerra”. Secondo Halevi l’invasione è stata sinora ritardata da “considerazioni tattiche e anche strategiche” che, tuttavia, consentono all’Idf di prepararsi meglio. “La guerra è al nostro confine, non a migliaia di chilometri da Israele. Noi, all’indomani della guerra, saremo noi a dover vivere lungo un confine da cui non ci sarà più una minaccia. Dunque si tratta di una decisione che dobbiamo prendere da soli”, ha aggiunto Hagari. “Gli Stati Uniti sono un alleato strategico, hanno una serie di interessi in Medioriente. Hanno molta esperienza in Iraq e Afghanistan e stiamo imparando da questa esperienza”, ha spiegato Hagari.
Per l’Oms due terzi delle strutture sanitarie di Gaza non sono operative
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha affermato che 12 ospedali su un totale di 35 a Gaza non funzionano da ieri. L’Oms ha aggiunto che 46 delle 72 strutture sanitarie in tutta Gaza, ovvero il 64%, non sono operative. Queste strutture si trovano, in particolare, nella città di Gaza e nel nord della Striscia. Il portavoce del ministero della Sanità della Striscia di Gaza ha spiegato che gli ospedali e le altre strutture sanitarie sono fuori servizio a causa degli attacchi o per la mancanza di carburante per mantenerle operative. “Il Ministero della Sanità annuncia il collasso totale degli ospedali nella Striscia di Gaza”, ha affermato.
Ministero Sanità Gaza, oltre 700 morti in raid Israele in 24 ore
Sono oltre 700 le persone morte nelle ultime 24 ore per gli attacchi aerei di Israele nella Striscia di Gaza. È quanto dichiara il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Si tratta di un massiccio aumento del numero di morti nel contesto di crescenti bombardamenti israeliani sul territorio. Israele sta attaccando Gaza dal massacro compiuto lo scorso 7 ottobre dai militanti di Hamas nelle città del sud di Israele, in cui sono stati uccisi oltre 1.400 israeliani.
32 morti in raid Israele su casa sud Gaza
Un attacco aereo israeliano nella notte ha colpito un edificio residenziale di 4 piani nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 32 persone e ferendone molte altre. Lo riferiscono alcuni sopravvissuti. Tra le vittime ci sono 13 membri della famiglia Saqallah, nell’area di Qarraha, a est di Khan Younis, secondo quanto riferito da Ammar al-Butta, un parente sopravvissuto all’attacco aereo, il quale riferisce che nella palazzina si erano rifugiate circa 100 persone, tra cui la sua famiglia e molte altre. Le vittime sono state portate all’ospedale Nasser di Khan Younis. Un video di Associated Press mostra una dozzina di corpi in sacchi bianchi che giacevano a terra davanti al cancello principale dell’ospedale; una donna piangeva mentre un’altra cercava di consolarla. “Stavamo ospitando i nostri parenti da Gaza e dalle città del nord”, ha detto al-Butta, parlando dall’ospedale. “Si sono rifugiati a casa nostra perché pensavamo che la nostra zona fosse sicura. Ma a quanto pare non c’è nessun posto sicuro a Gaza”, ha aggiunto.
Sanità Gaza: “Salgono a 5.791 i morti”
È salito a 5.791 morti e 16.297 feriti il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità della Striscia. Lo riferisce Al Jazeera, che ricorda che in Cisgiordania il bilancio è attualmente di 96 morti e 1.828 feriti. In Israele, a seguito dell’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, il bilancio è di 1.405 morti e 5.431 feriti.
Medioriente, Netanyahu: “Bambini ebrei nascosti in soffitte come Anna Frank”
Nell’attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele i bambini ebrei sono stati costretti a “nascondersi nelle soffitte” proprio “come Anna Frank“. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, paragonando il massacro di Hamas all’Olocausto. Lo riporta Haaretz. “La barbarie di Hamas minaccia l’Europa e minaccia il mondo. Hamas è il banco di prova del mondo contro la barbarie. Il popolo di Israele rifiuta di accogliere l’Isis in un’enclave terroristica al suo confine. Questa non è un’enclave a migliaia di chilometri dall’Europa. È l’Isis nella periferia di Parigi” ha detto Netanyahu in dichiarazioni alla stampa con il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo l’incontro tra i due in Israele. “Smantelleremo la macchina del terrore” di Hamas “e la sua struttura politica”, ha continuato, promettendo di “fare ogni sforzo per liberare i nostri ostaggi e tenere i civili palestinesi fuori pericolo”.
Netanyahu a Macron: “No Hamas a nostri confini, sarebbe come Isis a Parigi”
“La barbarie di Hamas minaccia l’Europa e minaccia il mondo. Hamas è il banco di prova del mondo contro la barbarie. Il popolo di Israele rifiuta di accogliere l’Isis in un’enclave terroristica al suo confine. Questa non è un’enclave a migliaia di chilometri dall’Europa. È l’Isis nella periferia di Parigi”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in dichiarazioni alla stampa con il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo l’incontro tra i due in Israele. Lo riporta Haaretz. “Smantelleremo la macchina del terrore” di Hamas “e la sua struttura politica”, ha continuato, promettendo di “fare ogni sforzo per liberare i nostri ostaggi e tenere i civili palestinesi fuori pericolo”.
Mezzaluna Rossa: nuovi aiuti arrivati a Gaza
Nuovi aiuti umanitari per la popolazione civile sono arrivati oggi a Gaza. Lo annuncia Mezzaluna Rossa sul suo profilo ufficiale X. “Oggi a Gaza sono arrivati altri aiuti umanitari – si legge nel post dell’organizzazione – Ma questa è una goccia nell’oceano perché occorre fare di più per aiutare le persone”. Mezzaluna Rossa condivide poi un altro post nel quale scrive che “gli aiuti umanitari continuano ad arrivare attraverso il valico di Rafah”.
Macron a Herzog: “Israeliani uccisi solo perché ebrei”
“Queste persone sono state uccise solo perché erano ebree e perché volevano vivere in pace”. È quanto ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, al presidente israeliano Isaac Herzog, parlando dell’attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele, secondo quanto riporta il giornale israeliano Haaretz. Macron si trova oggi in visita in Israele.
Ministerò Sanità: “5300 morti, da inizio guerra”
Sale ancora il bilancio delle vittime, nella Striscia di Gaza, della guerra tra Hamas e Israele. Secondo il ministero della Sanità di Gaza nei raid israeliani sono rimaste uccise 5.300 persone, mentre i feriti sono circa 18mila. Lo riporta Haaretz. La maggior parte delle vittime, secondo le autorità di Gaza, sono donne e bambini.
Tajani: “A Gaza 14 italiani più loro familiari”
“Gli italiani nella Striscia sono 7 con solo passaporto italiano, 7 con passaporto italiano e palestinese e poi altri 4/5 loro familiari che sono palestinesi, che sono bambini o mogli. Noi contiamo di farli uscire non appena ci sarà la possibilità”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, parlando a SkyTg24. “L’ambasciata italiana al Cairo è pronta ad andare a recuperare” i cittadini italiani attualmente nella Striscia di Gaza “quando ci sarà l’apertura del valico di Rafah”, in modo da “riportare a casa” questi “19, 14 italiani più i loro familiari”, ha aggiunto Tajani. “La nostra priorità è seguire gli italiani e, a livello diplomatico, lavorare per raggiungere una situazione che impedisca l’escalation, cioè l’allargamento a Libano e Iran della guerra”, ha concluso il titolare della Farnesina.
Idf: “Colpiti 400 obiettivi militari di Hamas a Gaza”
L’esercito israeliano (Idf) riferisce di avere ucciso nella notte 3 vice comandanti di Hamas e che, nell’ultima giornata, ha colpito oltre 400 obiettivi militari nella Striscia di Gaza, fra cui il quartier generale operativo di Hamas e aree di assemblaggio. Sempre secondo l’Idf, le forze israeliane avrebbero colpito operatori armati che si stavano preparando ad attaccare Israele.
Macron in Israele da Netanyahu, poi in Cisgiordania da Abbas
Il presidente francese, Emmanuel Macron, è arrivato in Israele per una visita durante la quale è atteso che incontri il presidente di Israele, Isaac Herzog, e poi intorno alle 9.45 anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Subito dopo il suo arrivo all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, Macron ha incontrato i familiari delle vittime francesi di Hamas in una sala dell’aeroporto e al momento non è chiaro quali parole siano state pronunciate durante l’incontro. Nel pomeriggio per l’inquilino dell’Eliseo sono in programma incontri con rappresentanti dell’opposizione israeliana come il deputato Yair Lapid e, secondo quanto conferma Bfmtv, Macron si recherà anche a Ramallah, in Cisgiordania, per incontrare il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas.
Intoppo su carburante in trattative per 50 ostaggi
Le trattative per il rilascio di 50 ostaggi attualmente a Gaza dopo l’attacco di Hamas in Israele dello scorso 7 ottobre si sono arenati ieri sulla richiesta di Hamas che Israele permetta l’ingresso di carburante e di altri aiuti umanitari nella Striscia, con Israele che avrebbe rifiutato se non fossero stati rilasciati tutti i 220 ostaggi. Lo riferisce un alto funzionario diplomatico al Times of Israel.
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