Il candidato progressista e ministro dell'Economia ha ottenuto a sorpresa il 36,54% dei voti
In Argentina la corsa alla Casa Rosada si deciderà il 19 novembre al ballottaggio. Con oltre il 95% dei voti scrutinati, il candidato progressista Sergio Massa ha ottenuto il 36,54% dei voti contenendo l’ultra liberista Javier Milei che ha ottenuto il 30,06%. La conservatrice Patricia Bullrich è arrivata terza, con il 23,85% dei voti. La maggior parte dei sondaggi pre-elettorali dava a Milei un leggero vantaggio e a Massa al secondo posto. Massa è una figura di spicco nell’amministrazione di centrosinistra al potere dal 2019. La sua vittoria è arrivata nonostante il fatto che sotto il suo controllo (Massa è infatti il ministro dell’Economia dell’attuale governo) l’inflazione sia salita a tre cifre, erodendo il potere d’acquisto degli stipendi e aumentando la povertà.
Affluenza al 74%
I seggi si sono chiusi alle 18 locali, le 23 di domenica 22 ottobre in Italia. L’affluenza si è attestata intorno al 74%, dato in aumento rispetto a quello registrato durante le ultime elezioni, ovvero le primarie che si sono tenute in agosto e per cui aveva votato il 69% degli aventi diritto.
Allarme bomba alla Casa Rosada
Pochi minuti prima della chiusura delle urne è scattato un allarme bomba alla Casa Rosada di Buenos Aires, ovvero la sede del governo argentino. Al momento dell’allarme nell’edificio non erano presenti né il presidente Alberto Fernández, né altri componenti del governo. “È arrivata una chiamata al complesso dei servizi di emergenza sanitaria, dove il denunciante ha dichiarato di aver piazzato una bomba nella Casa Rosada e ha poi interrotto la comunicazione”, si legge in un primo verbale della polizia, come riporta La Nation.
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