Scontri e momenti di alta tensione si sono registrati a Beirut, in Libano, vicino all’ambasciata degli Stati Uniti. L’esercito libanese ha usato idranti e gas lacrimogeni contro un centinaio di manifestanti che sventolavano bandiere palestinesi, iraniane, del gruppo libanese Hezbollah e di Hamas. Lo riporta Al Jazeera.
Centinaia di persone sono scese per le strade della capitale della Giordania, Amman, per protestare dopo l’esplosione mortale in un ospedale della città di Gaza che ha ucciso centinaia di persone. Una folla inferocita si è radunata intorno all’ambasciata israeliana, scontri con la polizia. Alcuni manifestanti hanno dato fuoco ad una bandiera israeliana. Hamas ha attribuito l’esplosione all’ospedale ad un attacco aereo dello Stato Ebraico. mentre l’esercito israeliano ha affermato che l’ospedale è stato colpito da un razzo lanciato dai militanti palestinesi.
Come riferito dalle autorità di sicurezza tedesche, ci sono stati scontri durante la notte tra manifestanti pro-Palestina e polizia nei quartieri di Neukoelln e Kreuzberg e presso la storica Porta di Brandeburgo a Berlino, in cui diversi agenti sono rimasti feriti. La polizia tedesca ha aumentato la sicurezza per le istituzioni ebraiche a Berlino e in altri luoghi considerati a rischio in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele.
Negli scontri scoppiati lungo il confine tra Libano e Israele sono morti cinque combattenti di Hezbollah. Per l’organizzazione si tratta del maggior numero di vittime in un solo giorno.