Il Capo dello Stato nell'ambito della riunione del Gruppo Arraiolos in corso a Porto

Riforma dei Trattati Ue per eliminare l’unanimità e inserire il voto a maggioranza, arrivare a una effettiva politica estera e di difesa comune, affidare al Parlamento autentici compiti decisionali, completare l’architettura finanziaria dell’Unione. Questi alcuni obiettivi rilanciati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo al panel su ‘La strada verso le prossime elezioni del Parlamento europeo e altre sfide dell’Unione europea’, nell’ambito della riunione del Gruppo Arraiolos in corso a Porto. “Serve visione e lungimiranza. Ma è un passaggio senza prova d’appello – ha detto il Capo dello Stato ai suoi omologhi non esecutivi dell’Ue – Il mondo ci lascerebbe indietro”.

“Non sfuggire a scelte che si impongono o nostri paesi irrilevanti”

“La Conferenza sul futuro dell’Europa, che ha coinvolto, su mandato delle istituzioni europee, milioni di cittadini, è rimasta senza sbocco. Davvero vogliamo buttar via il lavoro fatto e continuare come se non fosse successo niente negli ultimi quattro anni?” l’interrogativo posto da Mattarella. Il Capo dello Stato è tornato sulla necessità di rivedere in profondità le istituzioni comuni per garantire loro maggiore efficacia decisionale. “Una politica realmente incisiva rispetto a quegli impegni non è possibile senza un salto di qualità sul fronte dell’integrazione al nostro interno – ha spiegato il Capo dello Stato ai suoi omologhi non esecutivi dell’Ue -. Non possiamo sfuggire alle scelte che si impongono: svuoteremmo l’Unione di prospettive di protagonismo. E – di conseguenza – renderemo scarsamente rilevanti tutti i nostri Paesi”.

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