A presentare la mozione di sfiducia era stata l'ala conservatrice dei repubblicani
Con 216 voti a 210 Kevin McCarthy è stato destituito da speaker della Camera dei rappresentanti americana. A presentare la mozione di sfiducia era stato il suo collega di partito, il deputato repubblicano Matt Gaetz, esponente dell’ala ultra conservatrice del Gop. McCarthy, che disponeva di una maggioranza risicata, a fronte di una decina di defezione tra i repubblicani non ha potuto contare sull’appoggio dei democratici, che si sono chiamati fuori dalla contesa tutta interna al Partito repubblicano. In alcuni casi, come quello della speaker emerita Nancy Pelosi, alcuni esponenti Dem hanno scelto l’astensione. McCarthy era finito nel mirino dell’ala ‘Maga’ del Partito repubblicano alla Camera, dopo il compromesso raggiunto mesi fa con Joe Biden sul bilancio federale e, più recentemente, dopo la legge di spesa provvisoria approvata nel weekend per evitare lo shutdown del governo federale, anch’essa frutto di un compromesso col Partito democratico.
McHenry speaker pro tempore
Il repubblicano Patrick McHenry della North Carolina è stato nominato speaker pro tempore della Camera dei rapresentanti. Ad indicare il suo nome è stato lo stesso Kevin McCarthy. McHenry avrà poteri limitati: mettere la Camera in pausa, aggiornare i lavori, riconoscere le candidature per la nomina di un nuovo speaker.
Ancora nessun nome per il successore
Non è ancora chiaro chi si candiderà come nuovo speaker della Camera. I nomi che circolano al momento, secondo fonti del Partito repubblicano citate dai media Usa, sono quelli di Steve Scalise, Kevin Hern e Jim Jordan, impegnati in discussioni dalla serata di ieri. Decisivo, per l’elezione del nuovo speaker, sarà il blocco dei deputati repubblicani moderati, una categoria alla quale nessuno dei tre nomi indicati in queste ore appartiene. Si avanzano anche le ipotesi di una candidatura del capogruppo Tom Emmer e dello speaker pro tempore, Patrick McHenry, sebbene nessuno dei due sia ancora uscito allo scoperto.
Repubblicano Jordan annuncia candidatura
Il primo deputato a sciogliere le riserve è stato poi il repubblicano Jim Jordan. Il parlamentare, riporta la Cnn, ha riferito di avere parlato con Steve Scalise, il numero 2 dei repubblicani alla Camera e suo possibile avversario nella corsa alla speakership. Deputato dell’Ohio, presidente della commissione Giustizia, Jordan ha detto di poter contare su un “forte” consenso tra le fila del suo partito.
Anche Scalise annuncia candidatura
In una lettera ai suoi colleghi di partito il leader della maggioranza repubblicana alla Camera, Steve Scalise, ha annunciato formalmente la sua candidatura a speaker. La sua è la seconda candidatura ufficiale alla poltrona che è stata fino a ieri di Kevin McCarthy, dopo quella del presidente della commissione Giustizia, Jim Jordan.
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