Parla a LaPresse un portavoce del ministero degli Esteri tedesco: "Il governo federale sta spingendo fortemente per una riforma del sistema europeo comune di asilo"

Berlino replica al ministro della Difesa Guido Crosetto che ha definito “molto grave” che la Germania finanzi le Ong per i salvataggi nel Mediterraneo mettendo “in difficoltà un Paese che in teoria sarebbe ‘amico’”. “Salvare le persone dall’annegamento e dalla sofferenza in mare è un dovere legale, umanitario e morale. Come la guardia costiera nazionale, in particolare quella italiana, i soccorritori marittimi civili nel Mediterraneo centrale svolgono con le loro navi un compito di salvataggio perché salvano persone in pericolo in mare”, ha detto a LaPresse un portavoce del ministero degli Esteri tedesco. “Il governo federale sta spingendo fortemente per una riforma del sistema europeo comune di asilo al fine di creare un sistema sostenibile e, soprattutto, basato sulla solidarietà per la migrazione e l’asilo nell’Unione europea, anche come condizione fondamentale per un sistema Schengen funzionante e aprire le frontiere interne”, ribadisce il portavoce a LaPresse, “il ministero degli Esteri sta attualmente implementando il sostegno finanziario stabilito dal Bundestag tedesco. L’obiettivo è quello di promuovere sia il salvataggio civile in mare che progetti a terra per le persone soccorse in mare in difficoltà. Abbiamo ricevuto diverse richieste di sussidio. In due casi l’esame delle domande è già stato completato. In entrambi i casi i fondi verranno erogati a breve. Si tratta di un progetto per fornire assistenza a terra alle persone soccorse in mare in Italia e di un progetto di un’organizzazione non governativa per le misure di salvataggio in mare. L’importo del finanziamento del progetto è compreso tra 400.000 e 800.000 euro. Il finanziamento del ministero degli Esteri federale nel 2023 è limitato a 2 milioni di euro per tutti i progetti in totale”.

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