Con una sentenza storica la Corte Suprema del Brasile ha riconosciuto le rivendicazioni territoriali degli indigeni. La causa era stata intentata dallo Stato di Santa Catarina e dagli agricoltori locali che volevano limitare le rivendicazioni territoriali degli aborigeni. Questi ultimi, secondo le autorità dello Stato brasiliano, non avrebbero diritto alle riserve protette su quelle terre dove non erano presenti alla data del 5 ottobre del 1988, quando venne promulgata la Costituzione. Le loro argomentazioni, tuttavia, sono state respinte da 11 giudici su 13. Sono stati così tutelati i diritti fondiari dei nativi, eliminando il rischio di una possibile revoca. “Le aree occupate dai popoli indigeni e le aree legate agli antenati e alle loro tradizioni godono di protezione costituzionale, anche se non sono delimitate”, ha affermato il giudice Luiz Fux. Centinaia di aborigeni, che hanno assistito al processo sotto un tendone installato all’esterno della Corte Suprema di Brasilia, sono scoppiati in lacrime per la gioia e hanno festeggiato tutti assieme.