Una cauta calma è tornata nel campo palestinese di Ein el-Hilweh, nel sud del Libano, dopo una notte di nuovi scontri. Il più grande campo profughi palestinese del Libano, che ospita circa 50.000 persone, è stato scosso da domenica 30 luglio da aspre battaglie tra il partito Fatah del presidente Mahmoud Abbas e i gruppi islamisti Jund al Sham e Shabab al Muslim. Fatah ha accusato gli islamisti di aver ucciso, domenica, il generale militare di Fatah Abu Ashraf al Armoushi nel campo. Finora i combattimenti hanno causato la morte di oltre dieci persone, ferito altre dozzine e migliaia di sfollati. Tutto questo ha portato il primo ministro libanese Najib Mikati a chiamare il presidente palestinese Mahmoud Abbas per chiedere lo stop agli scontri. Mikati ha definito gli scontri una “flagrante violazione della sovranità libanese” e ha detto che è inaccettabile che i gruppi palestinesi in guerra “terrorizzino i libanesi, specialmente la gente del sud che ha abbracciato i palestinesi per molti anni”. Il premier libanese ha avvertito che le truppe potrebbero essere costrette a intervenire se la violenza non cesserà.
