È iniziato il nuovo processo contro l’oppositore russo Aleksey Navalny all’interno del carcere di massima sicurezza di Melekhovo, a 250 chilometri da Mosca, dove sta scontando una pena di nove anni per frode e oltraggio alla corte. Navalny ha detto che le nuove accuse di estremismo, definite come “assurde” dall’oppositore, potrebbero costringerlo a restare in prigione per altri 30 anni.
E ha spiegato che un investigatore gli ha riferito che potrebbe dover affrontare un giudizio separato davanti a un tribunale militare per terrorismo, per il quale in Russia è previsto l’ergastolo. Navalny (47 anni) è stato arrestato nel gennaio 2021 al suo ritorno a Mosca dalla Germania, dove era stato ricoverato per un avvelenamento da agenti nervini, per il quale l’oppositore ha chiamato in causa il Cremlino.
Il Cremlino non sta seguendo il nuovo processo contro l’oppositore russo Aleksey Navalny, iniziato oggi nel carcere di massima sicurezza di Melekhovo, a 250 chilometri da Mosca. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul tema. Lo riporta Ria Novosti. Navanly è accusato di estremismo e sta già scontando una pena di nove anni per frode e oltraggio alla corte.