Chiesto ai residenti di evacuare le loro abitazioni. Scambio di accuse Mosca-Kiev. Zelensky convoca il Consiglio di sicurezza nazionale
Giorno 467 del conflitto in Ucraina. Kiev accusa le forze russe di aver fatto saltare in aria una grande diga a sud del Paese, vicino a Kherson, allertando i cittadini che vivono lungo il fiume Dnipro di evacuare le loro abitazioni per rischio inondazioni. Il ministero dell’Interno ucraino ha chiesto ai residenti di dieci villaggi sulla riva destra del fiume e di parti della città di Kherson di raccogliere documenti essenziali e animali domestici, spegnere gli elettrodomestici e andarsene. Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, ha dichiarato in un video pubblicato su Telegram alle 7 che “l’esercito russo ha commesso un altro atto di terrore” e ha avvertito che l’acqua raggiungerà “livelli critici” entro cinque ore.
Secondo l’operatore energetico Ukrhydroenergo la diga di Kakhovska è stata completamente distrutta. “La stazione non può essere ripristinata”, ha fatto sapere l’azienda in un comunicato. Ukrhydroenergo ha anche affermato che la Russia ha fatto saltare in aria la stazione dall’interno della sala macchine. L’Ucraina e la Russia si sono spesso accusate a vicenda di aver preso di mira la diga e lo scorso ottobre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aveva predetto che la Russia l’avrebbe distrutta per provocare inondazioni.
Zelensky convoca Consiglio di sicurezza nazionale
“Ho convocato il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale“. Lo comunica su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a seguito della distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka. La vicenda, scrive Zelensky, in riferimento ai russi “conferma per il mondo intero che devono essere espulsi da ogni angolo della terra ucraina. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. È solo la vittoria dell’Ucraina che restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l’Ucraina con acqua, missili o altro”.
Zelensky: “Diga controllata e minata dai russi”
“Purtroppo, la Russia controlla la diga e l’intera centrale idroelettrica di Kakhovka da più di un anno. È fisicamente impossibile farla esplodere in qualche modo dall’esterno, con un bombardamento. È stata minata. È stata minata dagli occupanti russi e fatta saltare in aria da loro”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando ai partecipanti riuniti a Bratislava, in Slovacchia, per il Vertice dei nove di Bucarest, associazione di nove paesi dell’Europa centrale e orientale (Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia). Lo scrive Zelensky sul proprio canale Telegram.
Zelensky: “Attacco diga non influirà su nostra controffensiva”
Sull’attacco alla diga di Kakhovka “la conclusione principale è che l’esplosione è stata deliberata, ma il nemico ha agito in modo caotico, permettendo che le proprie attrezzature venissero allagate. Allo stesso tempo, l’esplosione della diga non ha influito sulla capacità dell’Ucraina di de-occupare i propri territori“. Lo ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un messaggio su Telegram, dopo una riunione del comando militare.
Kuleba: “A rischio migliaia di civili”
“La Russia ha distrutto la diga di Kakhovka provocando probabilmente il più grande disastro tecnologico a livello europeo degli ultimi decenni e mettendo a rischio migliaia di civili“. Lo scrive su Twitter il ministro ucraino degli Esteri, Dmytro Kuleba. “Questo è un atroce crimine di guerra. L’unico modo per fermare la Russia, il più grande terrorista del 21esimo secolo, è cacciarla dall’Ucraina”, aggiunge Kuleba.
Russia destroyed the Kakhovka dam inflicting probably Europe’s largest technological disaster in decades and putting thousands of civilians at risk. This is a heinous war crime. The only way to stop Russia, the greatest terrorist of the 21st century, is to kick it out of Ukraine.
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) June 6, 2023
Kuleba: “Distruzione deliberata e pianificata da Russia”
“La distruzione della diga di Kakhovka, deliberata e pianificata da tempo dalla Russia, si traduce in un ecocidio regionale”, ha scritto ancora Kuleba su Twitter. “Interi ecosistemi vengono danneggiati in modo irreversibile“, aggiunge Kuleba, “esortiamo gli Stati e le organizzazioni internazionali a condannare la Russia e ad aderire alla formula di pace di Zelensky ‘Prevenzione dell’ecocidio'”.
Casa Bianca: “Monitoriamo incidente diga presto per dire cosa è accaduto”
La Casa Bianca sta “monitorando da vicino” la distruzione della diga Nova Kakhovka in Ucraina. Lo ha riferito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, riferendo che ci sono “vittime”, ma che al momento “non è possibile quantificarle”. Gli Usa stanno anche verificando le notizie che indicherebbero una responsabilità russa nella distruzione della diga, ma al momento “non possiamo dire cosa è accaduto”, ha riferito Kirby, né è possibile stabilire l’impatto che l’incidente avrà sul “campo di battaglia”.
Kiev: 40mila persone devono essere evacuate da zone allagate
Oltre 40.000 persone devono essere evacuate dalle zone allagate dopo l’esplosione avvenuta alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, ma circa 25.000 si trovano nella zona occupata dai russi. Lo ha dichiarato la vice procuratrice generale dell’Ucraina, Viktoriya Lytvynova, in diretta tv. Lo riporta Unian. “Più di 17.000 persone sono soggette a evacuazione nel territorio controllato dall’Ucraina, e le autorità ucraine hanno già iniziato a evacuarle”, ha fatto sapere Lytvynova, “ma circa 25.000 dei nostri cittadini si trovano nelle zone occupate dai russi e dovrebbero essere evacuati dalle aree non controllate dal governo”.
Kiev: 24 insediamenti allagati dopo attacco a diga
“Attualmente, 24 insediamenti in Ucraina risultano allagati. Il ministero dell’Interno ha già evacuato circa un migliaio di persone. L’evacuazione continua”. Lo ha detto durante una diretta tv il ministro ucraino degli Interni, Igor Klymenko, sull’attacco alla diga di Kakhovka, secondo quanto riportato dal canale Telegram del suo dicastero. “Invitiamo i cittadini a fare attenzione, perché l’acqua contiene sostanze esplosive. Inoltre 150 tonnellate di olio combustibile si sono riversate nel fiume Dnipro”, ha aggiunto.
Kiev: “Attacco a diga non ci impedirà di avanzare”
L’attacco alla diga di Kakhovka non fermerà l’avanzata delle truppe ucraine. Lo ha assicurato il comandante delle forze congiunte dell’Ucraina, Serhiy Naiev, partecipando a un evento in occasione della Giornata dei giornalisti. Lo riporta Ukrinform. “Il comando militare tiene pienamente conto dell’infida azione nemica. Questa non dovrebbe impedire la nostra avanzata lungo le direzioni dove potrebbero esserci allagamenti”, ha spiegato.
Kiev: “Attacco a diga per spostare attenzione da Belgorod”
“Il deliberato smantellamento della diga è stato compiuto dagli occupanti russi per sospendere il processo di de-occupazione da parte delle Forze di Difesa ucraine e per spostare il vettore dell’attenzione pubblica dagli eventi in corso nella regione di Belgorod”. Lo ha scritto in un messaggio Telegram la viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar, dopo l’esplosione nella diga di Kakhovka. “Invece, gli occupanti russi hanno ottenuto l’effetto opposto”, scrive Maliar, “attualmente, i civili degli insediamenti temporaneamente occupati di Kherson e della Crimea si trovano in una situazione critica, poiché la distruzione della diga li ha privati dell’acqua dolce. Inoltre, le postazioni delle unità militari russe sono state allagate, il che potrebbe portare a un dilavamento su larga scala dei campi minati russi e alla loro detonazione caotica”.
Mosca: “Kiev ha attaccato diga per spostare truppe per offensiva”
L’attacco alla diga di Kakhovka da parte dell’Ucraina ha come scopo il trasferimento delle truppe verso Kherson. Lo afferma il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, come riporta l’agenzia Tass. “Lo scopo di queste azioni, secondo le informazioni disponibili, è il seguente”, ha detto Shoigu, “non avendo ottenuto successo nelle azioni offensive, per aumentare il proprio potenziale, il nemico intende trasferire unità ed equipaggiamenti dalla direzione di Kherson alla propria area offensiva, indebolendo così in modo significativo le proprie posizioni nella direzione di Kherson”.
Mosca: “Attacco diga sabotaggio pianificato da Kiev”
“Il regime di Kiev ha compiuto un sabotaggio, su larga scala pianificato in anticipo dal regime di Kiev, di fatto un atto terroristico, che ha portato all’allagamento di vaste aree e avrà conseguenze ambientali gravi e a lungo termine”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Shoigu, commentando l’attacco alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, nella regione ucraina occupata di Kherson.
Mosca: “Mondo condanni atto criminale Kiev a diga Kakhovka”
“Chiediamo alla comunità mondiale di condannare gli atti criminali delle autorità ucraine, che sono di natura sempre più disumana e rappresentano una seria minaccia per la sicurezza regionale e globale”. Lo ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri russo, in riferimento all’esplosione alla diga di Kakhovka. “Quello che è successo è un atto terroristico diretto contro un’infrastruttura puramente civile”, si legge nel comunicato riportato dall’agenzia Tass, “è stato pianificato in anticipo e intenzionalmente dal regime di Kiev per scopi militari come parte della cosiddetta controffensiva delle forze armate dell’Ucraina”. “Il regime di Kiev non solo ha sottoposto la centrale idroelettrica di Kakhovka a massicci bombardamenti”, accusa il ministero russo, “ma ha anche deliberatamente aumentato il livello dell’acqua nel bacino idrico di Kakhovka a un punto critico, aprendo le paratoie della centrale idroelettrica di Dnepropetrovsk”.
Ue su diga: “A rischio 80 insediamenti e sicurezza”
“Gli attacchi della Russia contro le infrastrutture critiche civili ucraine hanno raggiunto oggi un livello senza precedenti con la distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka. L’Unione europea condanna questo attacco con la massima fermezza. Rappresenta una nuova dimensione delle atrocità russe e può costituire una violazione del diritto internazionale, in particolare del diritto internazionale umanitario”. Lo scrivono in una nota l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, e il commissario per le Emergenze e Gestione delle crisi Janez Lenarcic. “L’inondazione a valle sta mettendo a rischio la vita di centinaia di migliaia di civili in circa 80 insediamenti, compresa la città di Kherson. Aggrava la già terribile situazione umanitaria in quelle zone. Il calo del livello dell’acqua della diga influisce anche sull’accesso all’acqua di raffreddamento critica per i reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Con questo atto disperato la Russia continua anche la sua sconsiderata scommessa nucleare mettendo a rischio il corretto funzionamento dei sistemi di protezione e sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia in palese violazione delle precedenti relative risoluzioni del Consiglio dei governatori dell’AIEA e della Conferenza generale, nonché i cinque principi per garantire la sicurezza e la sicurezza nucleare nella centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte del direttore generale dell’AIEA. È irresponsabile e completamente inaccettabile”.
Ue su diga: “Pronti ad assistenza immediata a popolazione”
“Rimaniamo in contatto con le autorità ucraine per garantire l’assistenza immediata dell’Ue. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze della Commissione europea sta monitorando attivamente la situazione ed è in stretto contatto con il Servizio di emergenza statale dell’Ucraina. L’Ucraina può richiedere assistenza nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’Ue. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi necessità immediata, compresi cibo e acqua potabile”. Lo scrivono in una nota l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, e il commissario per le Emergenze e Gestione delle crisi Janez Lenarcic. “Ricordiamo che gli attacchi alle infrastrutture civili critiche possono costituire crimini di guerra – sottolineano -. Sottolineiamo la nostra determinazione a garantire che tutti i comandanti, autori e complici di crimini di guerra o altri crimini più gravi siano ritenuti responsabili in linea con il diritto internazionale. Ribadiamo il nostro sostegno alla Formula di pace del presidente Zelensky, che include anche la responsabilità per i crimini di guerra, la sicurezza nucleare, la sicurezza energetica, la sicurezza alimentare e la protezione dell’ambiente, e invitiamo i nostri partner globali a sostenere la Formula di pace. L’Unione europea rimane ferma nel suo sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario”.
Kiev: russi bombardano Kherson durante evacuazione
I russi continuano a bombardare la regione di Kherson mentre sono in corso le operazioni di evacuazione in seguito all’attacco alla diga di Kakhovka. Lo riferisce il ministero ucraino dell’Interno con un post su Telegram. “Mentre cerchiamo di salvare le persone i russi continuano a bombardare Kherson. Due poliziotti sono stati feriti durante l’evacuazione della città“, spiega il dicastero, “è stata annunciata l’evacuazione, le persone vengono trasferite mentre i russi colpiscono con l’artiglieria. La Russia è un paese terrorista. Senza dubbio”.
Kiev: “Attacco è ecocidio”
“Questo è un ecocidio. I russi saranno responsabili della possibile privazione dell’acqua potabile per le persone nel sud della regione di Kherson e della Crimea, della possibile distruzione di alcuni insediamenti e della biosfera. Inoltre, le loro azioni rappresentano una minaccia per la centrale nucleare di Zaporizhzhia”. Lo scrive su Telegram il capo dell’ufficio di presidenza ucraina, Andriy Yermak, dopo l’attacco alla diga di Kakhovka. “Il governo centrale e quello regionale sono al lavoro. La sicurezza delle persone è la priorità di oggi. Dobbiamo garantire la punizione per il nemico a livello internazionale“, continua Yermak.
Kiev: 80 villaggi a rischio allagamento
“Questa notte le truppe russe hanno fatto saltare in aria la diga Kakhova. Ottanta villaggi rischiano di essere allagati“. Così su Telegram il premier ucraino, Denys Shmyhal. “Siamo impegnati nell’evacuazione dei residenti delle aree allagate. Sono attualmente in corso misure di evacuazione dal microdistretto di Ostriv a Kherson. Sono stati formati treni di evacuazione per Mykolaiv. Valutiamo le conseguenze per l’ambiente e la minaccia per la centrale nucleare di Zaporizhzhia“, prosegue Shmyhal, secondo cui “la distruzione della diga è un atto terroristico da parte della Russia, che ne ha la piena responsabilità”.
Mosca: “Diga colpita da truppe di Kiev”
Tuttavia, secondo il capo dell’amministrazione filorussa di Nova Kakhova, Vladimir Leontyev, sono stati i bombardamenti delle truppe ucraine a distruggere la diga della centrale idroelettrica. Lo riporta Interfax. “Verso le due del mattino (l’una in Italia), sono stati effettuati numerosi numerosi attacchi alla centrale idroelettrica di Kakhova, distruggendone le valvole. Di conseguenza, l’acqua del bacino di Kakhovka ha iniziato a essere scaricata a valle in modo incontrollato“, ha spiegato. L’amministrazione comunale della città, su Telegram, ha poi riferito che in una parte di Nova Kakhovka è stato interrotto il servizio elettrico “per motivi di sicurezza”.
Mosca: “Nova Kakhovka allagata”
Novaya Kakhovka risulta allagata dopo l’attacco alla diga di Kakhovka. Lo ha detto in diretta tv il capo del distretto urbano, Vladimir Leontiev. Lo riporta Ria Novosti. “Guardate cosa sta succedendo fuori dalla finestra: la città è allagata”, ha detto il funzionario. Secondo Leontiev la centrale idroelettrica ha subito danni irreversibili e dovrà quindi essere ricostruita. Per l’attacco alla diga Mosca e Kiev si accusano a vicenda.
Cremlino: “Attacco per lasciare Crimea senz’acqua”
È “inequivocabile che questo sabotaggio aveva tra i suoi obiettivi quello di privare la Crimea dell’acqua. Il livello dell’acqua nel serbatoio si abbassa e, di conseguenza, la fornitura al canale si riduce. Si sta riducendo drasticamente”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando l’attacco alla diga di Kakhovka, nella regione ucraina occupata di Kherson. Lo riporta l’agenzia Tass. Peskov ha parlato dell’attacco come di “un deliberato atto di sabotaggio di Kiev“.
Aiea: “Niente rischi per centrale Zaporizhzhia”
“L’agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è a conoscenza delle segnalazioni sui danni alla diga di Kakhovka in Ucraina”. Lo scrive l’agenzia sul suo profilo Twitter, aggiungendo che “gli esperti dell’Aiea presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia stanno monitorando da vicino la situazione; non c’è nessun rischio immediato per la sicurezza nucleare nell’impianto”. In precedenza l’Aiea aveva inviato i suoi esperti a Zaporizhzhia per verificare le condizioni dell’impianto.
L’operatore nucleare ucraino Energoatom in una nota aveva affermato che l’attacco alla diga “potrebbe avere conseguenze negative” per la centrale, che è la più grande d’Europa, aggiungendo, tuttavia, che la situazione “è sotto controllo”. Sempre Energoatom aveva avvertito che il bacino idrico di Kakhovka, dove i livelli dell’acqua stanno “rapidamente diminuendo”, è necessario “per i condensatori e i sistemi di sicurezza della centrale di Zaporizhzhia“.
Scholz: “Guerra entra in nuova dimensione”
Con l’attacco alla diga di Kakhovka nella regione ucraina di Kherson la guerra è entrata in una “nuova dimensione”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante l’Europaforum della Wdr a Berlino. “Sono state attaccate infrastutture, obiettivi civili, ospedali. Questo è qualcosa che comporta una nuova dimensione, ma si adatta al modo in cui Putin sta conducendo questa guerra”, ha affermato ancora Scholz. “Guardiamo con attenzione e preoccupazione”, agli sviluppi della situazione, ha aggiunto il cancelliere tedesco.
Scholz ha evitato di attribuire chiaramente la colpa alla Russia, ma ha indicato segni di responsabilità russa. La Russia ha “sperimentato molte battute d’arresto”, ha detto Scholz, sottolineando che Mosca “è sempre giunta alla conclusione che avrebbe dovuto agire con un’aggressione ancora maggiore contro l’Ucraina”. Gli eventi che circondano la diga sono qualcosa “che si inserisce in molti, molti dei crimini che abbiamo visto in Ucraina commessi dai soldati russi“, ha detto Scholz. La Russia è impegnata in “un tipo di guerra che ha sempre attaccato anche obiettivi civili – città, villaggi, ospedali, scuole, infrastrutture – che non avrebbe nulla a che fare con una guerra militare”, ha affermato ancora il cancelliere tedesco, aggiugendo che per questo motivo “è così importante sostenere l’Ucraina – finanziariamente, ma anche con consegne di armi”. Ecco perché “rimane importante il messaggio che ci sarà il sostegno (a Kiev) per tutto il tempo necessario in modo che non ci sia un ulteriore escalation”.
Uk: “Atto ripugnante e crimine di guerra”
“La distruzione della diga di Kakhovka è un atto ripugnante. Attaccare intenzionalmente infrastrutture esclusivamente civili è un crimine di guerra“. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, oggi in Ucraina, dove ha visitato l’Halo Trust nella regione di Kiev, una Ong che si occupa di sminamento. “Il Regno Unito è pronto a sostenere l’Ucraina e le persone colpite da questa catastrofe”, aggiunge Cleverly nel tweet.
Stoltenberg: “Attacco oltraggioso, mostra brutalità russa”
“La distruzione della diga di Kakhovka oggi mette a rischio migliaia di civili e provoca gravi danni ambientali. Questo è un atto oltraggioso, che dimostra ancora una volta la brutalità della guerra della Russia in Ucraina”. Lo scrive in un tweet il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Michel: “Crimine di guerra”
“Sconvolto dall’attacco senza precedenti alla diga Nova Kakhovka. La distruzione delle infrastrutture civili si qualifica chiaramente come un crimine di guerra, e riterremo responsabile la Russia e i suoi delegati. Solleverò la questione al Consiglio europeo di giugno e proporrò maggiore assistenza alle aree allagate. Il mio pensiero va a tutte le famiglie dell’Ucraina colpite da questa catastrofe”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
Mosca: 007 Kiev pianificavano attacco con bomba sporca
Secondo il servizio federale russo di sicurezza (Fsb) l’intelligence militare ucraina stava organizzando un attacco terroristico in Russia usando una “bomba sporca”. Lo riporta Ria Novosti. L’Fsb ha spiegato di aver scoperto questo piano mentre indagava su un tentativo di sabotaggio all’aeroporto di Severny, nella regione di Ivanovo. “In particolare, è stato sviluppato un piano per la consegna e l’installazione delle cosiddette ‘bombe sporche’ dotate di timer, per minare e rendere inutilizzabili le aree abitate“, ha affermato l’Fsb.
Vasto attacco aereo russo nella notte
Nella notte c’è stato un vasto attacco aereo russo sul paese con missili da crociera aerei Kh-101/Kh-555. Lo fanno sapere media ucraini secondo i quali “le difese aeree ucraine hanno intercettato tutti i 35 missili lanciati dalla Russia“.Come riporta Ukrinform, secondo l’aeronautica delle forze armate ucraine, i russi hanno attaccato di nuovo dalla zona del Mar Caspio con sei bombardieri strategici Tu-95ms. Le forze di difesa aerea e i mezzi dell’aeronautica militare delle forze armate ucraine hanno distrutto tutti i 35 missili. La maggior parte degli X-101/X-555 si stavano dirigendo verso la capitale, l’area di competenza dell’Air Command Center.
Zelensky: “Bene l’avanzata in direzione Bakhmut”
Ieri sera, nel suo consueto messaggio quotidiano, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lodato gli sforzi dell’esercito di Kiev per riguadagnare terreno nella zona di Bakhmut. “Sono grato a ciascuno dei nostri guerrieri, a tutti i nostri difensori che ci hanno dato le notizie che ci aspettavamo. Direzione Bakhmut – ben fatto, guerrieri”, ha detto Zelensky. “Vediamo come la Russia percepisce istericamente ogni passo che facciamo lì, ogni posizione che assumiamo – ha detto -. Il nemico sa che l’Ucraina vincerà. Lo vedono. Lo sentono grazie ai vostri colpi, soldati, e in particolare nella regione di Donetsk. Grazie per questo! Oggi vorrei celebrare in modo particolare alcune nostre unità combattenti. Queste sono la 5a brigata d’assalto separata e la 57a brigata di fanteria motorizzata separata, che difendono abilmente, con decisione ed efficienza le nostre posizioni, distruggendo gli occupanti e, soprattutto, andando avanti. Grazie, guerrieri! Grazie a tutti!“.
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