Giorno numero 443 del conflitto in Ucraina e ancora una volta il centro dell’attenzione è su Bakhmut. Un ufficiale dell’esercito di Kiev ha dichiarato che, dopo mesi di azione prevalentemente difensiva, le truppe ucraine sono in una “fase offensiva attiva” attorno alla città dell’Est del paese. “In questo momento, eventi dinamici si stanno verificando sia sul fianco meridionale che su quello settentrionale di Bakhmut. Ma non parleremo ancora del risultato”, ha detto il maggiore Maksym Zhorin su Telegram, citato dalla Cnn.
A riguardo la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, afferma che le forze armate di Kiev sono avanzate di 2 km nell’area di Bakhmut e che, per giustificare i loro fallimenti, i russi inventano vittorie e diffondono false informazioni sul comando militare ucraino. Lo riporta Unian. “Durante la settimana, Bakhmut e gli eventi ad essa correlati sono rimasti l’argomento principale nei canali telegrafici e nei mass media russi”, ha aggiunto Malyar, “l’analisi dei rapporti mostra che questa città è estremamente importante per il nemico. È quasi sacra“.
La circostanza che la situazione a Bakhmut si stia facendo difficile per la Russia trova conferma nei continui appelli di aiuto al governo di Mosca da parte del capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, i cui soldati mercenari sono di stanza nella città. Oggi Prigozhin ha invitato a Bakhmut il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, con una lettera che lui stesso ha pubblicato su Telegram. “Tenendo conto della difficile situazione operativa, nonché della tua pluriennale esperienza nelle operazioni di combattimento, ti chiedo di venire nel territorio dell’insiediamento di Bakhmut, che è sotto il controllo delle unità paramilitari della Federazione Russa, e valutare tu stesso la situazione”, ha scritto Prigozhin.
L’inviato speciale cinese per gli affari eurasiatici Li Hui si recherà lunedì 15 maggio in Russia e Ucraina per consultazioni sulla crisi ucraina. Li farà tappa anche in Germania, Polonia e Francia in quello che il ministero degli Esteri cinese, che ha annunciato il viaggio, definisce “uno sforzo per promuovere colloqui di pace“. Il rappresentante speciale del governo di Pechino “discuterà una soluzione politica alla crisi ucraina con ciascuna delle parti”, ha fatto sapere il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin.
Le forze ucraine hanno iniziato le operazioni di preparazione in vista della tanto attesa controffensiva contro l’esercito russo. Lo riferiscono alla Cnn un alto funzionario militare statunitense e un alto funzionario occidentale. Le operazioni di “shaping”, come lo definiscono le fonti, consistono nel colpire obiettivi come depositi di armi, centri di comando e sistemi di blindatura e artiglieria per preparare il campo di battaglia all’avanzata delle forze. È una tattica standard adottata prima di grandi operazioni combinate.
“La prima informazione che arriva dall’incontro è che è andata avanti positivamente. Ci stiamo muovendo verso un accordo per estendere il corridoio del grano“. Lo ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri turco. Lo riporta la Cnn. L’attuale accordo, che consente l’esportazione sicura di grano ucraino attraverso i porti del Mar Nero, è stato rinnovato per 60 giorni a marzo e scadrà il 18 maggio. “L’accordo sul Mar Nero, firmato con l’aiuto della Turchia, ha consentito l’esportazione di oltre 30 milioni di tonnellate di grano in paesi che ne hanno bisogno”, ha aggiunto la dichiarazione del ministero della Difesa turco.
Sulla proroga dell’Iniziativa del Mar Nero per l’export di grano “non è stata ancora presa alcuna decisione. Le trattative sono in corso“. Lo ha chiarito all’agenzia russa Ria Novosti una fonte vicina al dossier. Secondo la fonte i negoziati sono difficili “ma è importante che continuino”.
“L’operazione militare speciale viene condotta sulla base dell’articolo 51 della carta delle Nazioni Unite, che prevede il diritto all‘autodifesa individuale e collettiva, che è stato prontamente notificato al Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Così il ministro russo degli Esteri, Sergei Lavrov, intervenendo in streaming al Forum legale internazionale di San Pietroburgo. Lo riporta Ria Novosti. Secono Lavrov, in quanto “i rischi per la nostra sicurezza erano tali che era impossibile rispondere con altri mezzi”.
“Grazie per i missili ma non sostituiscono gli aerei“. Lo ha scritto su Twitter Andriy Yermak, capo dell’ufficio di presidenza ucraina, commentando l’annunciata consegna dei razzi a lungo raggio Storm shadow da parte del Regno Unito. “L’Ucraina ha ancora bisogno degli F16 per eliminare i mezzi con cui i russi terrorizzano i civili. Lo spazio aereo ucraino deve essere ripulito dagli aerei russi. Prima lo facciamo insieme, prima l’aggressore sarà sconfitto”, ha aggiunto Yermak.