Il caso di Kathleen Folbigg, condannata 20 anni fa, potrebbe sgretolarsi

Nuove prove scientifiche mettono in dubbio un caso di cronaca che ha creato scalpore in Australia, quello di Kathleen Folbigg, condannata 20 anni fa con l’accusa aver ucciso i suoi quattro figli. Si tratta della presenza di un gene che potrebbe aver causato la morte naturale dei bimbi. I figli di Folbigg sono tutti morti prima del compimento del secondo anno di età per cause che, secondo la madre, sono naturali. L’inchiesta potrebbe concludere che esiste un “ragionevole dubbio” sulla colpevolezza di Folbigg. L’udienza è stata aggiornata a giovedì. Il giudice potrebbe raccomandare che la donna venga graziata e potrebbe riferire a una corte d’appello per valutare l’annullamento delle sue condanne. Le prove presentate all’inchiesta hanno dimostrato che le figlie avevano una variante genetica e un figlio aveva un disturbo neurogenetico.

I bambini sono morti separatamente nell’arco di dieci anni, a un’età compresa tra i 19 giorni e i 19 mesi, e la madre ha sempre insistito sul fatto che la loro morte fosse dovuta a cause naturali. La consulente nell’inchiesta Sophie Callan, che assiste Tom Bathurst, ha detto di aver concluso che, sulla base delle prove scientifiche e mediche ascoltate da novembre, Folbigg non è colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio di tre capi d’accusa di omicidio e uno di omicidio colposo. “Sulla base dell’insieme delle prove presentate a questa inchiesta, esiste un ragionevole dubbio sulla colpevolezza della signora Folbigg”, ha dichiarato Callan.

Folbigg sta scontando una condanna a 30 anni di carcere che scadrà nel 2033. Avrà diritto alla libertà vigilata nel 2028. Il suo primo figlio, Caleb, è nato nel 1989 ed è morto 19 giorni dopo per quello che la giuria ha stabilito essere il reato minore di omicidio colposo. Il secondo figlio, Patrick, aveva 8 mesi quando morì nel 1991. Due anni dopo, Sarah morì a 10 mesi. Nel 1999, la quarta figlia di Folbigg, Laura, morì a 19 mesi. Nel 2018 si scoprì che entrambe le figlie erano portatrici di una rara variante genetica, CALM2, e questa è stata una delle ragioni per cui è stata riaperta l’inchiesta. Callan ha dichiarato che le prove di esperti nei campi della cardiologia e della genetica indicano che la variante genetica CALM2-G114R “è una causa ragionevolmente possibile” della morte improvvisa delle figlie. Anche la miocardite, un’infiammazione del cuore, era una “causa ragionevolmente possibile” della morte di Laura, ha detto Callan. Per quanto riguarda Patrick, Callan ha affermato che c’erano “prove esperte convincenti che, come ragionevole possibilità, un disturbo neurogenetico” ha causato la sua morte improvvisa. Le prove scientifiche hanno fatto sorgere il dubbio che Folbigg non abbia ucciso i tre bambini.

La donna teneva un diario che, secondo l’accusa, conteneva ammissioni di colpa. L’ex marito della donna, Craig Folbigg, ha dichiarato nelle osservazioni presentate all’inchiesta che l’implausibilità che quattro bambini di una famiglia morissero per cause naturali prima dei due anni di età era un motivo convincente per continuare a considerare le annotazioni del diario come ammissioni di colpevolezza della sua ex moglie. Ma Callan ha detto che psicologi e psichiatri hanno dimostrato che sarebbe “inaffidabile interpretare le annotazioni in questo modo”. Folbigg soffriva di un disturbo depressivo quando ha scritto gli appunti, ha detto Callan. “Questo getta in una luce molto diversa le espressioni di colpa e di responsabilità della signora Folbigg per la morte dei suoi figli nei suoi appunti”, ha detto Callan.

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