In occasione della riunione del Comitato politico e di sicurezza (Cops) del 27 aprile
Da quanto apprende LaPresse da Bruxelles, la nomina di Luigi Di Maio come inviato speciale Ue per il Golfo sarà sul tavolo degli ambasciatori Ue nella riunione del Comitato politico e di sicurezza (Cops) del 27 aprile. Gli Stati membri daranno una sorta di bollinatura alla scelta operata dall’Alto rappresentante Borrell, tanto che la nomina rientra tra i punti senza discussione. Si tratta di un passaggio procedurale, più una presa d’atto. Quindi non ci sarà né un voto, né l’Italia si opporrà alla nomina.
Dopo il passaggio al Cops, la nomina sarà gestita dal Relex, il gruppo che si occupa delle questioni giuridiche, finanziarie e istituzionali per la preparazione delle carte, ci sarà poi un nuovo passaggio al Coreper, con i rappresentanti permanenti, e infine approderà in una qualsiasi formazione del Consiglio Ue come punto 1, quindi ancora una volta senza discussione. Non si tratta di un ruolo di primo piano, e lo testimonia la procedura di voto, semmai si dovesse attivare, che richiede una maggioranza qualificata e non l’unanimità, come invece richiedono normalmente le questioni di politica estera e di sicurezza comune.
Tajani: “Libera scelta Di Borrell che ci non riguarda”
La scelta Di Luigi Di Maio come inviato speciale dell’Ue per il Golfo “è una libera scelta dell’Alto rappresentante, Di Maio ha presentato la sua candidatura quando era ministro degli Esteri. Non è una scelta né un’indicazione del governo italiano, è una candidatura individuale. E’ una scelta legittima e libera Di Borrell e non ha nulla a che vedere con questo governo. Sono scelte che non ci riguardano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio Ue Esteri a Lussemburgo.
Calenda: “Non lo avrei scelto ma non facciamo battaglie”
Luigi Di Maio come inviato Ue nel Golfo Persico “non è una designazione del governo e non lo avrei designato neanche io. Lo ha scelto Borrell, avrà fatto le sue analisi”. Così il leader Di Azione, Carlo Calenda, ospite Di ‘Start’ Su SkyTg24. “A Di Maio – aggiunge – ho visto prendere ogni posizione politica possibile sempre in coincidenza con il suo interesse personale, cosa che non rassicura e non aiuta da un punto Di vista Di autorevolezza. Io non lo avrei scelto ma non faremo una battaglia contro Di Maio. Se va bene a Borrell, fatti suoi… Non so se sia la personalità perfetta per quel ruolo, se ricordo bene a un certo quel ruolo lo ebbe Tony Blair”.
Salvini: “Spero Ue ripensi a nomina Di Maio”
Con tutti i diplomatici Di carriera che hanno fatto tanto in Italia e in Europa mandare a mediare il signor Di Maio Luigi è curioso. Non è l’unica iniziativa curiosa da parte delle istituzioni europee che sono più ideologiche che pragmatiche. Penso alle direttive case green, auto green, carni sintetiche, formaggi finti, vini farlocchi. Conto che ci ripensino perché in Italia e in Europa ci sono mediatori con curriculum assolutamente superiori rispetto al pur rispettabile ex ministro degli Esteri. Non è una questione personale”. Lo ha detto, a proposito della nomina Di Luigi Di Maio come inviato dell’Unione europea per il Golfo Persico, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine del sopralluogo nelle aree Di cantiere del Lotto 2 per il potenziamento dell’autostrada A1 tra Firenze Sud e Incisa. All’evento sono presenti anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’amministratore delegato Di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.
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