Il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa dell’Ucraina, Oleksiy Danilov, ha reso pubblico un piano di Kiev per una Crimea liberata, dunque dopo che Kiev avrà ripreso il controllo della penisola, e fra le misure indicate c’è lo smantellamento del ponte strategico di Kerch, che collega la penisola sul Mar Nero alla Russia. Su Facebook, Danilov ha chiesto lo smantellamento del ponte di 19 chilometri costruito dalla Russia verso la Crimea; a ottobre scorso un camion bomba danneggiò gravemente il ponte, che è il più lungo d’Europa ed è simbolo della conquista della penisola da parte di Mosca.
Fra le altre misure indicate da Danilov, perseguire gli ucraini che hanno lavorato per l’amministrazione nominata da Mosca in Crimea; alcuni dovrebbero affrontare accuse in sede penale e altri perderebbero le pensioni governative e sarebbero banditi dai lavori pubblici. Danilov ha inoltre scritto su Facebook che tutti i cittadini russi che si sono trasferiti in Crimea dopo il 2014 dovrebbero essere espulsi e che tutte le transazioni immobiliari fatte sotto il dominio russo dovrebbero essere annullate. Mosca ha annesso la Crimea all’Ucraina nel 2014, ma la maggior parte del mondo non la riconosce come territorio russo. Lo status futuro della penisola sarà un elemento chiave in qualsiasi negoziato per porre fine agli attuali combattimenti. Il Cremlino ha chiesto che l’Ucraina riconosca la sovranità della Russia sulla Crimea e riconosca altre conquiste territoriali fatte da Mosca come condizione per la pace. Kiev ha escluso qualsiasi trattativa di pace con Mosca finché le truppe russe non lasceranno tutti i territori occupati, compresa la Crimea.