In Francia ieri, durante la nona giornata di manifestazioni e scontri contro la riforma sulle pensioni, 457 persone sono state fermate, mentre 441, tra gendarmi e poliziotti, sono stati feriti. 14 di loro si trovano in ospedale. È quanto afferma il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, al canale televisivo Cnews, come riporta Bfmtv.
Il ministro nel suo bilancio di ordine pubblico sulla nona giornata di mobilitazione nazionale ha citato anche 903 incendi appiccati a oggetti di arredo urbano e cassonetti dell’immondizia durante le proteste nella capitale francese.
Le forze dell’ordine hanno effettuato 2.458 controlli e 454 persone sono state multate per aver partecipato a un evento non autorizzato o non sul percorso ufficiale della manifestazione.
Niente passi indietro però da parte del presidente francese Emmanuel Macron: “Continuiamo ad andare avanti, il Paese non si può fermare“, ha detto il leader dell’Eliseo in conferenza stampa a Bruxelles dopo il Consiglio europeo.
“Non cederemo alla violenza, in democrazia non c’è diritto alla violenza“, ha aggiunto Macron. “Condanno con la più grande fermezza” la violenza di alcuni manifestanti, ha detto il presidente francese: “Ho visto soprattutto scene in cui molti dei nostri poliziotti e gendarmi sono stati sottoposti ad attacchi totalmente sproporzionati da parte di militanti straordinariamente violenti ed equipaggiati”.