Risultato a sorpresa nelle elezioni locali per la Camera dei rappresentanti di Berlino, ripetute a due anni di distanza dal voto del 2021 minato da irregolarità e disfunzioni. Secondo gli exit poll, i conservatori della Cdu sono in netto vantaggio su Spd e Verdi. Per la prima volta dal 1999, l’Spd del cancelliere Olaf Scholz, perderà il suo status di gruppo parlamentare più forte nel parlamento berlinese, sottolinea la stampa tedesca. Secondo l’emittente Ard la Cdu, con Kai Wegner, avrebbe incassato il 27,5% dei voti, mentre i socialdemocratici della sindaca uscente Franziska Giffey sarebbero al 18,5%. I Verdi con la candidata Bettina Jarasch sono dati alla pari con l’Spd al 18,5%.
Berlino ha ripetuto le elezioni della Camera dei Rappresentanti del 2021, funestate da gravi disfunzioni in molti seggi elettorali e da lunghe file per l’esaurimento delle schede elettorali in alcuni seggi o per la ricezione di quelle relative al distretto sbagliato. La Corte Costituzionale di Berlino, una delle tre città tedesche che è anche un Land a sé stante, ha dichiarato non valido il voto e ha ordinato che venisse ripetuto “in considerazione del gran numero e della gravità degli errori elettorali”. Dopo le elezioni del 2021, Franziska Giffey, che si è ricandidata, ha guidato la città come sindaca in una coalizione di governo a tre partiti di sinistra con i Verdi e la Linke. Gli exit poll lasciano aperta la questione di chi diventerà il prossimo sindaco di Berlino, dato che sono possibili diverse opzioni di coalizione. I berlinesi sono da tempo frustrati dall’amministrazione notoriamente disfunzionale della capitale, che da anni sfida i cliché dell’efficienza tedesca.