La protesta in occasione del 44esimo anniversario della Rivoluzione islamica

Le proteste in Iran passano anche dagli hacker. Un gruppo di attivisti ha interrotto il discorso del presidente Ebrahim Raisi in occasione del 44esimo anniversario della Rivoluzione islamica del 1979: il collegamento del presidente con Telewebion, servizio di webtv affiliato alla tv di Stato iraniana, si è fermato per circa 19 secondi. Intanto, in un breve video pubblicato su Twitter, il gruppo ha invitato la gente a partecipare alle proteste nazionali della prossima settimana e a ritirare i loro soldi dalle banche. Nel video si sentivano slogan come “Morte a Khamenei” e “Morte alla Repubblica islamica” e una persona mascherata con voce femminile leggeva il messaggio.

Raisi: “Proteste progetto dei nemici dell’Iran”

In piazza Azadi, nella capitale Teheran, il presidente Ebrahim Raisi ha definito le proteste come un progetto dei nemici dell’Iran, volto a impedire alla nazione di continuare i suoi successi. Raisi ha definito la celebrazione “epica” e una dimostrazione di “integrità nazionale”, elogiando i risultati ottenuti dal Paese dopo la rivoluzione. Le osservazioni hanno spinto la folla a cantare “Morte agli Stati Uniti”.

I cortei a Teheran sono partiti da diversi punti e sono confluiti in Piazza Azadi. La televisione ha mostrato la folla in molte città e paesi e ha detto che hanno partecipato centinaia di migliaia di persone. Migliaia di iraniani hanno sfilato per le principali strade e piazze decorate con bandiere, palloncini e cartelli con slogan rivoluzionari e religiosi. L’esercito ha esposto i suoi missili balistici e da crociera Emad e Sejjil e i suoi droni Shahed-136 e Mohajer.

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