È stato oggi lo sciopero più grande nel Regno Unito da almeno 10 anni: la mobilitazione sindacale in tutto il Paese riguarda centinaia di migliaia di lavoratori, secondo quanto riporta la Bbc. Oggi hanno incrociato le braccia gli insegnanti di Inghilterra e Galles e migliaia di scuole sono rimaste chiuse. Secondo i dati del governo hanno subito chiusure il 51,7% delle scuole britanniche: hanno aderito alla mobilitazione più di 100mila insegnanti.
In sciopero anche personale universitario, funzionari pubblici, personale delle agenzie di frontiera, nonché macchinisti e alcuni lavoratori di autobus. A loro si aggiungono più di 100.000 membri del sindacato dei servizi pubblici e commerciali e i macchinisti membri del sindacato Aslef.
Nel centro di Londra, a scioperare e manifestare in strada sono stati in migliaia, molti dei quali insegnanti. “No ifs, no buts, no educations cuts” (“Niente se, niente ma, niente tagli alla scuola“), è lo slogan che risuona per le strade, come riporta la Bbc. La folla si è radunata fuori dalla Broadcasting House, con cartelli e un enorme pallone gonfiabile, prima che i capi sindacali Mick Lynch, segretario generale della Rmt e Mary Bousted, segretaria generale congiunta della Neu, guidassero la marcia lungo Regent Street verso Parliament Square.
Sunak: “Sciopero sbagliato, istruzione è preziosa”
Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha detto che gli scioperi degli insegnanti sono “sbagliati” e ha affermato che il suo governo ha già dato agli insegnanti il più grande aumento di stipendio in 30 anni. “L’istruzione dei nostri figli è preziosa e oggi meritano di essere a scuola”, ha detto. L’ufficio di Sunak ha aggiunto che gli aumenti di stipendio per i lavoratori del settore pubblico non sarebbero sostenibili per i contribuenti e potrebbero portare a un aumento delle tasse, a un maggiore indebitamento del governo o a tagli di spesa altrove.