La Corte Suprema brasiliana ha ordinato ai militari di smantellare tutti i campi dei sostenitori di Bolsonaro in tutto il Paese entro 24 ore

Sarebbero “oltre 400” le persone arrestate in Brasile per l’assalto ai palazzi delle sedi istituzionali a Brasilia. Lo ha twittato nella notte il governatore Ibaneis Rocha. Poche ore dopo l’uomo è stato rimosso per 90 giorni dal suo ruolo dal giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes. 

Le autorità brasiliane stanno indagando dopo che migliaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno preso d’assalto il Congresso, la Corte Suprema e il palazzo presidenziale e poi hanno devastato le più alte sedi del potere della nazione. Finora sono state arrestate 300 persone, ha comunicato su Twitter la polizia federale. 

Corte Suprema ordina smantellamento campi sostenitori Bolsonaro

Il giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes ha ordinato ai militari di smantellare tutti i campi dei sostenitori di Bolsonaro in tutto il Paese entro 24 ore e ha detto alla polizia di arrestare tutti i manifestanti ancora in strada, secondo un ordine del tribunale. Lo riporta la Cnn. “Assolutamente nulla giustifica l’esistenza di campi pieni di terroristi, sponsorizzati da vari finanziatori e con la compiacenza delle autorità civili e militari in totale sovversione del necessario rispetto della Costituzione federale”, si legge nell’ordinanza.

I sostenitori di Bolsonaro erano accampati nella capitale sin dalla sua sconfitta alle elezioni presidenziali di ottobre. I comandanti delle forze armate saranno ritenuti responsabili in tribunale se i campi non verranno smantellati, ha detto Moraes, aggiungendo che tutte le autostrade del Paese dovranno essere sgombrate oggi. 

Il giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes ha indicato quali saranno i prossimi passi per l’indentificazione delle persone che hanno preso parte all’assalto dei palazzi istituzionali di Brasilia. Lo riporta ‘O Globo’. Tra le altre misure – viene spiegato – le autorità analizzeranno gli elenchi degli ospiti negli hotel e nelle locande della capitale, vaglieranno le immagini delle telecamere di sicurezza e i dati di geolocalizzazione oltre a mappare proprietari, passeggeri e finanziatori degli autobus che hanno portato i sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro a Brasilia. 

Sgomberato accampamento fan Bolsonaro, 1.200 fermati

Più di 1.200 persone sono state fermate a Brasilia nelle operazioni di sgombero dell’accampamento allestito dai fan dell’ex presidente Jair Bolsonaro nei pressi del quartier generale dell’Esercito. Lo riporta Cnn Brasil. L’operazione è stata portata avanti da Esercito e Polizia Militare. I ‘Bolsonaristi’ erano accampati da oltre 60 giorni. L’intenzione delle autorità è di verificare quanti fra loro abbiano partecipato all’assalto delle sedi istituzionali avvenuto ieri. 

Ministro Giustizia: “Atto simile a golpe, sono criminali”

Il ministro della Giustizia del Brasile, Flavio Dino, ha affermato che gli atti compiuti a Brasilia dai sostenitori di Bolsonaro costituiscono “terrorismo e golpe” e che le autorità hanno iniziato a rintracciare coloro che hanno pagato gli autobus che hanno trasportato i manifestanti nella capitale. “Non riusciranno a distruggere la democrazia brasiliana. Dobbiamo dirlo pienamente, con tutta fermezza e convinzione”, ha detto Dino. “Non accetteremo la via della criminalità per condurre lotte politiche in Brasile. Un criminale è trattato come un criminale”.

Almeno cinque giornalisti aggrediti dai manifestanti

Almeno cinque giornalisti sono stati aggrediti dai sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro nel corso dell’attacco di ieri ai principali edifici governativi della capitale Brasilia. Lo riporta l’Associazione brasiliana di giornalismo investigativo citata dai media locali. Ad alcuni di loro sarebbe stata rubata l’attrezzatura. Tra loro un fotografo aggredito dai manifestanti che gridavano che avrebbero “conquistato il Brasile”, come si legge nelle note dell’associazione. 

Giudice Corte suprema a social: “Bloccare propaganda golpista”

Il giudice della Corte suprema brasiliana, Alexandre de Moraes, ha ordinato alle piattaforme social Facebook, Twitter e TikTok di bloccare la propaganda golpista nei loro contenuti. Lo riportano i media locali.

Oltre 40 feriti durante assalto a palazzi istituzionali

Secondo quanto riportano i media brasiliani, che citano i dati resi noti dall’ospedale di Brasilia, sarebbero 46 le persone rimaste ferite nel corso degli incidenti scoppiati durante l’assalto ai palazzi istituzionali da parte dei sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Di questi sei sarebbero in condizioni grave. Sono stati effettuati due interventi d’urgenza.

Media, per Lula assalti finanziati anche da imprenditori estero

Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, “è convinto che gli atti terroristici” di domenica a Brasilia “siano stati finanziati da uomini d’affari, anche all’estero”. Lo riporta il giornale Estadao. Lula avrebbe ricevuto informazioni secondo cui la lista dei finanziatori comprenderebbe imprenditori dell’agroalimentare e altri con legami all’estero. 

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