Le persone punite pubblicamente sono 18 uomini e 9 donne, frustati da 25 a 39 volte ciascuno
Ventisette persone sono state frustate in pubblico oggi in Afghanistan nella provincia di Parwan, nel nord del Paese, come punizione per presunti adulteri, furti, reati di droga e altri crimini. Lo riferisce un funzionario della Corte Suprema dell’Afghanistan controllata dai talebani, Abdul Rahim Rashid, precisando che le persone punite sono 18 uomini e 9 donne. Le punizioni sottolineano l’intenzione dei nuovi governanti afghani di continuare le politiche della linea dura attuate da quando hanno preso il controllo del Paese il 15 agosto del 2021 e di attenersi alla loro interpretazione della legge islamica o Sharia. Secondo il funzionario, per ognuno dei casi gli uomini e le donne sono stati condannati da tre tribunali e le persone sono state frustate da 25 a 39 volte ciascuno. Un numero imprecisato di puniti ha ricevuto anche pene detentive di 2 anni a Charakar, il capoluogo di provincia. Funzionari provinciali e residenti hanno assistito alle frustate in pubblico.
Ieri le autorità talebane avevano effettuato la prima esecuzione in pubblico da quando hanno preso il controllo dell’Afghanistan, uccidendo un uomo condannato per aver ucciso un altro uomo. L’esecuzione, eseguita con un fucile d’assalto dal padre della vittima, ha avuto luogo nella provincia occidentale di Farah davanti a centinaia di spettatori e a molti alti funzionari talebani, secondo quanto riferito da Zabihullah Mujahid, il principale portavoce del governo talebano. Alcuni funzionari sono arrivati dalla capitale Kabul. Una dichiarazione separata del tribunale ha riferito che all’inizio della settimana, tre uomini condannati per furto sono stati frustati in pubblico nella provincia orientale di Paktika. Durante il precedente governo talebano dell’Afghanistan, alla fine degli anni ’90, il gruppo aveva effettuato esecuzioni pubbliche, fustigazioni e lapidazioni di coloro che erano stati condannati dai tribunali talebani. Dopo aver conquistato l’Afghanistan nel 2021, nelle ultime settimane del ritiro delle forze statunitensi e della Nato dal Paese dopo 20 anni di guerra, i talebani avevano inizialmente promesso che avrebbero garantito i diritti delle donne e delle minoranze. Hanno invece limitato diritti e libertà, imponendo anche il divieto di istruzione femminile oltre la prima media. Il gruppo ha faticato a passare dalla guerra al governo, tra la recessione economica e il mancato riconoscimento ufficiale da parte della comunità internazionale.
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