Per il procuratore generale dell'Ucraina Andriy Kostin registrati ad oggi 47mila casi di crimini di guerra

L’Ucraina chiede l’istituzione di un tribunale speciale alla Nato per i crimini commessi nel conflitto dalla Russia: “Facciamo appello per sostenere la creazione di un Tribunale speciale ad hoc per il crimine di aggressione“, ha detto il procuratore generale dell’Ucraina Andriy Kostin, intervenendo in collegamento video alla commissione politica dell’Assemblea parlamentare della Nato. “Abbiamo avviato un’indagine su questo crimine e abbiamo identificato la leadership politica e militare russa come indiziata del crimine di aggressione”, ha detto il procuratore, “sfortunatamente però non possiamo citare in giudizio il capo di stato, di governo e il ministro degli Esteri russo davanti ai tribunali ucraini e la giursidizione della Corte penale internazionale si limita a genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra”.

“Abbiamo registrato finora 47mila casi di crimini di guerra“, come “omicidio, tortura, violenza sessuale, saccheggio, spostamento forzato della popolazione” e “i numeri continuano a crescere. Lo ha detto il procuratore generale dell’Ucraina Andriy Kostin, intervenendo in collegamento video alla commissione politica dell’Assemblea parlamentare della Nato. Dall’inizio della guerra sono state “oltre 8mila le vittime tra i civili, compresi oltre 400 bambini”, ha aggiunto Kostin.

Il procuratore generale ha poi illustrato il lavoro che viene fatto quotidianamente per raccogliere prove sui crimini di guerra commessi dall’esercito russo, sottolineando che vari dipartimenti della procura sono stati rafforzati. In particolare sono stati istituiti 9 nuovi dipartimenti più vicini al campo di battaglia per facilitare la raccolta delle prove. Nelle indagini veniamo supportati anche “dai nostri partner internazionali”, come il gruppo di consulenza per le atrocità creato da Usa, Regno Unito e Ue che “sta costantemente a Kiev, anche se ora vogliamo aprire uffici regionali affinchè gli esperti siano più vicini al campo di battaglia”, ha detto Kostin, affermando di aver avviato anche una campagna di comunicazione per gli ucraini che sono al sicuro all’estero affinché raccontino le loro storie sulla guerra. “Un’altra iniziativa importante per non trascurare nessuna prova – ha sottolineato il procuratore generale – è il progetto avviato insieme all’Unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione Europea, tramite cui vogliamo coordinare tutte le indagini nazionali portate avanti da 18 giurisdizioni”.

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