La motivazione: "Hanno compiuto uno sforzo eccezionale per documentare i crimini di guerra, le violazioni dei diritti umani e l'abuso di potere"

Il comitato per il Nobel ha deciso di assegnare il premio per la Pace a “tre eccezionali difensori dei diritti umani, della democrazia e della coesistenza pacifica nei paesi vicini Bielorussia, Russia e Ucraina“, ha spiegato la presidente Chair Berit Reiss-Andersen nel suo annuncio.

“Hanno compiuto uno sforzo eccezionale per documentare i crimini di guerra, le violazioni dei diritti umani e l’abuso di potere. Insieme dimostrano l’importanza della società civile per la pace e la democrazia”, ha detto Reiss-Andersen, aggiungendo che “i vincitori del premio Nobel per la Pace rappresentano la società civile nei loro paesi d’origine. Da molti anni promuovono il diritto di criticare il potere e tutelare i diritti fondamentali dei cittadini”.

Comitato: premio non contro Putin ma per diritti umani

 “Questo premio Nobel per la pace non è un messaggio a Putin per il suo compleanno o per qualsiasi altro motivo. Il premio per la Pace non è mai contro qualcuno, ma per pruomovere coloro che si battono per la società civile e i diritti umani. È certo che il governo di Putin e il governo bielorusso rappresentano un governo autoritario che reprime gli attivisti per i diritti umani”, ha detto la presidente del Comitato Berit Reiss-Andersen. Che ha poi rivolto un appello al governo di Minsk: “Il nostro messaggio alle autorità bielorusse è di rilasciare Ales Bialiatski. Speriamo che questo possa accadere e che Bialiatski possa venire ad Oslo per ricevere il premio”.

 

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