Si chiude la seconda edizione dell'evento dedicato a soluzioni e proposte innovative per affrontare nel mondo dello yachting le sfide legate al cambiamento climatico
27 Settembre 2022 17:07
Si chiude la seconda edizione della Monaco Smart & Sustainable Marina, la due giorni dedicata a soluzioni e proposte innovative per affrontare nel mondo dello yachting le sfide legate al cambiamento climatico allo Yacht Club de Monaco. Protagoniste 50 startup e 20 marine & studi di architettura in rappresentanza di 26 nazioni. Nel solco dell’evento, gli organizzatori vogliono ora riunire l’intero ecosistema nautico dal 13 al 14 marzo 2023 in occasione della prima edizione di Monaco Smart and Sustainable Yacht.
“Gli oceani sono in pericolo e ognuno deve fare la propria parte – afferma Olivier Wenden, vicepresidente e ceo della Fondazione Principe Alberto II di Monaco -. Il ruolo della Fondazione è promuovere il messaggio che le soluzioni ci sono, gli oceani sono comunque in pericolo ma se agiamo insieme, con il contributo del mondo scientifico, del settore pubblico e privato, insieme alle Ong possiamo compiere un significativo passo avanti”.
Per questo secondo anno, M3 (Monaco Marina Management), la società di consulenza monegasca specializzata in sviluppo, gestione e promozione di porti turistici e yacht club, torna a collaborare con gli esperti di innovazione per il business sostenibile di Blumorpho, con il supporto della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, il programma di trasformazione digitale del Principato ‘Extended Monaco’, Al-Rushaid Group, Credit Suisse, Bombardier, MB92 e Xerjoff. Svelati i vincitori dell’International Smart & Sustainable Marina Awards. “Il livello dei progetti degli studi di architettura è molto alto: alcuni di loro sono già affermati altri invece sono nuove scoperte. In generale – rileva Jean-Michel Wilmotte, archistar e membro della giuria nella categoria architetti – nella mia opinione le marine rappresentano il collegamento tra la terra ferma e l’acqua. Sono luoghi dove potere vivere, dove si possono trascorrere giorni tra design e attività. Ci avviciniamo a una nuova dimensioni per i porti, che possono quindi diventare luoghi dove trascorrere il tempo. Penso che Monaco sia il posto giusto dove vedere questo cambiamento: dal punto di vista architettonico la città è in continua evoluzione e la nuova sede dello Yacht Club è un esempio di come unire il mondo della nautica e l’architettura. Credo che questi due mondi si combinino bene insieme”. “È stata un’esperienza fantastica, il livello delle startup era altissimo e i settori di lavoro i più vari: dal trattamento delle acque alla robotica all’efficienza energetica. È un evento molto utile per le marine. Abbiamo premiato l’israeliana ‘ECOncrete’ perché abbiamo valutato l’impatto positivo per la sostenibilità. Il materiale presentato infatti può essere usato su larga scala”, dichiara Marc Hervás MB92.
Tra le 50 startup selezionate trionfa l’israeliana ‘ECOncrete’ nella categoria biodiversità con una soluzione per il calcestruzzo che garantisce un miglioramento dal punto di vista della biodiversità e può essere integrata nei tradizionali progetti di costruzione delle marine: “È un onore vincere questo premio nella categoria della biodiversità, il che invia anche un forte segnale del fatto che l’industria riconosca l’importanza di promuovere e preservare la biodiversità e incorporarla nel design andando avanti nel progettare e costruire i porti turistici del futuro”, sottolinea Philippe LeBlanc di ECOncrete. A vincere nella categoria marina è la greca Flisvos: “Siamo venuti qui a Monaco – sottolinea Stavros Katsikadis – per vincere questo premio e quest’anno ce l’abbiamo fatta. L’abbiamo vinto per la marina smart e sostenibile a dimostrazione del fatto che l’impegno e le azioni per l’ambiente, la società e la governance della società sono guidate da principi Esg”. Per gli studi di architettura al primo posto troviamo Nbax: “Abbiamo sviluppato – racconta Nicola Beck – un porto turistico a Sanya ad Hainan che è uno yacht club e insieme uno studio cinematografico. Abbiamo utilizzato una struttura in legno per realizzarlo, mostrando così il nostro approccio sostenibile. Siamo davvero onorati di ricevere questo premio e speriamo di poter continuare al di fuori della Cina”.
Conquista invece il premio assegnato dal pubblico lo studio Habacoa con il progetto del più grande porto turistico per superyacht dell’intero bacino nordamericano: “Vincere è stata una grande sorpresa e siamo molto contenti. Il nostro progetto prevede 136 ormeggi , il più piccolo da 45 metri il più grande di 220 metri e il nostro porto turistico è enorme. Intorno ci sono molti immobili e servizi, ogni genere di cose da fare per rendere felici le persone”, afferma Ra’anan Ben-Zur.
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