(LaPresse) Migliaia di persone nella capitale di Haiti e in altre grandi città hanno organizzato nuove proteste per chiedere strade più sicure, beni più accessibili e le dimissioni del primo ministro Ariel Henry. Tra le maggiori problematiche da affrontare ci sono la povertà e la mancanza di lavoro. Città paralizzate con strade bloccate da pietre, camion e pneumatici in fiamme e polizia costretta a sparare gas lacrimogeni per disperdere la folla. Gli haitiani hanno organizzato un numero crescente di proteste in seguito all’aumento dei rapimenti e delle uccisioni da parte di bande, all’impennata dei prezzi dei beni di prima necessità e alla grave mancanza di carburante, con un tasso di inflazione che ha raggiunto il 30%.