Fonti sanitarie palestinesi: tra le vittime una bambina di 5 anni. Il premier Lapid: "Operazione durerà quanto necessario". L’organizzazione estremista: “Il nemico ha lanciato una guerra contro il nostro popolo"

Israele ha lanciato venerdì un’operazione denominata ‘Breaking Dawn’ ovvero ‘Lo spuntare dell’alba’ sulla Striscia di Gaza. Nei raid colpiti due edifici a Gaza City: ucciso un comandante della Jihad islamica, Taysir al-Jabari, e altri 11 militanti dell’organizzazione, che stavano per lanciare attacchi contro lo Stato ebraico,  fanno sapere le autorità militari di Gerusalemme. Fonti sanitarie palestinesi parlano di 8 morti, tra i quali una bambina di 5 anni, e 44 feriti. L’operazione israeliana arriva dopo le minacce della fazione armata palestinese, in seguito a un altro raid, a Jenin, in Cisgiordania, durante il quale era stato arrestato un altro leader militare della Jihad, Bassen a-Saadi. “Il nemico ha lanciato una guerra contro il nostro popolo”, avverte l’organizzazione estremista. 

Secondo quanto riporta il quotidiano Haaretz ufficiali israeliani fanno sapere di attendersi attacchi con razzi dalla Striscia e rendono noto che l’operazione “durerà qualche tempo”. Israele ha richiamato 25mila riservisti e ha dislocato batterie del sistema difensivo ‘Iron Dome’ in varie parti del paese. 

In Israele sono risuonate le sirene nella parte centrale del paese venerdì sera e nei sobborghi di Tel Aviv. Il premier israeliano Yair Lapid ha fatto sapere che l’operazione durerà “quanto necessario”. 

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