Ucraina: i porti restano bloccati, le navi ferme nel Mar Nero

Le esportazioni di beni essenziali sono paralizzate: colpiti il settore dei cereali e della pesca

I porti marittimi ucraini sul Mar Nero restano bloccati dall’esercito russo che sta paralizzando le esportazioni del Paese di beni essenziali, tra cui grano e oli. Almeno 70 navi provenienti da 16 Paesi si sono fermate in sei porti tra cui Odesa, Kherson e Mykolaiv, hanno dichiarato mercoledì i funzionari russi. L’Ucraina sta perdendo milioni di dollari a causa dei problemi di esportazione, mentre l’impossibilità di consegnare i prodotti agricoli via mare ha messo a rischio la sicurezza alimentare mondiale. “Mentre prima avevamo un giro d’affari di circa 6.000.000 di tonnellate attraverso i porti e altri hub di trasporto, ora siamo a 600.000-700.000 mensili”, ha detto il commerciante di cereali Vitaly Lavrov. L’Ucraina è uno dei maggiori esportatori mondiali di grano, mais e olio di girasole. La siutazione nella regione ha colpito anche la navigazione e la pesca in Crimea. “Tutto il traffico navale è stato completamente bloccato, comprese le barche dei pescatori”, ha detto l’imprenditore locale Andrey Bezukh. “L’azienda sta subendo perdite, le persone sono angosciate e costrette a cercare un altro lavoro in questo periodo”, ha aggiunto.