Tre mesi di guerra in Ucraina
“Sono grato a tutti i partner dell’Ucraina che aiutano. Ma sottolineo ancora e ancora: più a lungo durerà questa guerra, maggiore sarà il prezzo della protezione della libertà non solo per l’Ucraina ma per l’intero mondo libero. Ecco perché la fornitura di armi pesanti all’Ucraina – lanciarazzi multipli, carri armati, armi antinave e altre armi – è il miglior investimento per mantenere la stabilità mondiale e prevenire molte gravi crisi che la Russia sta pianificando o ha già provocato”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video diffuso sul suo canale Telegram.
“In vista del Consiglio Europeo della prossima settimana, ho ribadito al presidente Zelensky che il sostegno dell’Ue all’Ucraina rimane fermo. Mentre la guerra entra nel suo quarto mese, abbiamo discusso di ulteriore assistenza umanitaria, finanziaria e militare”. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Le forze armate della Russia apriranno domattina dalle 8, ora di Mosca, un corridoio umanitario in direzione del Mar Nero per l’uscita sicura delle navi straniere dal porto di Mariupol. Lo ha annunciato Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russa, citato dalla Tass.
L’ Ucraina tornerà ai colloqui con la Russia “solo dopo” che Mosca “avrà restituito i territori conquistati dopo il 24 febbraio”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un’intervista alla tv giapponese Nhk. Lo riporta Unian. “Sono convinto che dovremo riconquistare tutto il nostro territorio, ma ora vogliamo riportarlo a quello che era prima del 24 febbraio. Poi ci siederemo al tavolo delle trattative”, ha spiegato. Se cò non avverrà i colloqui di cessate il fuoco con la Russia “saranno difficili”. Zelensky ha sottolineato la proprietà ucraina della Crimea e del Donbass, ma il compito principale è “la liberazione dei territori occupati tra 3 mesi”.
“In questo momento la Russia sta intensificando i bombardamenti sul Donbass, c’è una strenua resistenza dell’esercito ucraino sostenuto da noi. Oggi, se dovessimo fotografare ora la situazione, non ci sono le condizioni per la pace e abbiamo di fronte una guerra lunga e logorante. E’ il motivo per cui l’Italia ha costruito un documento di lavoro per un percorso verso la pace”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso dell’evento ‘Alis on tour’.
La procuratrice generale ucraina Irina Venediktova ha detto che il soldato russo Vadim Shishimarin, condannato all’ergastolo per crimini di guerra, “potrebbe” essere scambiato. “Tecnicamente è possibile”, ha detto, precisando di non voler comunque entrare nel merito dei processi di scambio, “perché questa è politica e diplomazia”. Il piano del’Italia “è allo stato embrionale, abbiamo delineato un percorso e ha l’ambizione di arrivare alla nuova Helsinki, a un accordo di pace”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso dell’evento ‘Alis on tour’. “Noi dobbiamo portare la Russia al tavolo, serve un piano per costruire maggior dialogo tra le due parti”, ha spiegato. “L’Italia vuole ravvivare il negoziato, lo fa partendo da due presupposti: la pace non si impone e si parte dalle condizioni dell’Ucraina. Secondo punto, essendo un piano che richiede tempo, si deve basare sul principio che noi dobbiamo continuare ad aiutare l’Ucraina”, ha aggiunto.
Lo stato maggiore delle forze armate ucraine riferisce di un tentativo di una massiccia offensiva da parte delle truppe russe nel Donbass. Lo dicono i media ucraini. “Con il supporto del fuoco dell’artiglieria, il nemico avanza nella direzione dell’insediamento di Severodonetsk, i combattimenti continuano – spiegano i militari di Kiev – nella direzione di Bakhmut, il nemico avanza negli insediamenti di Lypove e Belogorovka”. Nella direzione di Donetsk, invece, sono stati effettuati “attacchi aerei sulle infrastrutture civili negli insediamenti di Kramatorsk, Lyman e Slovyansk”.
Il governo ungherese ordina lo stato di emergenza a causa della guerra in Ucraina. “Per salvaguardare gli interessi di sicurezza nazionale dell’Ungheria, per essere sicuri di rimanere fuori dalla guerra e per proteggere le famiglie degli Unni, il governo ha bisogno di spazio di manovra e di prontezza per un’azione immediata”, ha detto il primo ministro Victor Orbán, secondo quanto riporta il suo portavoce Zoltan Kovacs. Qualche ora prima, con 136 voti a favore e 36 contrari, l’Assemblea nazionale dell’Ungheria aveva approvato il 10° emendamento alla legge fondamentale, che consente al governo di mettere in atto uno stato di pericolo a causa di conflitti armati, guerre o disastri umanitari in un paese vicino, riferisce sempre il portavoce del governo. Oltre alle categorie giuridiche esistenti che possono innescare uno stato di pericolo, anche calamità naturali o infortuni sul lavoro che mettono in pericolo l’incolumità della vita e delle cose.
“L’immigrazione è un problema strutturale e non emergenziale ed è un problema che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni. Certo è che ora la guerra in Ucraina può determinare una crisi umanitaria senza precedenti”. Così la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese nel suo intervento ad Alis in Tour, promosso dall’Associazione logistica dell’intermobilità sostenibile, ricordando come la “Tunisia abbia il 50% del grano proveniente dall’Ucraina. La crisi alimentare andrà a influire sugli arrivi”. Secondo la ministra, si tratta di un “problema che l’Europa deve ettere al centro del suo governo per aiutare i Paesi colpiti per la crisi alimentare provocherà povertà assolute”.
I rappresentanti di un certo numero di paesi, “compresi quelli occidentali”, saranno invitati a partecipare al processo nei confronti dei combattenti di Azovstal. Lo ha detto a Interfax il capo della Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin precisando che “molto probabilmente uno dei primi processi si terrà a Mariupol”.
“Il momento che stiamo vivendo, sia l’Italia che l’Europa che il mondo, le pandemie – quella del Covid con tutto quello che ha rivelato nelle nostre fragilità, debolezze, tutte le domande che ha aperto e le consapevolezze e anche le dissennatezze che ha provocato – e adesso la pandemia della guerra, di cui Papa Francesco con tanta insistenza, ha parlato come guerra mondiale ‘a pezzi’ da anni, e che queste settimane, questi mesi terribili sta coinvolgendo tutto il mondo, non deve farci dimenticare tutti gli altri ‘pezzi’ delle altre guerre che sono anche quelle guerre mondiali. È in questa sfida che si colloca il cammino della Chiesa italiana che, insieme a quella universale, va verso il Sinodo generale”. Così il cardinale Matteo Maria Zuppi, nominato oggi da Papa Francesco presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
“Io ho la certezza che se mandiamo altre armi tra sei mesi stiamo qui a contare i morti. Io ritengo che mandare altre armi sia un errore madornale che allarga il conflitto”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite a ‘Porta a Porta’.
“Oggi è il terzo mese di guerra e mi rifiuto di pensare che vada avanti per altri mesi. Letta, che non risparmia di attaccarmi, ha detto una cosa che condivido: occorre un incontro Putin-Zelensky. L’incontro è la via migliore”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite a ‘Porta a Porta’. “Questi tre mesi di guerra penso abbiano stancato tanti – aggiunge –, l’obiettivo è salvare vite in Ucraina e in Africa, bisogna sbloccare i porti e il grano. Rischiamo di avere milioni di morti in Africa, preferirei che i dialoghi a distanza fossero fatti personalmente. Se andiamo avanti per altri mesi il disastro è totale per tutti, globale”. “La pace è un dovere, da preparare, organizzare e conquistare. Io penso che i tempi siano maturi. Tutti dovrebbero tornare a parlare con Mosca”, conclude.
Finora nell’Oblast di Kiev sono state trovate più di 10 fosse comuni, e questa cifra non è definitiva. Lo ha detto il capo della polizia ucraina Andriy Nebytov sui canali televisivi ucraini, citato da Ukrinform. “Finora abbiamo trovato più di 10 fosse comuni nella regione di Kiev, la maggior parte delle quali, 8, nel distretto di Bucha. Le più grandi erano a Bucha, dove c’erano rispettivamente 40 e 57 corpi. E, purtroppo, questa cifra non è definitiva”, ha detto.
I genieri russi hanno completato lo sminamento del porto di Mariupol. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. “Gli specialisti della flotta del Mar Nero e le truppe di ingegneria hanno completato lo sminamento del territorio del porto di Mariupol. Sono state esaminate 134 strutture e sono stati trovati e neutralizzati più di 12mila oggetti esplosivi e armi abbandonati dai militanti ucraini”, viene spiegato in una nota riportata da Ria Novosti. Video
“Siamo politicamente aperti al dibattito sull’usare i beni sovrani sequestrati per la ricostruzione dell’Ucraina. Abbiamo i beni sovrani della Banca centrale russa, per esempio, e dall’altro lato i beni privati. Ci sono garanzie per i beni privati nella nostra Costituzione, nel nostro ordinamento. Dobbiamo considerare bene cosa facciamo quando proponiamo di abolire questa garanzia per i beni privati. Ci sono molti Stati membri che sono a favore politicamente che devono considerare gli aspetti legali di tale decisione”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, in un punto stampa al termine dell’Ecofin.
L’Ufficio dell’alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha registrato 3.942 morti e 4.591 feriti tra i civili in Ucraina a seguito dell’invasione russa. È quanto emerge nel rapporto quotidiano dell’Ohchr, citato da Ukrinform. Tra i morti ci sono 1.489 uomini, 976 donne, 90 ragazze e 99 ragazzi, oltre a 69 bambini e 1.219 adulti, il cui sesso è ancora sconosciuto. Inoltre, sono rimasti feriti 908 uomini, 603 donne, 107 ragazze, 128 ragazzi, oltre a 164 bambini e 2.681 adulti di sesso sconosciuto.
Il primo treno con grano ucraino per l’esportazione è arrivato in Lituania attraverso la Polonia. Lo rendono noto i media locali. La destinazione finale è la città portuale di Klapeida dove sarà caricato su navi mercantili. Secondo le autorità lituane in settimana dovrebbero arrivare altri due convogli con grano ucraino.
La Russia ha vietato l’ingresso sul suo territorio a 154 membri della Camera dei Lord britannica. Lo riporta la Tass. Una misura – spiega il ministero degli Esteri di Mosca – presa “in risposta alla decisione presa a marzo dal governo del Regno Unito di includere nella lista delle sanzioni la quasi totalità della composizione del Consiglio della Federazione dell’Assemblea Federale russa”.
“Siamo politicamente aperti al dibattito sull’usare i beni sovrani sequestrati per la ricostruzione dell’Ucraina. Abbiamo i beni sovrani della Banca centrale russa, per esempio, e dall’altro lato i beni privati. Ci sono garanzie per i beni privati nella nostra Costituzione, nel nostro ordinamento. Dobbiamo considerare bene cosa facciamo quando proponiamo di abolire questa garanzia per i beni privati. Ci sono molti Stati membri che sono a favore politicamente che devono considerare gli aspetti legali di tale decisione”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, in un punto stampa al termine dell’Ecofin.
Sale a 244 il numero di bambini morti in Ucraina dall’inizio del conflitto. A questi si aggiungono 433 feriti. Lo rende noto la procura generale di Kiev. Numeri che – viene precisato – sono sottostimati in quanto non comprendono le aree occupate dalla truppe di Mosca.
Le truppe russe hanno ucciso 415 civili e ne hanno feriti 1.146 nella regione di Donetsk dall’inizio della guerra. Lo riporta il governatore regionale Pavlo Kyrylenko. Numeri che – specifica – non comprendono le città occupate di Mariupol e Volnovakha.
Il Regno Unito non ha in programma di inviare navi da guerra della Royal Navy nel Mar Nero per scortare le esportazioni di cibo come il grano dal porto ucraino bloccato di Odessa. Lo ha riferito un portavoce del governo britannico, citato dai media, dopo che il Times ha riportato che il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha affermato di aver parlato con la sua controparte britannica, Liz Truss, della creazione di un “corridoio di protezione” dal porto di Odessa grazie a una “coalizione di volenterosi”. “Il deprecabile blocco di Odessa da parte di Putin impedisce che il cibo arrivi alle persone che ne hanno bisogno.
Continueremo a lavorare intensamente con i partner internazionali per trovare il modo di riprendere l’esportazione di grano dall’Ucraina.
Tuttavia, non ci sono attualmente piani per schierare navi da guerra britanniche nel Mar Nero”, ha affermato il portavoce del governo.
“È troppo presto per dire che l’Ucraina dispone già di tutte le armi di cui ha bisogno. L’offensiva russa nel Donbass è una battaglia spietata, la più grande sul suolo europeo dalla seconda guerra mondiale. Esorto i partner ad accelerare le consegne di armi e munizioni, in particolare sistemi lanciarazzi multipli, artiglieria a lungo raggio e mezzi corazzati”. Lo ha scritto su twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
“Abbiamo discusso della comunicazione della Commissione sugli aiuti a breve termine e sulla ricostruzione a lungo termine. La Commissione deve ancora presentare una proposta specifica per il programma di assistenza macrofinanziaria, stiamo attualmente lavorando alla preparazione di questa proposta e intendiamo presentare una proposta concreta all’inizio di giugno, con l’obiettivo di effettuare un primo esborso prima della pausa estiva”.
Così il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin. “La proponiamo come un prestito a lungo termine che è tipico per l’assistenza macrofinanziaria, ma proponiamo anche una componente di sovvenzioni per sovvenzionare sostanzialmente i tassi di interesse”, ha spiegato.
E’ ancora possibile fermare la guerra in Ucraina? Può l’Italia assumere un ruolo protagonista nella costruzione della pace in Europa? E in che modo? A queste domande cercherà di rispondere il Convegno “Fermare la guerra”, organizzato per il 27 maggio a Roma dal centro studi Cesen e dall’Associazione Identità europea, in collaborazione con l’Associazione Partitalia.
Dalle ore 15 a Palazzo Wedekind – si confronteranno diverse personalità del mondo della cultura, della politica, del giornalismo, per affrontare non solo il tema della guerra in generale, ma soprattutto il contributo che la politica e il governo italiani possono dare per giungere subito al cessate il fuoco e avviare un vero negoziato di pace, in sintonia con i governi francese e tedesco e nel solco degli accorati appelli di Papa Francesco.
Il convegno sarà moderato da Massimo Magliaro, Dopo il saluto di Michel Fabrizio e le introduzioni di Stefano Vernole e Franco Cardini interverranno al dibattito il Generale Marco Bertolini (già comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze), l’on. Gianni Alemanno, il pres. Luciano Barra Caracciolo e i giornalisti Toni Capuozzo e Francesco Borgonovo, vice direttore de ‘La Verità’.
Le truppe russe sono entrate nella città ucraina di Svitlodarsk nella regione di Donetsk. Lo ha confermato il capo della locale amministrazione militare secondo cui i russi stanno “camminando per le strade e controllando i documenti dei residenti. Lo riporta Unian.
Si è parlato anche del sesto pacchetto di sanzioni “all’Ecofin di oggi. Per quanto ci riguarda per noi è importante andare avanti senza più indugiare. La finalizzazione di quel sesto pacchetto di sanzioni è stata ritardata, sono già trascorse alcune settimane”. Così il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin.
“L’agenda del Consiglio europeo non spetta alla Commissione europea ma, per quanto mi riguarda, riteniamo che sia importante andare avanti”, ha aggiunto rispondendo a una domanda sul rifiuto di Orban di discutere di embargo sul petrolio al prossimo Consiglio europeo.
“Stiamo lavorando con gli Stati membri che non hanno accesso al mare per vedere il modo migliore per affrontare tali preoccupazioni – ha aggiunto -. Ma se si guarda al pacchetto di sanzioni, e in particolare all’embargo petrolifero, dobbiamo tenere a mente che nell’ultimo anno il 62% delle importazioni russe nell’Ue erano idrocarburi. Quindi, quando ci occupiamo delle importazioni russe di combustibili fossili, ci stiamo davvero occupando delle fonti di finanziamento della guerra russa. E, di conseguenza, è importante che tutte le decisioni vengano presesenza ritardi”.
La presidenza del Consiglio europeo conferma di aver ricevuto una lettera del primo ministro ungherese, Victor Orban, in cui rifiuta di discutere dell’embargo al petrolio russo durante il Consiglio europeo di lunedì e martedì. Lo riferisce un alto funzionario Ue. Al momento non c’è stata nessuna reazione formale. Il presidente Charles Michel sta consultando tutti i leader e si sta preparando per il Consiglio europeo della prossima settimana e i lavori sono in corso.
I cittadini ucraini sono equamente divisi sull’eventuale possibilità di un’adesione alla Nato da parte di Kiev.
E’ quanto emerge da un sondaggio effettuato dal 13 al 18 maggio dall’Istituto internazionale di sociologia di Kiev. I risultati sono riportati da Ukrinform. Il 42% degli intervistati ritiene che nelle condizioni attuali sarebbe accettabile ricevere garanzie di sicurezza da paesi dell’Alleanza come Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia e altri. Il 39% invece ritiene che solo l’adesione alla Nato garantirà la sicurezza dell’Ucraina. Il 19%, infine, non è d’accordo con nessuna di queste due possibilità. All’indagine hanno partecipato 2mila persone che vivono in Ucraina. Sono stati esclusi i residenti in Crimea e a Sebastopoli, oltre ai cittadini che si sono recati all’estero dopo il 24 febbraio.
La Russia ha spostato la divisione OTRK di sistema missilistico tattico Iskander-M nella regione di Brest, in Bielorussia, a una distanza massima di 50 chilometri dal confine con l’Ucraina. Lo ha reso noto lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, citato da Ukrinform.
“Qualcuno ci ha dato solo tre giorni, abbiamo sopportato tre mesi coraggiosi, vittoriosi, eroici e continuiamo a lottare per la nostra libertà e indipendenza. Sono grato a tutti coloro che fanno di tutto per la vittoria e per la pace in Ucraina”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Nel sud dell’Ucraina, i russi hanno indicato ad auto di civili un’area minata e hanno sparato ai sopravvissuti all’esplosione. Lo riferisce il Comando operativo sud ucraino citato da Ukrainska Pravda. “Durante l’avanzata delle nostre divisioni attraverso Nikolayevshchina verso la regione di Kherson sono state trovate diverse auto civili con corpi di persone mutilate e colpite da arma da fuoco”, afferma il Comando sud, “quando la gente del posto ha cercato di evacuare, gli occupanti hanno prima indicato loro un percorso consentito attraverso l’area minata, e poi hanno sparato ai sopravvissuti al bombardamento”. Tra i morti ci sarebbero anche due bambini.
La Russia sta “deliberatamente” rallentando il ritmo delle operazioni militari in Ucraina “per consentire l’evacuazione ed evitare vittime civili”. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Lo riporta Ria Novosti.
La Gran Bretagna si sta coordinando con i suoi alleati su un potenziale piano per inviare navi da guerra al porto di Odessa nel Mar Nero per fornire una scorta protettiva alle navi che esportano grano ucraino. Il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis ha discusso della creazione di un tale “corridoio di protezione” con la ministra degli Esteri Liz Truss. Lo riportano i media britannici.
Vladimir Putin è “un pazzo” che ha iniziato una “guerra stupida basata su bugie”. Lo ha detto il dissidente russo Alexei Navalny parlando in collegamento video con l’aula di un tribunale di Mosca che ha confermato in appello la sua condanna a 9 anni di carcere. Lo rende noto il Guardian.
La Russia “non insegue le scadenze” nella sua “operazione militare speciale per proteggere il Donbass”. Lo ha affermato il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev. Lo riporta la Tass. “Il nazismo deve essere sradicato al 100%, o alzerà la testa in pochi anni, e in una forma ancora più brutta”, ha aggiunto.
“L’Italia è impegnata in prima linea per una soluzione diplomatica. Stiamo lavorando fianco a fianco con i nostri principali partner e alleati, in ambito Ue e Nato, per favorire il negoziato, raggiungere un cessate il fuoco che possa porre le basi per un futuro accordo di pace”. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, in conferenza stampa congiunta con l’omologo corato Gordan Grlic Radman alla Farnesina.
“I ladri russi rubano il grano ucraino, lo caricano sulle navi, passano attraverso il Bosforo e cercano di venderlo all’estero. Faccio appello a tutti gli Stati a rimanere vigili e rifiutare qualsiasi proposta. Non comprate il grano rubato. Non diventate complici dei crimini russi. Il furto non ha mai portato fortuna a nessuno”. Lo ha scritto su twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
“Nonostante l’assistenza su larga scala dell’Occidente al regime di Kiev e la pressione delle sanzioni sulla Russia , continueremo l’operazione militare speciale fino al completamento di tutti i compiti”. Lo ha detto il ministro della Difesa russo generale dell’esercito Sergei Shoigu. Lo riporta Ria Novosti.
“Nonostante l’assistenza su larga scala dell’Occidente al regime di Kiev e la pressione delle sanzioni sulla Russia , continueremo l’operazione militare speciale fino al completamento di tutti i compiti”. Lo ha detto il ministro della Difesa russo generale dell’esercito Sergei Shoigu. Lo riporta Ria Novosti.
“Esiste una reale minaccia che l’Ucraina crei armi nucleari e veicoli per le consegne”. Lo ha detto ha il ministro della Difesa russo generale dell’esercito Sergei Shoigu. Lo riporta Ria Novosti
“La storia di domani si scrive oggi, sui campi di battaglia dell’Ucraina. Con questi 500 milioni di euro, l’Ue ha stanziato un totale di 2 miliardi di euro per sostenere le forniture di equipaggiamenti militari degli Stati membri dell’Ue alle forze armate ucraine. Questo sostegno è solo una parte degli sforzi europei per aiutare l’Ucraina a difendersi. L’Ue e i suoi Stati membri sono determinati a continuare. Lo abbiamo fatto dall’inizio della guerra e continueremo fino alla fine”. Lo dichiara Josep Borrell, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, commentando l’approvazione del Consiglio Ue della quarta tranche dello European Peace Facility per l’invio di armi all’Ucraina.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev ha detto che le repubbliche del Donbass “hanno finalmente preso la decisione sul loro destino e non torneranno in Ucraina”. Lo riporta Ria Novosti.
Il Consiglio Ue ha adottato due misure di assistenza nell’ambito del Fondo europeo per la pace che consentiranno all’UE di sostenere ulteriormente le capacità e la resilienza delle forze armate ucraine di difendere l’integrità territoriale e la sovranità del paese e di proteggere la popolazione civile dall’attuale Aggressione militare russa.
Il piano italiano per la soluzione della crisi ucraina si basa su dati di “giornali provinciali e fake”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev. “Si ha la sensazione che sia stato preparato non da diplomatici, ma da ‘scienziati politici locali’ che hanno letto molti giornali provinciali e operano solo con fake ucraine”, ha aggiunto. Secondo Medvedev “andrebbe bene se si trattasse di preparare opzioni che almeno in qualche modo tengano conto della realtà. Ma no, questo è solo un puro flusso di coscienza dei grafomani europei”.
La volontà del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di incontrare solo il presidente russo Vladimir Putin per continuare il processo negoziale è “puro public relation”.
Lo ha affermato il primo vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, citato da Tass. “Le persone non esperte non capiscono che i negoziati al più alto livello devono essere preparati con molta attenzione e l’agenda deve essere concordata da entrambe le parti e alcuni sviluppi tra esperti devono già essere stati raggiunti, altrimenti non c’è bisogno di parlare”, ha detto Polyansky, “i negoziati non sono stati bloccati da noi, alcuni contatti sono in corso e aspettiamo ancora risposte dagli ucraini a quelle proposte che sono state formulate tempo fa”.
“Aiuteremo, mano nella mano, l’Ucraina a risorgere dalle ceneri. Questa è l’idea alla base della piattaforma di ricostruzione che ho proposto al presidente Zelenskyy. Ieri, nel suo discorso qui a Davos, ha riconosciuto l’unità senza precedenti del mondo democratico, la comprensione che la libertà deve essere combattuta. La ricostruzione dell’Ucraina richiede anche la nostra unità senza precedenti. Come ha detto il presidente Zelenskyy: la quantità di lavoro è colossale”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al World Economic Forum di Davos.
“L’Ucraina deve vincere questa guerra. E l’aggressione di Putin deve essere un fallimento strategico. Faremo tutto il possibile per aiutare gli ucraini a prevalere e riprendere il futuro nelle loro mani. Per la prima volta nella nostra storia, l’Unione europea fornisce aiuti militari a un paese sotto attacco. Stiamo mobilitando il nostro pieno potere economico. Le nostre sanzioni e l’auto-sanzione da parte delle stesse aziende stanno prosciugando l’economia russa e la macchina da guerra del Cremlino. I nostri Stati membri si prendono cura di 6 milioni di rifugiati ucraini e 8 milioni di sfollati interni”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al World Economic Forum di Davos.
“È difficile credere che oggi a Davos si parli di guerra. Lo spirito di Davos è l’antitesi della guerra. Si tratta di stringere legami e trovare insieme soluzioni per le grandi sfide che dobbiamo affrontare”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al World Economic Forum di Davos.
“Negli ultimi anni abbiamo cercato modi intelligenti e sostenibili per combattere il cambiamento climatico; e come plasmare la globalizzazione in modo che tutti possano beneficiarne; come rendere la digitalizzazione una forza positiva e mitigarne i rischi per le nostre democrazie – ha aggiunto -. Davos è tutto incentrato sulla creazione di un futuro migliore insieme. Questo è ciò di cui dovremmo parlare qui oggi. Invece, dobbiamo affrontare i costi e le conseguenze della guerra per scelta di Putin”.
“I bombardamenti hanno colpito anche gli ospedali” e “la guerra non risparmia nessuno” ma “l’Italia sarà al fianco dell’Ucraina nel lavoro di ricostruzione”. È quanto scrive il ministro della Salute Roberto Speranza su Twitter pubblicando una foto insieme al suo omologo ucraino, Viktor Liashko, incontrato oggi “all’assemblea mondiale dell’Oms”.
“Putin sta attaccando anche i valori dell’Ue”. Così il premier spagnolo Pedro Sanchez al World Economic Forum di Davos, sottolineando che l’invasione russa è “un’aggressione che sta colpendo l’economia mondiale”.
Nuove foto satellitari del porto di Sebastopoli, in Crimea, mostrano due navi battenti bandiera russa mentre attraccano e caricano quello che si ritiene essere grano ucraino rubato. Nelle immagini di Maxar Technologies, datate 19 e 21 maggio e rilanciate dalla Cnn in un video, si vedono le navi – la Matros Pozynich e la Matros Koshka – attraccate accanto a quelli che sembrano essere silos per il grano con il cereale che fuoriesce dal nastro in una stiva aperta. Entrambe le navi hanno ora lasciato il porto, secondo il sito di monitoraggio delle navi MarineTraffic.com, con la Matros Pozynich che naviga attraverso il Mar Egeo affermando di essere diretta a Beirut e la Matros Koshka ancora nel Mar Nero. È difficile sapere con certezza se la nave sia caricata con grano ucraino rubato, ma la Crimea, annessa alla Russia, produce poco grano, a differenza delle regioni ucraine ricche di agricoltura di Kherson e Zaporizhzhia immediatamente a nord. Funzionari ucraini e fonti del settore hanno detto alla Cnn che le forze russe nelle aree occupate hanno svuotato diversi silos e trasportato il grano a sud.
“Durante lo smantellamento dei blocchi di un grattacielo vicino alla stazione di servizio suburbana-2 su Myru Avenue, sono stati trovati circa 200 corpi nel seminterrato”. Lo ha annunciato sul suo canale Telegram il portavoce del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, citato da Unian. Andryushchenko ha aggiunto che un gran numero di cadaveri, semidecomposti, è stato stipato dai russi in un obitorio improvvisato vicino alla metropolitana, sulla strada.
L’iter per la cessione del Chelsea “ha ancora grossi ostacoli da superare” e sul futuro del club restano delle ombre. E’ quanto rivela alla Bbc una fonte del governo britannico, che proprio in queste ore sta dando il suo via libera all’operazione da 4,25 miliardi di sterline. Nonostante l’ok del governo, restano ancora questioni irrisolte sul tavolo. Il proprietario Roman Abramovich ha un passaporto portoghese e l’operazione deve quindi essere autorizzata anche dalle autorità di quel paese. Leggi qui l’articolo completo.
“La Russia ha aumentato l’intensità delle sue operazioni nel Donbass mentre cerca di circondare Severodonetsk, Lyschansk e Rubizhne”, tuttavia ha ottenuto solo “alcuni successi localizzati”. Lo rende noto su Twitter il ministero della Difesa britannico nell’aggiornamento dell’intelligence.
“Stiamo attraversando un’ora buia nella nostra storia condivisa”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden ai leader indo-pacifici del vertice Quad con Giappone, Australia e India. “La guerra russa brutale e non provocata contro l’Ucraina ha innescato una catastrofe umanitaria e civili innocenti sono stati uccisi nelle strade e milioni di rifugiati sono sfollati internamente e in esilio”, ha aggiunto, “questa è più di una semplice questione europea. È una questione globale” e “il mondo deve affrontarla”. Sebbene il presidente non abbia richiamato direttamente nessun Paese, il suo messaggio sembrava puntare, almeno in parte, al primo ministro indiano Narendra Modi, con il quale persistono divergenze su come rispondere all’invasione russa. A differenza di altri paesi Quad e di quasi tutti gli altri alleati degli Stati Uniti, l’India non ha imposto sanzioni e nemmeno condannato la Russia, il suo principale fornitore di hardware militare.
“Abbiamo già un squadra che sta lavorando nella Commissione sul congelamento dei beni che sta identificando i beni di persone sanzionate, per congelarli, sequestrarli e vedere se c’è una base legale per confiscarli, che va fatta sulla base del diritto penale del paese in cui si trovano, e riallocarli per supportare l’Ucraina”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, al suo arrivo alla riunione dell’Ecofin.
L’Ucraina prevede di istituire un servizio di assistenza psicologica per supportare i cittadini ad affrontare i traumi della guerra. Lo ha annunciato la first lady Olena Zelenska durante un discorso alla 75esimaa Assemblea mondiale della sanità dell’Oms. Lo riportano i media ucraini.
“I tentativi unilaterali di cambiare lo status quo con la forza, come in Ucraina, non dovrebbero mai essere tollerati nell’Indo-Pacifico”. Lo ha detto il premier giapponese Fumio Kishida, citato dai media nazionali, al termine dell’incontro a Tokyo dei leader dei Paesi del Quad (Usa, Giappone, India, Australia)
“Direi che l’embargo al petrolio russo è a portata di mano, è a giorni”. Così il ministro dell’economia tedesco Robert Habeck, in una intervista all’emittente Zdf. “Un embargo petrolifero non dovrebbe essere l’unico obiettivo, perché non significa automaticamente che Putin è indebolito”, ha affermato.
Dall’inizio dell’invasione su vasta scala, l’esercito russo ha ucciso 234 bambini ucraini. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale nel suo Telegram. Al 24 maggio, più di 667 bambini sono rimasti feriti in Ucraina a seguito di un’aggressione armata su vasta scala da parte della Federazione Russa. Secondo le informazioni ufficiali dei pubblici ministeri per i minorenni, 234 bambini sono morti e più di 433 sono rimasti feriti.
Quattro persone sono state uccise nei bombardamenti nemici a Severodonetsk. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhiy Haidai, su Telegram, citato dall’agenzia di stampa ucraina Unian. I russi, ha riferito, “bombardano il centro regionale in modo caotico e quasi continuo”. “Quando la polizia è venuta in soccorso per la prima volta, hanno trovato i corpi di due uomini e una donna senza segni di vita – ha affermato – Un’altra donna è rimasta gravemente ferita. È stata prestata i primi soccorsi e ricoverata in ospedale, ma è deceduta”.
A Zaporizhzhia i russi “stanno rafforzando la presenza delle truppe per lanciare una nuova offenziva”. Lo scrive sui social lo Stato maggiore delle forze Armate dell’Ucraina. L’obiettivo, secondo quanto riportato, “riprendere le operazioni offensive in direzione di Vasylivka – Kamyanske”.
“Microsoft aiuterà a documentare i crimini di guerra della Russia”. Lo ha affermato il ministro della Trasformazione digitale ucraino Mikhail Fedorov, in un messaggio su Telegram. “Il nostro governo coopererà con Microsoft per documentare i crimini di guerra della Russia. E xBox sarà ufficialmente lanciato in Ucraina. Infine, avremo account e console ucraini, la lingua ucraina”, ha aggiunto.
“Abbiamo davanti a noi molto lavoro da fare per mantenere una regione Indo-pacifica libera da conflitti interni”. Lo ha detto Joe Biden, presidente degli Usa, nel corso della riunione con i Paesi del Quad, Quadrilateral Security Dialogue, alla quale prendono parte le delegazioni di Giappone, Stati Uniti, e i premier di India e Australia. IL Quad “non è solo una moda passeggera”, ha aggiunto.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha paragonato i ripetuti tentativi della Russia di ucciderlo al film ‘Ricomincio da capo’. Il consigliere del presidente Mikhail Podolyak a marzo ha rivelato che Zelensky è sopravvissuto ad almeno una dozzina di tentativi di omicidio nelle prime due settimane di guerra. In un’intervista ad Axios, il leader ucraino ha spiegato che ogni persona ha paura quando viene a conoscenza di un attentato alla propria vita per la prima, seconda, terza e quarta volta. “Ma quando diventa ripetitivo, ricordi quel film, ‘Ricomincio da capo’? Mi sveglio la mattina ed è sempre lo stesso”. Nel film, il protagonista Bill Murray si sveglia e si ritrova a rivivere continuamente il Giorno della marmotta. “Quando abbiamo deciso di difendere il nostro Paese, di alzarci in piedi e di rimanere in Ucraina… per mantenere le nostre posizioni, mantenere le nostre linee di difesa… abbiamo capito che quella era la nostra vita dal nostro punto in poi”, ha aggiunto Zelensky.
“Dicono che la Russia deve ‘essere sconfitta’, che si deve “sconfiggere la Russia”, farla “perdere sul campo di battaglia”. I politici occidentali devono essere andati male a scuola. Traggono le conclusioni sbagliate dalla loro comprensione del passato e di cosa sia la Russia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un intervento nell’ambito del progetto Gymnasium, citato dalla Tass.
L’incontro per porre fine alla guerra sarà solo e direttamente con Putin, perché tutte le decisioni in Russia sono prese solo da lui. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento con il Forum di Davos, citato da Ukrinform. “Senza Putin non si prendono decisioni. E dobbiamo esserne ben consapevoli”, ha spiegato. “E se stiamo parlando di una decisione specifica per porre fine alla guerra, questa decisione non potrà a meno di un incontro con il presidente della Federazione Russa. Dopo quello che hanno fatto non ci sono sicuramente grandi desideri per questi incontri e per incontrare i mediatori. Pertanto, in linea di principio – ha continuato – non accetto alcun incontro con nessuno della Federazione Russa, ad eccezione del presidente. E solo se la questione sul tavolo è una: la fine della guerra. Non c’è nient’altro di cui parlare”, ha aggiunto.