Pioggia di missili nella regione di Lugansk. Ipotesi sanzioni Ue a patriarca Kirill. Chiesa ortodossa russa contro il Papa: "Suoi toni non aiutano". Elicottero militare russo viola spazio aereo della Finlandia
Le truppe russe hanno lanciato missili contro sei stazioni ferroviarie nell’Ucraina centrale e occidentale. Lo ha scritto su telegram Alexander Kamyshin presidente delle ferrovie ucraine. ” I danni alle infrastrutture sono gravi, i dettagli saranno chiariti dopo che l’allerta aerea sarà terminata”, aggiunge. Secondo le prime informazioni operative, non ci sono vittime tra personale e passeggeri.
IN AGGIORNAMENTO
23h30 Vereshchuk: oggi evacuate 344 persone da Mariupol
Oggi 344 persone sono state evacuate da Mariupol tramite i corridoi umanitari. Lo ha scritto su telegram la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk.
22h02 Zelensky a Guterres: “Ci aiuti a salvare i feriti dell’Azovstal”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres un aiuto per “salvare” la vita delle persone ferite ancora intrappolate nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. “La vita delle persona ancora lì è in pericolo. Per noi tutti sono importanti. Le chiediamo il suo aiuto per salvarle”, ha detto Zelensky.
21h50 Esplosioni a Kherson e Brovary
Esplosioni sono state segnalate nella città di Kherson mentre un attacco missilistico sarebbe in corso su Brovary della regione di Kiev. Lo riportano i media ucraini.
21h30 Kiev, giornalista tv Makhov morto in attacchi
“Oleksandr Makhov, giornalista dei canali Ukraina e Ukraina 24, è stato ucciso durante i bombardamenti nemiciW. Lo ha annunciato su telegram Sergey Bratchuk, portavoce del governatore di Odessa.
21h04 Mosca: “Corridoio umanitario per evacuare civili da Azovstal”
Da domani e fino al 7 maggio dalle 8 alle 18 ora di Mosca le forze russe apriranno un corridoio umanitario per l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo rende noto la Tass. “In conformità con la decisione della leadership della Federazione Russa, basata su principi umanitari, le forze armate russe dalle 8 alle 18 ora di Mosca il 5, 6 e 7 maggio apriranno un corridoio umanitario dall’acciaieria Azovstal per evacuare i civili (personale di lavoro, donne e bambini), la cui presenza nelle strutture sotterranee dello stabilimento è stata annunciata ancora una volta dalle autorità di Kiev”, si legge in una nota.
20h45 Sirene di allarme anche a Leopoli
Le sirene di allarme sono suonate nella città di Leopoli nell’ovest dell’Ucraina. Lo riporta la Bbc citando la corrispondente presente sul posto.
20h30 Salvini: “Su armi do voce a maggioranza italiani”
“All’inizio della guerra anche la Lega ha votato convintamente per mandare aiuti umanitari, economici e anche militari all’Ucraina. Dopo due mesi e mezzo e migliaia di morti io do voce alla maggioranza degli italiani seguendo anche quello che dice il Santo Padre. Non voglio lasciare ai miei figli un mondo che si avvicina alla terza guerra mondiale”. Così il leader della Lega Matteo Salvini al Tg1.
20h15 Attacco a Dnipro diretto su infrastutture ferroviarie, no vittime
Il raid russo su Dnipro aveva come obiettivo le infrastrutture ferroviarie. Lo ha scritto su telegram il presidente del consiglio di amministrazione delle ferrovie ucraine Alexander Kamyshin. Lo riferisce Ukrinform. Non ci sarebbero vittime.
20h00 Sindaco Dnipro: “Bombardamento su centro della città”
Il centro della città di Dnipro è stato bombardato da un attacco missilistico russo. Lo ha detto su telegram Boris Filatov, sindaco della città. Altri attacchi si sarebbero verificati a Cherkasy e Zaporizhzhia.
19h33 Kiev: “Ripristinati contatti con difensori Azovstal”
Le autorità ucraine hanno ripreso i contatti “con i difensori di Mariupol, che si trovano nello stabilimento Azovstal. Lo ha detto a Radio Svoboda il capo della delegazione ucraina ai colloqui con la Russia, David Arahamiya. “I tentativi di prendere d’assalto l’impianto continuano per il secondo giorno. Le truppe russe sono già sul territorio di Azovstal”, ha aggiunto
18h46 Lula, Zelensky responsabile del conflitto quanto Putin
“Putin non doveva invadere l’Ucraina ma non è l’unico colpevole. Vedo il presidente ucraino parlare in tv ed essere applaudito in tutti i parlamenti del mondo ma questo ragazzo è colpevole quanto Putin. In guerra non c’è mai un solo responsabile”. Lo dice l’ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, in un’intervista al ‘Time’ facendo riferimento a Volodymyr Zelensky. “Non conosco il presidente dell’Ucraina ma il suo comportamento è un po’ strano – aggiunge – è in televisione mattina, mezzogiorno e sera. Dovrebbe essere al tavolo delle trattative. Voleva la guerra perché se non l’avesse voluta avrebbe negoziato di più”, ha aggiunto.
18h27 Mosca, non perseguiamo obiettivo guerra nucleare
Non stiamo in alcun modo perseguendo l’obiettivo di una guerra nucleare sul territorio dell’Ucraina“. Lo ha detto il capo della delegazione russa ai colloqui a Vienna sulla sicurezza militare e il controllo degli armamenti, Konstantin Gavrilov, in un’intervista al canale televisivo Rossiya-24. Lo riporta la Tass. Il diplomatico non ha escluso “in nessun momento” eventuali “provocazioni” dei paesi occidentali sul territorio dell’Ucraina.
“Siamo sempre pronti a questo per prevenirli”, ha aggiunto.
17h44 Kiev: guerra sarà lunga, fase calda non finirà a maggio
Il segretario del consiglio nazionale di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov ha affermato che la guerra in Ucraina sarà “lunga” e che la fase calda dell’aggressione russa non finirà a maggio. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian. “Se parliamo di questa parte della fase calda della guerra, non sono ottimista sul fatto che finirà a maggio. Questa sarà una lunga guerra e continuerà sul nostro territorio”, ha detto Danilov, sottolineando poi che la fine della guerra dipende da molti fattori. “Prima di tutto, dipende dal nostro esercito. E dipende dai nostri partner, dobbiamo riconoscerlo e dobbiamo parlarne. Perché senza il sostegno dei nostri partner, sarebbe molto difficile per noi contenere l’esercito russo”, ha spiegato il segretario.
17h33 Biden, aperti a nuove sanzioni contro Mosca
“Siamo sempre aperti” all’introduzione di nuove sanzioni contro Mosca” e “ci consulteremo su questo tema con i partner del G7”. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, rispondendo a una domanda dei giornalisti alla Casa Bianca.
17h27 Kuleba, Paesi Ue contrari a embargo petrolio sono complici di Mosca
“I Paesi dell’Ue che continuano a opposi all’embargo del petrolio russo sono complici dei crimini commessi da Mosca in Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un video pubblicato sulla sua pagina Twitter. “Accogliamo con favore l’embargo del petrolio russo da parte dell’Ue, non siamo felici del rinvio di sei mesi, ma è meglio di niente”, ha aggiunto Kuleba.
17h14 Germania spaccata su invio armi pesanti a Kiev
La Germania è spaccata sull’invio di armi pesanti all’Ucraina, con il 45% a favore e il 45% contrario. “L’elettorato è diviso sulla questione specifica della fornitura di armi pesanti come carri armati, annunciata dal governo”, riferisce a LaPresse il managing director dell’istituto di sondaggi Infratest dimap, Nico Siegel.
16h36 Finlandia: difesa, elicottero militare russo ha violato spazio aereo
Un elicottero militare russo, Mi-17, ha violato lo spazio aereo finlandese. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Helsinki, citato dalla tv finlandese Yle. L’intrusione è avvenuta lungo il confine orientale della Finlandia tra le città di Kesälahti e Parikkala intorno alle 10:40 di questa mattina, secondo il ministero. La guardia di frontiera finlandese ha aperto un’indagine preliminare sull’accaduto. “Questa è la seconda violazione dello spazio aereo commessa da un aereo russo quest’anno”, ha riferito il portavoce del ministero, Kristian Vakkuri. Le città di Kesälahti e Parikkala si trovano entrambe a circa 10 km a ovest del confine con la Russia.
16h34 Australia sanziona 75 parlamentari russi e 32 ‘ministri’ Donbass
Il governo australiano ha annunciato un ulteriore pacchetto di sanzioni contro 75 deputati russi e 32 ministri delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk per il conflitto in Ucraina. Lo ha fatto sapere l’ufficio stampa del ministero degli Esteri australiano, ha riferito l’agenzia russa Tass. Secondo la dichiarazione, nella lista nera ci sono 75 membri del Parlamento russo, la Duma, oltre a 20 ministri che rappresentano l’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR) e 12 in servizio per la cosiddetta Repubblica popolare di Luhansk (LPR). Nell’elenco pubblicato dal governo australiano è inserito anche il giornalista televisivo russo Vladimir Solovyov. Ad oggi, risultano nella lista di sanzionati dall’Australia 700 cittadini di Russia e Bielorussia, tra cui il presidente russo Vladimir Putin e il leader bielorusso Alexander Lukashenko, nonché un certo numero di ministri di alto rango di entrambi i Paesi. Già il 22 aprile, il dipartimento degli Affari interni australiano ha fatto sapere che il governo del paese ha deciso di introdurre sanzioni contro 147 persone russe a proposito delgli sviluppi in Ucraina.
16h19 Fonti Ue, Stati d’accordo su sanzioni a patriarca Kirill
Il Patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill è nella lista degli individui colpiti dal sesto pacchetto di sanzioni e al momento, assieme agli altri nomi inseriti nel listing proposto dalla Commissione Ue, non sembrano suscitare particolari riserve da parte degli Stati membri. Lo si apprende da una fonte diplomatica Ue.
16h17 Kiev, Mosca preprara celebrazioni 9 maggio a Mariupol
Secondo la direzione dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Mosca starebbe preparando a Mariupol un evento solenne per celebrare la data del 9 maggio, in cui la Russia festeggia la vittoria sui nazisti durante la Seconda guerra mondiale. A conferma di questo, l’intelligence ha notato che nella città portuale è arrivato il primo vice capo dell’amministrazione presidenziale della Russia, responsabile della politica interna, Sergey Kiriyenko. Recentemente Kiriyenko è diventato il nuovo curatore del Cremlino delle questioni riguardanti i territori occupati dalla Russia, riporta Interfax ucraina.
16h15 Ok ambasciatori Ue su sanzioni rimandato a domani o venerdì
Si è conclusa senza un’approvazione delle sanzioni presentate dalla Commissione la riunione del Coreper con i rappresentanti permanenti degli Stati membri Ue. Il pacchetto è stato trasmesso dall’Esecutivo Ue agli ambasciatori Ue solo a mezzanotte quindi c’è stato veramente poco tempo per le capitali per esaminarlo, stando a quando riferisce una fonte diplomatica. “È quindi naturale che oggi il Coreper non sia pervenuto all’accordo finale e che gli Stati membri abbiano chiesto più tempo per esaminarlo”, aggiunge. La Presidenza francese del Consiglio dell’Ue potrebbe convocare un Coreper straordinario domani pomeriggio ma appare probabile che l’approvazione del pacchetto slitti a venerdì quando era già calendarizzato da tempo un altro Coreper.
16h06 – Zelensky: “Nessun accordo senza ritiro esercito russo”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che Kiev non può accettare un accordo con Mosca che consenta alle truppe russe di rimanere nei territori occupati. Parlando ai partecipanti del Wall Street Journal CEO Council Summit, Zelensky ha affermato che le forze ucraine hanno fermato l’offensiva russa in quella che ha descritto come la prima fase del conflitto. Nella seconda fase, ha detto, l’Ucraina espellerà le truppe russe dal suo territorio e nella terza si muoverà per ripristinare completamente la sua integrità territoriale. Zelenskyy ha detto che non accetterebbe un accordo di cessate il fuoco che consentirebbe alle forze russe di rimanere nelle loro attuali posizioni insistendo sul fatto che “non accetteremo un conflitto congelato” ma non ha fornito ulteriori dettagli. Zelensky ha avvertito che l’Ucraina sarebbe stata trascinata in un “pantano diplomatico” come l’accordo di pace per l’Ucraina orientale mediato da Francia e Germania nel 2015.
14h56 – Chiesa russa: “Toni del Papa su Kirill non aiutano dialogo”
“È deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione”.Così si legge in una nota del servizio di comunicazione del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne della Chiesa ortodossa russa. Lo rende noto Interfax.Il riferimento è all’intervista rilasciata dal Pontefice al Corriere della Sera, in cui Bergoglio, riportando la conversazione avuta con Kirill, ha raccontato di avergli detto: “Fratello, noi non siamo chierici di Stato, non possiamo utilizzare il linguaggio della politica, ma quello di Gesù. Siamo pastori dello stesso santo popolo di Dio. Per questo dobbiamo cercare via di pace, far cessare il fuoco delle armi. Il patriarca non può trasformarsi nel chierichetto di Putin”. “È improbabile che tali affermazioni contribuiscano all’instaurazione di un dialogo costruttivo”. Un dialogo “che è particolarmente necessario in questo momento”
13h50 – Draghi: “Aiuti a Kiev perché Mosca cessi ostilità”
“Continuiamo ad aiutare l’Ucraina e a esercitare pressione sulla Russia, perché cessi immediatamente le ostilità”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine dell’incontro bilaterale con il Primo Ministro del Giappone, Fumio Kishida.
13h31 – Cremlino: “Nessuna dichiarazione di guerra all’Ucraina il 9 maggio”
Non c’è “nessuna” possibilità di una dichiarazione di guerra della Russia all’Ucraina né di una mobilitazione generale il 9 maggio. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alla domanda di un giornalista in merito a queste indiscrezioni. “Questo è un nonsense”, ha dichiarato rispondendo a una domanda sui rumors.
13h08 – Portavoce Esteri Commissione Ue: “Putin non è ancora pronto per la pace”
Le sanzioni sono solo uno strumento che possiamo usare. Ci sono altri strumenti che possiamo usare, gli sforzi diplomatici per esempio, ma per farlo servono due parti sul tavolo. Tutti gli sforzi finora non hanno avuto successo, Putin rifiuta di negoziare, ha avuto diverse visite e telefonate ma non è ancora pronto per fare la pace. Noi continueremo i nostri sforzi”. Così il portavoce per gli Affari esteri della Commissione europea, Peter Stano, nel briefing con la stampa.
12h16 – Chiesa ortodossa russa: “Kirill non teme sanzioni Ue”
“Il possibile inserimento del patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia nella lista delle sanzioni dell’Ue non ha nulla a che fare con il buon senso, la chiesa non si spaventerà di essere inclusa in alcune lista”. Lo ha affermato il portavoce della Chiesa ortodossa Vladimir Legoyda, citato dalla Tass.
11h33 – Ministro difesa russo: “Militari russi ad Azovstal bloccati in modo sicuro”
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha affermato che gli ultimi militari ucraini a Mariupol sono stati bloccati in modo sicuro nell’acciaieria Azovstal. “I combattenti nella zona industriale dell’impianto di Azovstal sono bloccati in modo affidabile lungo l’intero perimetro del territorio. Le ripetute proposte ai nazionalisti di rilasciare i civili e deporre le armi, con la garanzia di rimanere in vita e ricevere un trattamento dignitoso in conformità con il diritto internazionale, sono state ignorate, ma continuiamo con questi tentativi”, ha detto Shoigu, citato da Ria Novosti.
10h44 – Russia: “Colpite stazioni usate per consegne armi occidentali”
La Russia negli attacchi di ieri sera in Ucraina ha distrutto diversi impianti di sottostazioni elettriche nella zona di varie stazioni ferroviarie attraverso le quali vengono fornite armi occidentali all’Ucraina. È quanto ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “Armi ad alta precisione a lungo raggio dal cielo e dal mare hanno distrutto sei sottostazioni elettriche nelle zone delle stazioni ferroviarie di Podbortsy, Leopoli, Volonets, Timkovo e Pyatikhatka, attraverso le quali ai soldati ucraini in Donbass sono state fornite armi e munizioni da Stati Uniti e Paesi europei”, ha dichiarato il portavoce, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
10h29 – Herzog: “Da Lavrov bugie antisemite, si scusi”
“Nella settimana in cui ricordiamo l’Olocausto, il ministro degli Esteri russo Lavrov sceglie di diffondere bugie, terribili bugie, che sanno di antisemitismo. Mi aspetto che ritratti le sue parole e si scusi”. Così il presidente di Israele, Isaac Herzog, in un’intervista al giornale israeliano Haaretz, riferendosi alle polemiche scatenate dall’intervista di Lavrov su Rete 4, in cui ha dichiarato che “anche Hitler aveva origini ebree”.
9h17 – von der Leyen: “Piano ricostruzione aprirà strada a ingresso Ue di Ucraina”
“L’Europa ha una responsabilità molto speciale nei confronti dell’Ucraina. Con il nostro supporto, gli ucraini possono ricostruire il loro paese per la prossima generazione. Ecco perché oggi vi propongo di iniziare a lavorare su un ambizioso pacchetto di ripresa per i nostri amici ucraini. Questo pacchetto dovrebbe portare ingenti investimenti per soddisfare i bisogni e le riforme necessarie. Dovrebbe affrontare le attuali debolezze dell’economia ucraina e gettare le basi per una crescita sostenibile a lungo termine”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo.
8h06 governatore Lugansk, 34 attacchi missilistici in 24 ore
La Russia ha lanciato una trentina di attacchi missilistici nella giornata di ieri, causando la morte di due persone, mentre altre due sono rimaste ferite, nella regione di Lugansk, in Ucraina. Lo riporta Unian citando il governatore regionale, Sergey Gaidai. “Ieri ciascuna delle nostre città ha sofferto a causa del nemico. Quattro insediamenti hanno resistito agli attacchi di razzi e bombe. I russi non stanno solo distruggendo Popasna, ma la stanno cancellando dalla mappa della regione di Luhansk. Trantaquattro volte il nemico ha colpito le aree residenziali. Due persone sono morte – una donna di Lysychansk e un uomo di Popasna. Due donne di Lysychansk sono rimaste ferite”, ha precisato il funzionario.
7h37 Intelligence Gb, Mosca schiera 22 battaglioni in regione Kharkiv
La Russia ha schierato 22 battaglioni tattici vicino a Izium, nella regione di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, nel tentativo di avanzare lungo l’asse settentrionale del Donbas. Lo ha riferito l’aggiornamento dell’intelligence britannica, riportato dal Guardian, specificando che nonostante le difficoltà incontrate dall’esercito russo per sfondare le difese ucraine e dare slancio all’avanzata, la Russia “molto probabilmente” intende procedere oltre Izium per catturare le città di Kramatorsk e Severodonetsk. “La presa di questi luoghi – viene spiegato – consoliderebbe il controllo militare russo del Donbas nord-orientale e fornirebbe un punto di partenza per tagliare le forze ucraine nella regione”.
6h30 Vicepresidente Duma: “Esercito russo si fermerà a confine con Polonia”
Per Pjotr Tolstoj, trisnipote dell’autore di ‘Guerra e Pace’, la cosiddetta ‘operazione militare speciale’ russa in Ucraina andrà avanti “gradualmente” finché la Russia lo riterrà opportuno. Non ci sono scadenze in vista, tanto meno il 9 maggio, Giornata della Vittoria sovietica sul nazismo. “Penso che finiremo quando arriveremo al confine con la Polonia”, dice a La Repubblica il vicepresidente della Duma, la Camera Bassa del Parlamento russo. L’operazione si riterrà conclusa “quando l’Ucraina sarà totalmente denazificata e smilitarizzata, vale a dire quando non rappresenterà più una minaccia militare per la Federazione Russa e non ci sarà più la possibilità di trasformarla in una anti-Russia come l’Occidente ha cercato di fare negli ultimi 30 anni”, sottolinea. A una domanda su quale sia l’obiettivo reale, risponde: “La Russia ha dispiegato l’esercito dei tempi di pace. Non abbiamo indetto una mobilitazione generale come in Ucraina. Perciò andiamo avanti gradualmente. Nonostante gli aiuti dell’Europa e le isterie di Boris Johnson o di Mario Draghi, finiremo l’operazione quando lo riterremo opportuno. Penso che ci fermeremo al confine con la Polonia”.
6h20 incidente stradale in regione Rivne, almeno 27 morti
Almeno 27 persone sono morte in un incidente stradale verificatosi nella regione di Rivne in Ucraina. Lo riporta il ministero dell’Interno citato dai media locali. Secondo le prime informazioni, nell’incidente sono rimasti coinvolti tre veicoli: un minibus, un camion che trasportava carburante e un autobus passeggeri.
1h01 Zelensky, riusciremo a salvare tutti da acciaieria Azovstal
“Continueremo a fare di tutto per far uscire tutta la nostra gente da Mariupol e Azovstal. È difficile, ma abbiamo bisogno di coloro che sono ancora lì, sia civili che soldati. Mi è stato detto molte volte che era impossibile invece oggi 156 persone sono giunte a Zaporizhzhia”. Lo ha detto in un discorso su telegram citato da Ukrinform il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Questa non è una vittoria, ma un risultato. Credo che ci sia la possibilità di salvare altre persone”, ha aggiunto.
00h53 Kiev, lanciati 18 missili da russi otto sono stati intercettati
Sarebbero 18 i missili da crociera lanciati dalle forze russe contro l’Ucraina negli attacchi su varie città messi in atto martedì sera. Lo riportano le forze armate ucraine. Lo riferisce Ukrinform. Di questi otto sarebbero stati intercettati. Le regioni interessate dall’attacco sono state quelle di Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Leopoli, Vinnytsia, Kiev e Zakarpattia.
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